Mondiali, 4x400: ''Un tassello per Rio''

29 Agosto 2015

Le dichiarazioni delle staffettiste e dei marciatori della 50km

Le ragazze della 4x400 commentano un nono posto che lascia l'amaro in bocca. "L'esperienza della gara individuale mi è servita - esordisce Maria Benedicta Chigbolu -. Sono partita più tranquilla e ho cercato di distribuire meglio per arrivare lucida al cambio". "Rientravo per terza - aggiunge Elena Maria Bonfanti - e ho tentato di mantenere la posizione, ma la francese Gayot è fortissima. Penso che ognuna di noi abbia dato tutto quello che aveva in corpo anche perchè volevamo dimostrare che l'Italia c'è, nonostante l'assenza di Libania". Adrenalina pura per la matricola Ayomide Folorunso che, anche a fine gara, non riesce a stare ferma nemmeno per un attimo: "Ho fatto il giuramento last-minute (è il rituale per chi è all'esordio in Nazionale assoluta e prevede il taglio di una piccola ciocca di capelli e un simbolico battesimo a base di sale e aceto, ndr) non molto prima di entrare in pista. E' stato fantastico correre in uno stadio del genere, pieno di gente e al fianco di atlete che fino a questo momento avevo visto solo in tv. Io ho cercato di interpretare la mia frazione meglio che potevo. Esperienza nuova, magari oggi è solo la prima lettera di quel sogno chiamato Rio. Adesso mettiamocela tutta per aggiungere anche la I e la O". "Questo nono posto non può non lasciarci un po' di amarezza - conclude Chiara Bazzoni -, diciamo che possiamo ritenerci soddisfatte solo al 90%. Però questo può rappresentare un buon tassello per l'Olimpiade dell'anno prossimo.

Ayomide è stato un bell'innesto, la sua allegria è contagiosa e, senza dimenticare anche Marta Milani ed Enrica Spacca, siamo una squadra davvero ben assortita".   

4x100 donne - "Correre in un contesto del genere è un'emozione indescrivibile - dichiara Giulia Riva a fine gara -. Penso di essere partita decentemente e di aver corso una buona curva, il cambio con Irene però è venuto un po' schiacciato". "Forse non tutti si aspettavano da noi un crono così (seconda prestazione italiana alltime, ndr) - il commento di Irene Siragusa - e malgrado i cambi siano migliorabili, l'abbiamo fatto. Io, Anna e Gloria abbiamo stabilito il record italiano junior nel 2011, e sempre con Gloria quello under 23. Ci manca "solo" quello assoluto: vedrete che ci arriveremo!". "Eravamo tutte belle agguerrite. Questa pista è fantastica! - racconta Anna Bongiorni - purtroppo il cambio con Gloria non è andato esattamente come avrebbe dovuto. Grazie anche alle altre ragazze del gruppo della staffetta Jessica Paoletta e Martina Giovanetti".  "E' un vero peccato - chiude il discorso Gloria Hooper - perchè se non mi fossi dovuta girare al momento di ricevere il testimone, forse non avrei perso quei centesimi che alla fine ci hanno lasciato dietro ad altre formazioni. Almeno la Polonia era agganciabile". 

MARCIA 50KM - Stanchezza e qualche rammarico al termine della lunga fatica degli azzurri della 50km di marcia. "Sono inc.... nero! - esclama Marco De Luca -.

Forse ho letto male la gara: bisognava osare di più, provare a stare più avanti. Anche perchè ho chiuso forte e il caldo alla fine è stato meno peggio di quanto si pensasse. Questo sedicesimo posto non esprime il mio vero potenziale". "La prendo come un'esperienza in più - prosegue Matteo Giupponi -. Era la mia prima 50km ad un Mondiale. Nella prima parte il ritmo è stato abbastanza lento, poi sono andato al recupero nel finale. C'è margine per fare meglio". "Forse con quattro-cinque posizioni e un minuto in meno - le parole dell'ingegnere Teodorico Caporaso - ora sarei più soddisfatto. Ho pagato l'errore di aver provato a variare di una trentina di secondi, tra il 15esimo e il 25esimo chilometro, la tabella di marcia che avevamo impostato con il mio tecnico Diego Perez. Un pensiero a mio zio Dino che è scomparso da poco".  

Alessio Giovannini

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