Modica e la Iozzia tricolori di maratona a Padova



Dopo due titoli nel cross, due nei 10000, tre nella mezza maratona, ma soprattutto dopo qualche anno di eclisse, Vincenzo Modica torna sulla scena aggiudicandosi il suo primo titolo nazionale di maratona, al termine della prova di Padova contraddistinta dalla presenza di oltre 4.400 corridori che hanno sfidato il freddo e la pioggia di un aprile davvero sfortunato per l'allestimento di una prova di 42,195 km. La Maratona di Sant'Antonio, valida quest'anno per l'assegnazione delle maglie tricolori, si è rivelata comunque un successo non soltanto per la partecipazione, ma anche per il pathos agonistico che le prove hanno avuto, e per il percorso confermatosi molto veloce, anche se non riesce ancora a vedere confermato questo giudizio generale da un crono di rilievo, questa volta inficiato dal cattivo tempo. Come si prevedeva, sin dalle prime battute la maratona maschile si è distinta in due gare separate: quella per la vittoria, che interessava un ristretto gruppo di corridori keniani, e quella per la maglia tricolore, con Modica e Carosi subito a correre insieme, lontani dagli africani. Così, mentre i keniani viaggiavano a ritmi da 2:10 per i due terzi della gara, i due italiani si controllavano reciprocamente. Dopo il 30. km, quando la lepre loro assegnata, il burundiano Ndaysenga, ha esaurito il suo compito, Modica ha portato la sua prima offensiva: "L'ho lasciato andare - racconterà poi Carosi - perché lo tenevo sempre sotto controllo, mai più di 40 metri di vantaggio, ero sicuro dei miei mezzi". La soluzione si è avuta al 37. km, quando Carosi è stato colpito da un'improvvisa crisi di vomito costatagli una sosta di 30 secondi, quelli che alla fine lo hanno separato dal siciliano: "Ho corso sempre pensando al titolo - ha dichiarato l'ex vicecampione mondiale di Siviglia '99 - proprio perché mi sembrava ingiusto che dopo le medaglie europee e mondiali mancasse il mio nome nell'albo d'oro della specialità. Spero ora che questo risultato mi restituisca la fiducia per lavorare bene: dopo le medaglie ammetto di essermi lasciato andare, pensavo fosse tutto facile, invece in maratona non è mai così. Ora ad autunno cercherò una maratona veloce per puntare a un tempo intorno alle 2h10 che credo di valere, anche perché d'estate lavoro meglio che d'inverno". E davanti? Davanti intanto la lotta per la vittoria si sviluppava proprio nei chilometri finali, e premiava un ventiduenne atleta del quale sentiremo parlare, Paul Lokira, già vincitore a dicembre a Reggio Emilia, miglioratosi di colpo di oltre 3 minuti. E' allenato da Aldo Sassi al centro Mapei, ed è considerato un talento soprattutto nella gestione della gara e delle varie situazioni tattiche, se continuerà a progredire potrà recitare un ruolo importante nella specialità. Grande battaglia e spettacolo nella prova femminile, dove Ivana Iozzia alla fine ha conquistato un titolo italiano che non l'ha appagata: "Per tre quarti di gara ho viaggiato su ritmi da 2h32, un tempo che avrebbe anche potuto schiudermi le porte della nazionale, ma poi il freddo e la fatica hanno inficiato i miei muscoli ed ho faticato a contenere il ritorno delle avversarie. Il titolo è una bella soddisfazione, ma mi aspettavo qualcosa di meglio da me stessa". La Iozzia, in compagnia dell'etiope Gebnet, aveva attaccato già nelle prime battute di corsa, con la Sommaggio e la Cocchetti che erano arrivate ad avere anche 1:30 di ritardo. Poi nel finale la Sommaggio ha recuperato secondi su secondi, sfiorando il colpaccio alla sua seconda maratona in carriera: "Sono felicissima, ho tolto tre minuti al mio personale, mi trovo sempre meglio in questa specialità. Cresco, e va bene così". A irrobustire il sapore di questa Maratona di Sant'Antonio, edizione riuscitissima del Campionato Italiano che finalmente ha accolto corridori provenienti da tutta Italia, c'è anche il record mondiale disabili di Franscesca Porcellato, in 1h38:29, davvero clamoroso viste le condizioni atmosferiche poco agevoli per le carrozzine, e il record europeo non vedenti di Andrea Cionna, in 2h36:02. Niente male davvero. Gabriele Gentili RISULTATI Uomini: 1° Paul Lokira (Ken) in 2h11:24; 2° Johnstone Changwony (Ken) 2h12:37; 3° John Ngeno (Ken) 2h13:43; 4° Vincenzo Modica (FF.OO.) 2h14:02 NUOVO CAMPIONE ITALIANO; 5° Angelo Carosi (Forestale) 2h14:44; 6° Lidija Raicic (Cro); 7° Leonardo Vieira Guedes (Bra) 2h17:17; 8° Evans Chebii Kemboi (Ken) 2h17:37; 9. Paolo Battelli (Corradini) 2h17:45; 10° William Gomes Salgado (Bra) 2h17:51. Donne: 1. Ivana Iozzia (Corradini) 2h35:54 NUOVA CAMPIONESSA ITALIANA; 2. Silvia Sommaggio (Atl.Asi Veneto) 2h36:28; 3. Maria Cocchetti (Cover) 2h36:36; 4. Selomie Getnet (Eth) 2h44:44; 5. Rosalia Scavotto (FF.OO.) 2h45:45. Nella foto: la neocampionessa italiana Ivana Iozzia (archivio Fidal)


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