Milano, brilla la Adere e si ritrova Gibilisco



Milano torna ad appassionarsi, palpitare per l’atletica, in una serata di giugno che restituisce un piccolo sorriso anche a Giuseppe Gibilisco, l’uomo del volo infinito di Parigi. Sono loro, probabilmente, i protagonisti del meeting meneghino di quest’anno: il pubblico sulle tribune dell’Arena (numeroso, ma soprattutto caldo), e il campione del Mondo dell’asta, il ragazzo di Siracusa che vive giornate difficili, da quando il suo nome è finito in una storia dai contorni ancora tutti da delineare. Sono loro, gli amanti di una sera di giugno. Basta che lo speaker di campo chiami il suo nome, il nome del campione del Mondo, e l’Arena risponde, con un lungo, caldo applauso. E’ un attimo. Ma è come se Giuseppe ricevesse uno schiaffo, come se finalmente si risvegliasse. E’ seduto su una panchina, in campo, alza un braccio, risponde al saluto. Ed entra in gara, in tutti i sensi. Ad ogni rincorsa, è accompagnato, sospinto dall’urlo del pubblico, tante voci di ragazzi, che vogliono che il loro eroe valichi l’asticella. Peppe ci crede, capisce, e da l’anima. Il 5,40 è superato al primo tentativo, così come il 5,60. Alla misura superiore, dieci centimetri più su, Gibilisco si arrende, ma è un atleta probabilmente ritrovato. E finalmente, a gara finita, offre un suo pensiero. Naturalmente, dedicato al pubblico. “Mi ha dato un grande aiuto – dice la fiamma gialla – una iniezione di fiducia davvero forte. Tecnicamente ci sono dei particolari da correggere, è chiaro, ma era anche previsto che non fossi al massimo in questo periodo”. Quando si tocca l’argomento inchiesta, però, ritorna ovviamente il muro: “Non voglio commentare, la magistratura sta facendo il suo lavoro, e io attendo sereno”. Berhane Adere era arrivata a Milano per attaccare il record del Mondo dei 5000 metri. Un tentativo dichiarato, per completare idealmente l’impresa di Hengelo di Kenenisa Bekele. Un grande slam etiope - nell’arco di 24 ore - non riuscito per poco, considerato che il limite della cinese Jang Bo (14:28.09) ha vacillato per buona parte della gara (paziali della Adere: 2:52.81, 5:48.05, 8:40.71, 11:37.22). Dietro di lei, nella corsa delle “altre”, va segnalato il personale di Silvia Weissteiner, scesa a 15:35.52, e sesta al traguardo. Gli 800 metri erano gara costruita per Andrea Longo. Ben lanciata da John Litei, la prova si è sviluppata su ritmi abbastanza regolari. Ma il padovano ha ceduto sul ritmo già dopo il passaggio ai 400 metri, scivolando via via indietro, lontano dal cuore della corsa (vittoria per il marocchino Laalou, in un buon 1:44.76) , finendo praticamente sulle ginocchia, in un improbabile – per lui, abituato a ben altre cifre – 1:47.76. “Non so spiegarmeli, questo tempo – il commento di Longo – in allenamento vado molto forte, e qui mi aspettavo una prestazione decisamente migliore. Probabilmente stanno pesando i diegi giorni di lavoro alternativo (bicicletta, piscina) della metà di