Mennea Day. La parola al Presidente Fidal Piemonte Maurizio Damilano



Torino (TO) 6 settembre. In occasione del Mennea Day del prossimo 12 settembre, parla il Presidente Fidal Piemonte Maurizio Damilano, che con Pietro Mennea condivise numerose partecipazioni alle maggiori rassegne nazionali e internazionali con la maglia dell'Italia e con quella societaria della Sisport Fiat Iveco.

Presidente Damilano, un ricordo di Mennea, campione olimpico ma anche suo compagno di squadra e di stanza a Mosca
Pur avendo qualche anno di differenza ho avuto con Mennea il privilegio di essere prima membro della squadra azzurra da lui capitanata nel mio primo incontro internazionale non di settore che si svolse a Kouvola in Finlandia nel 1978,e a seguire averlo come capitano per molti anni; poi compagno di squadra nella “mitica” formazione IVECO che annoverò tre campioni olimpici all’olimpiade di Mosca (Io, Simeoni ed appunto Mennea) e altri finalisti olimpici; e poi, proprio a Mosca, di averlo come compagno di appartamento con mio fratello Giorgio. Una convivenza cordiale e che negli anni ha continuato ad essere motivo per cui questo legame di incontro e di successo sportivo ci mantenesse in contatto. Pietro è stato un esempio per tutta la generazione atletica che è cresciuta alla sua ruota. Un esempio di una cultura che introdusse nell’atletica italiana, almeno secondo il mio punto di vista, il concetto di professionalità in un ambiente che continuava comunque ad essere assolutamente non professionista dal punto di vista dei guadagni. Ricordo comunque in Pietro la passione forte unita a quel senso di rivincita che in fondo lo faceva apparire, certamente a chi meno lo conosceva e meno ne percepiva la passione che lo accompagnava, scontroso o poco disponibile. Era poi un personaggio di carattere, e questo non sempre si combina con relazioni tranquille e serene.

Cosa pensa dell'iniziativa della Fidal per ricordarlo e celebrare il suo record del mondo sui 200 metri, il Mennea Day del prossimo 12 settembre ?
Non vorrei dimenticare che è stata ASSITAL la prima a lanciare l’idea poi colta e portata avanti anche dalla Federazione. E’ un bel momento per ricordare un grande campione che in vita non ha avuto, o non gli sono state offerte, molte opportunità per partecipare attivamente alla vita del suo mondo federale. Io in genere preferirei che si celebrassero e si “utilizzassero” (brutto termine ma che dice molto se non tutto) in vita i grandi personaggi dello sport. Ho a volte, anzi spesso, l’impressione che si dimentichino presto quelle che sono le radici per guardare solo ai nuovi fiori che sbocciano, oppure ad attendere che la pianta divenga rigogliosa da sola. Ma sono le radici le fonti che la mantengono in vita e la rendono forte, e permettono ai fiori di avere sostanza per divenire frutto. Ben vengano però iniziative come questa, ma non siano isolate e solo memoriali.

In veste di Presidente Fidal Piemonte, ci illustri come la nostra regione ricorderà Mennea.
Credo che la data infrasettimanale e a scuole “non ancora attive” non è certo una scelta che facilita aspetti organizzativi e soprattutto partecipativi rilevanti. Io avrei visto con maggior favore una celebrazione nazionale che cadesse volendo proprio nel giorno 12 Settembre in cui stabilì il primato del mondo(ma rimane la data più importante della carriera di Pietro?), e un fine settimana promozionale, più facile a livello di coinvolgimento, nelle sedi in tutta Italia. Noi in Piemonte abbiamo deciso di puntare su di un impegno comune, e con una senso anche tecnico, con la Valle d’Aosta organizzando il Mennea day regionale a Donnaz dove già esiste un meeting di velocità che si svolge ogni anno. Le Provincie di Torino e Cuneo hanno poi aderito, con due eventi dallo spirito diverso, organizzando il Mennea day ad Alba (pista) e a Torino (strada). Credo saranno tutti momenti molto belli e stimolanti. Certo sarebbe bello che il Mennea day divenisse una giornata tecnica per i giovani magari con un campionato italiano per Regioni sui 100, 200 e staffetta veloce. Credo che a Pietro una commistione tra ambito promozionale e motivazionale per i giovani e con un vero significato tecnico sarebbe piaciuto più di un memorial celebrativo.

Qual era il rapporto tra Mennea e il Piemonte visto che era tesserato per la Sisport Fiat Iveco?
Pietro ha gareggiato per diversi anni con il Piemonte a livello societario. Non ricordo se vi fossero legami particolari con angoli del nostro Piemonte o di Torino che amasse particolarmente, ma dal punto di vista sportivo al di là dei titoli europei e olimpico conquistati vestendo la maglia bianca dell’IVECO Torino, ha avuto riferimenti anche tecnico-culturali in Regione vista la stretta relazione tra il Prof. Vittori ed Elio Locatelli. Inoltre, seppure con situazioni tribolate, è stato il successore sportivo nella velocità di Livio Berruti, grande azzurro olimpico a Roma e Piemontese doc. Non ultimo il fatto che la sua carriera si è sviluppata per intero sotto la presidenza di Primo Nebiolo, il massimo dirigente di atletica degli anni moderni.

Pensa che il Piemonte possa fare altro oltre a questa giornata del Mennea Day per ricordarlo nel tempo?
Un’idea ce l’avrei, e vorrei proporla al mio Consiglio Federale Regionale, coinvolgendo magari la Sisport, che è stata la sua Società, e il CUS Torino, che è stata la società del Presidente Nebiolo, per dare vita ad un trofeo di velocità per atleti non tesserati. Ragazzini maschi e femmine che possano provare a cimentarsi sulla corsa veloce in una giornata organizzata possibilmente in ognuna delle provincie piemontesi. Non so se sarà possibile realizzarlo e certamente però non è sufficiente solo la nostra idea e il nostro know-how, ma serve l’impegno delle Istituzioni Locali,di qualche supporters economico e magari del mondo scolastico. Vorrei però che si potesse coinvolgere anche Livio Berruti in questo progetto, sarebbe come far correre in staffetta questi due grandi campioni e riunirli nel nome della velocità.

(Fonte: Fidal Piemonte - Myriam Scamangas)

 

 

 



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