Marcia: dalla Coppa la spinta per Goteborg



Lo scorso anno l’unica medaglia italiana ai Mondiali è arrivata dalla marcia, grazie a Schwazer. Agli Europei Juniores sul podio ci sono finiti Rubino e la Gabrielli, due marciatori. Ai Mondiali Allievi tra i migliori piazzamenti azzurri spiccano quelli di Giupponi e della Trevisan, sempre due marciatori. Il settore del tacco e punta non tradisce mai e questo è un leif-motiv che si tramanda di generazione in generazione. Una responsabilità che il settore accetta di buon grado: “Essere considerati una sorta di ancora di salvataggio non è un peso ma anzi una gratificazione – spiega il responsabile tecnico del settore Vittorio Visini - sappiamo qual è il nostro spazio e godiamo della considerazione ce la Federazione ha sempre avuto per noi, ad esempio garantendoci fiducia e tranquillità nella composizione delle squadre per i grandi appuntamenti senza imporre minimi o test ma anzi garantendo il massimo dei posti disponibili. Ci sentiamo pienamente rispettati, è la condizione migliore per ottenere risultati”. Il 2006 della marcia italiana passa per due appuntamenti fondamentali: “Abbiamo la Coppa del Mondo a La Coruna il 13 e 14 maggio che sarà un test decisivo per la composizione delle squadre azzurre per gli Europei, l’altro grande appuntamento della stagione, il momento clou. In Coppa del Mondo non siamo mai stati troppo fortunati, è vero, ma questo è storicamente avvenuto perché abbiamo sempre interpretato l’appuntamento come una tappa di passaggio: due anni fa a Naumburg ottenemmo buoni piazzamenti e nulla più, ma quelle giornate furono decisive per arrivare con le pile cariche alle Olimpiadi dove Brugnetti colse il massimo e la Rigaudo si rivelò al mondo. Anche quest’anno sarà un passaggio, ma ciò non toglie che vogliamo toglierci qualche soddisfazione”. Le punte della marcia al maschile saranno naturalmente Brugnetti e Schwazer, che stanno vivendo momenti ben diversi: “Brugnetti è in Sicilia, si sta allenando ma vive un momento di transizione, non è in condizioni smaglianti soprattutto psicologicamente: Ivano risente ancora della batosta di Helsinki, speriamo che come tutti gli olimpionici che hanno subìto un contraccolpo possa rientrare in una maniera un po’ più decisa, deve solo stare tranquillo e crederci, è sempre il campione di Atene, nulla è cambiato. Schwazer non ha problemi, non è sicuro che faccia la 50 km tricolore di Palermo del 5 febbraio, anche come Carabinieri ha margine per decidere, il suo obiettivo è confermarsi ai massimi livelli agli Europei”. Visini intende puntare molto sui due giovani talenti usciti con preziose medaglie dagli Europei Juniores, ossia Giorgio Rubino e Martina Gabrielli: “Sono stato chiaro, intendo portarli agli Europei per fare esperienza e chissà. Per loro il primo test importante sarà la Coppa del Mondo, vedremo con che spirito la vivranno, prima e durante la gara. Rubino lo vedo molto bene, ha fatto il salto di qualità, può dare grosse soddisfazioni. Secondo me non sta soffrendo il cambio di categoria, certamente gli manca l’esperienza internazionale ma può già inserirsi ai vertici. La Gabrielli è chiaramente un pizzico più acerba, ma è giusto che affronti i principali esami in prospettiva Pechino 2008”. A completare le squadre c’è una situazione abbastanza fluida: “Ci attendiamo ad esempio il recupero di Didoni, deve solo sbloccarsi definitivamente, poi c’è il recupero della Giordano, che ha meno guai fisici ed è motivata, un recupero importante perché è elemento di classe e può inserirsi davanti in ogni manifestazione importante. Nella 50 avremo De Luca e Cafagna, elementi affidabili, poi cerchiamo nuovi nomi, nella 20 c’è da verificare Gandellini, la sua tenuta dopo qualche problema fisico, ma lui con Civallero è una garanzia. Abbiamo poi un buon gruppo giovanile, Giupponi e la Trevisan approdano fra gli juniores e credo che possano far bene già dai Mondiali di Pechino anche se la Trevisan dovrà abituarsi al passaggio dai 5 ai 10 km, ma insieme a loro confido anche in Pierri e Tontodonati. Tornando ai grandi, faremo uno stage ad Albuquerque che si concluderà con la prima uscita internazionale per l’apertura del Grand Prix in Messico. Ci dovrebbero essere Brugnetti, Gandellini e Rubino che inizierà lì ad approcciarsi ai più forti. Poi la squadra seguirà lo sviluppo del circuito in Europa, come lo scorso anno, la Rigaudo l’ha già vinto e ci tiene molto. Tappa dopo tappa sapremo come gestirci in vista di Goteborg, l’unico evento che conta davvero in questa stagione”. Gabriele Gentili Nella foto: Giorgio Rubino in occasione della gara europea di Kaunas, chiusa con il bronzo continentale juniores (foto Omega/Fidal)


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