maggio. Ma non sono preoccupato più di tanto, venerdì sarò a Torino”. Fiona May era attesa alla prima gara vera dell’anno, dopo l’esibizione di Pavia dell’inizio di Maggio. Il progresso è evidente – dodici centimetri in più –, e la misura di 6,61 (serie: 6,49, 6,42, 6,57, 6,61, N, 6,41) è già di discreto rilievo. Il vento però ha influito negativamente sul salto in lungo, penalizzando le misure di tutte le atlete: “Avrei preferito saltare nell’altra direzione – il commento dell’azzurra -, e comunque non sono soddisfatta. Posso fare decisamente meglio”. Simone Collio ha trovato la giusta partenza, nei 100 metri, ma non è riuscito a convertire le spinte d’avvio in un’azione altrettanto fluida nel lanciato, finendo per essere infilato dal massiccio francese Ronald Pognon, primo al traguardo in 10.30 (10.38 per Collio, preceduto – con lo stesso tempo – dal canadese Macrozonaris). Il metro di vento contrario ha finito poi per appesantire tutte le prestazioni cronometriche. Continuano a crescere, invece, le misure di Assunta Legnante. La pesista azzurra ha aggiunto altri otto centimetri al suo stagionale, toccando i 18,53 (serie: 17,67; 17,83; X, 18,53; X, 18,27). La distanza dal minimo richiesto per l’Olimpiade diminuisce ancora (il limite è 18,55), arrivando addirittura a 2 soli centimetri. L'obiettivo appare vicinissimo. Un altro che ha sfiorato il minimo a cinque cerchi è Marco Torrieri, secondo nei 200 con un buon 20.67 (dodici centesimi in più del limite), alle spalle del francese Pognon, che dunque è riuscito nella doppietta 100-200. Per l'aviere romano è un esordio decisamente incoraggiante. Nel giro di pista al femminile va segnalato, in chiave italiana, soprattutto il discreto 53.25 di Virna De Angeli, combattiva per almeno tre quarti di gara e poi spentasi leggermente nel rettilineo finale, ma complessivamente da promuovere. In apertura di riunione, nel primo pomeriggio, uno dei migliori risultati tecnici: il 79,06 di Olli Karjalainen nel lancio del martello, prova alla quale non ha preso parte l'annunciato Nicola Vizzoni, che ha preferito fermarsi ai box per qualche giorno, dopo la trasferta di Coppa Campioni a Mosca. Piace sottolineare anche la continuità di Marco Lingua, ancora una volta oltre i 75 metri (75,13). RISULTATI/Results – UOMINI/Men 100 (-0.9): 1. Pognon (Fra) 10.30, 2. Macrozonaris (Can) 10.38, 3. Collio (Ita) 10.38, 4. Calado (Por) 10.39, 5. Sarris (Gre) 10.48, 6. Rabino (Ita) 10.48, 7. Shirvington (Aus) 10.55, 8. Wissman (Swe) 10.61. 200 (+1.2): 1. Pognon (Fra) 20.52, 2. Torrieri (Ita) 20.67, 3. Batangdon (Cam) 20.82, 4. Wissman (Swe) 20.89, 5. Williams (Jam) 20.95, 6. C Willimas (Jam) 21.01, 7. Stevens (Bel) 21.01, 8. Golding (Gbr) 21.19. 800: 1. Laalou (Mar) 1:44.76, 2. Saad (Brn) 1:45.44, 3. Wachira (Ken) 1:46.11, 4. Kemboi (Ken) 1:46.12, 5. Herms (Ger) 1:46.38, 6. Lomb (Fra) 1:47.05, 7. Longo (Ita) 1:47.76, 8. Neunhauserer (Ita) 1.48.42, 9. Soos (Gbr) 1:48.67. 1500: 1. Hesko (Ukr) 3:35.60, 2. Nyaga (Ken) 3:36.08, 3. Kaouch (Mar) 3:37.08, 4. Yemmouni (Fra) 3:37.22, 5. Damiao (Por) 3.37.47, 6. Cronje (Rsa) 3:37.83, 7. Obrist (Ita) 3:40.27, 8. Lettieri (Ita) 3:41.35, 9. Geemi (Ken) 3.42.27, 10. Nicolas (Fra) 3:43.30, 11. Saifeldin (Qat) 3:44.26, 12. Bobbato (Ita) 3:44.80, 13. Karakatsanis (Gre) 3:45.17, 14. Alessandroni (Ita) 3:45.77. 5000: 1. Chebii (Ken) 13:09.70, 2. Admassu (Eth) 13:11.34, 3. Kilel (Ken) 13:11.83, 4. Tadesse (Eth) 13:16.40, 5. Mekonnen (Eth) 13:33.07, 6. Pegoretti (Ita) 13:38.81, 7. Mayock (Gbr) 13:43.07, 8. Davies (Gbr) 13:43.52, 9. Belz (Sui) 13:51.27, 10. Zoubaa (Fra) 14:01.34, 11. De Nard (Ita) 14:05.38, 12. Graffin (Gbr) 14:11.08, 13. Vapaille (Fra) 14:15.38, 14. Bartoletti (Ita) 14:21.40. 400hs: 1. Herbert (Saf) 49.47, 2. Gorban (Rus) 49.60, 3. Mashchenko (Rus) 50.13, 4. Kortbeek (Ned) 50.53, 5. Thomas (Usa) 50.75, 6. El-Idrissi (Sui) 51.22, 7. Bortolaso (Ita) 51.58, 8. Saber (Ita) 52.30. Asta/PV: 1. Mesnil (Fra) 5,70, 2. Blom (Ned) 5,70, 3. Gibilisco (Ita) 5,60, 4. Barbaud (Fra) 5,60, 5. Borgeling (Ger) 5,50, 6. Krchmid (Ukr) 5,50, 7. Gerasimov (Rus) 5,40, 7. Ecker (Ger) 5,40, 9. Chistiakov (Aus) 5,40. Martello/HT: 1. Karjalainen (Fin) 79,06, 2. Harmse (Rsa) 77,50, 3. Kozmus (Slo) 76,91, 4. Ziolkowski (Pol) 76,45, 5. Konovalov (Rus) 75,61, 6. Lingua (Ita) 75,13, 7. Kondratowicz (Pol) 74,87, 8. Charfreitag (Svk) 74,10. DONNE / Women 100 (+1.1): 1. Gevaert (Bel) 11.14, 2. Mayers (Isv) 11.25, 3. Ojokolo (Nig) 11.43, 4. Bikar (Slo) 11.46, 5. Nku (Nig) 11.50, 6. Sordelli (Ita) 11.76, 7. Dia (Fra) 11.76, 8. Graglia (Ita) 11.78. 400: 1. Bintou Fall (Sen) 51.60, 2. Pompey (Guy) 51.79, 3. Burgher (Jam) 52.53, 4. Afolabi (Nig) 52.84, 5. De Angeli (Ita) 53.25, 6. Lewis (Aus) 53.72, 7. Ruicu (Rom) 53.78, 8. Rucker (Ger) 59.34. 5000: 1. Berhane Adere (Eth) 14:36.92, 2. Melkamu (Eth) 15:00.02, 3. Jepkorir (Ken) 15:12.52, 4. Gobena (Eth) 15:19.50, 5. Erkesso (Eth) 15:28.28, 6. Weisstener (Ita) 15:35.52, 7. Loroupe (Ken) 15:37.87, 8. Ait Salem (Alg) 15:38.55, 9. Tisi (Ita) 15 :41.80, 10. Risku (Fin) 15:49.32, 11. Moroianu (Fra) 15:57.96, 12. Michalska (Ita) 15.59.24, 13. Marconi (Ita) 16:04.01, 14. B. La Barbera (Ita) 16:07.22, 15. S. La Barbera (Ita) 16:09.98, 16. Rinicella (Ita) 16:40.76. Alto/HJ: 1. Novoseltseva (Rus) 1,94, 2. Mikhalchenko (Ukr) 1,92, 3. Bevilacqua (Ita) 1,87, 4. Rifka (Mex) 1,87, 5. Kalceva (Bul) 1,87, 6. Visigalli (Ita) 1,84, 7. Galeotti (Ita) 1,81, 8. Brambilla (Ita) 1,78. Meuti (Ita) Nm Lungo/LJ: 1. Fiona May (Ita) 6,61 (-0.6), 2. Johnson (Gbr) 6,40 (-1.6), 3. Gotovska (Lat) 6,33 (-0.9), 4. Anton (Rom) 6,29 (+0.6), 5. N. May (Gbr) 6,15 (+0.3), 6. Montaner (Esp) 6,10 (-0.4), 7. Burrel (Usa) 5,94 (0.0), 8. Franzon (Ita) 5,93 (+0.3), 9. Montalvo (Esp) 5,78 (-0.8). O’Reilly (Ita) NM. Peso/SP: 1. Legnante (Ita) 18,53, 2. Manfredi (Fra) 18,47, 3. Rosa (Ita) 16,71, 4. Rosolen (Ita) 16,42, 5. Crnogoj (Slo) 16,10. Checchi (Ita) NM.


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