Maratona di New York quinta Straneo

03 Novembre 2013

La viceiridata azzurra chiude in 2h28:22, decimo Daniele Meucci (2h12:03). Doppietta keniana con Mutai (2h08:24) e Jeptoo (2h25:07)

Valeria Straneo è quinta alla ING New York City Marathon. Oggi l'azzurra, vicecampionessa del mondo, ha portato a termine la sua avventura sui 42,195 km della Grande Mela in 2h28:22. Vittoria in 2h25:07 alla keniana, argento olimpico, Priscah Jeptoo, autrice di una straordinaria rimonta che nella seconda metà di gara le ha fatto avere la meglio su Deba Buzenesh (2h25:56) l'etiope - qui già seconda nel 2011 - che a lungo aveva recitato la parte della battistrada. Alle loro spalle l'esperta lettone Jeļena Prokopčuka (2h27:47), anche lei grazie ad un'incisiva progressione finale che l'ha portata di nuovo sul podio a New York dopo i successi del 2005 e 2006 e il terzo posto del 2007. Quarta la francese Christelle Daunay, 2h28:14. "Che faticaccia! - il commento della Straneo - Oggi è stata dura anche a causa di un vento freddo che è stato davvero terribile in certi momenti. Rispetto a Mosca, stavolta ho scelto di partire in maniera prudente sapendo che la seconda parte del percorso è molto più impegnativa. Sono così rimasta nel gruppo, ma devo dire che fino a metà gara l'andatura è stata piuttosto lenta. Dopo il giro di boa si è visto finalmente il cambio, tant'è che ho chiuso in crescendo (1h12:21 nella seconda parte contro l'1h16:01 della prima, ndr). Negli ultimi due chilometri, però, ho dovuto stringere i denti. Era un continuo tira e molla con la francese e la lettone per agganciare il terzo posto. Alla fine loro sono partite, ma mi facevano male le gambe al punto di perdere qualche appoggio e non sono riuscita più a reagire. La Jeptoo è un'atleta fortissima, oggi non poteva non vincere. La Kiplagat, invece, stavolta è finita anche dietro di me. Questo quinto posto alla mia prima maratona di New York mi sembra un modo più che degno di concludere una stagione che mi ha dato tantissimo".

Al maschile conferma del keniano Goeffrey Mutai - leader dell'edizione 2011 quando stabilì anche il primato della corsa - che oggi ha tagliato il traguardo di Central Park in 2h08:24. Dietro di lui si piazzano nell'ordine l'etiope Tsegaye Kebede (2h09:16) e il sudafricano Lusapho April (2h09:45). L'azzurro Daniele Meucci, alla sua seconda esperienza in maratona, è decimo in 2h12:03, primato personale rispetto al 2h13:49 del suo esordio sulla distanza a Roma nel 2010. Oggi il 28enne pisano è stato il primo atleta europeo al traguardo e nell'ordine di arrivo si fa notare alle sue spalle il dodicesimo posto (2h13:05) dell'ugandese Stephen Kiprotich, olimpionico e iridato in carica. "E' stata dura - racconta il vicecampione continentale dei 10.000 metri - ma ora ho capito cosa vuol dire correre una maratona. Nei pressi del 21° km gli altri hanno rallentato ed io sono passato in testa semplicemente perchè ho mantenuto il mio passo. Subito dopo mi sono trovato di fronte un vero e proprio muro di vento e gli altri si sono puntualmente rifatti sotto. Il bilancio di questa esperienza? Diciamo che per essere il mio vero esordio è stato buono, ma c'è ancora tanto da lavorare. Non mi ero fatto aspettative cronometriche. L'orologio l'ho messo, ma a dirla tutta non l'ho mai guardato perchè ho preferito correre a sensazione". Da segnalare anche il ventunesimo posto assoluto in 2h23:22 di Danilo Goffi che ha centrato l'obiettivo di partenza: il successo nella categoria M40.

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IL RACCONTO DELLA MARATONA DI NEW YORK

DONNE - Vento gelido e nuvole sulla Grande Mela "blindata" nel gran giorno della Maratona. Il dorso di asfalto incrociato dai tendini di acciaio dell'imponente Ponte di  Verrazzano, prima che dalla massa dei quasi 60.000 da tutto il mondo, viene solcato dalle big della gara femminile. Il tempo dello start e si lanciano subito in testa Deba Buzenesh e Tufa Demisse. Valeria Straneo tiene la prima linea delle inseguitrici con l'iridata keniana Edna Kiplagat. Passano 10km e lo scenario non cambia con le due etiopi saldamente al comando e il cronometro che dice per entrambe 34:44. L'azzurra è staccata di 2 minuti e 10, ma resta in evidenza nel gruppo. Il divario aumenta con Buzenesh e Demisse ad attraversare i 21,097 km in 1h12:38 rispetto all'1h16 di Straneo&Co. E', però, intorno al 24° km che parte l'attacco delle keniana Priscah Jeptoo. L'argento olimpico di Londra 2012 cambia marcia e si lancia alla caccia della coppia di battistrada che transitano al 30° in 1h43:30 (1h45:20 per la keniana). Nel giro di un paio di chilometri la Buzenesh riesce a sganciarsi dalla connazionale per proseguire in solitaria. Intanto ritmo in ascesa con la Jeptoo protagonista di un'imperterrita rimonta, mentre la Straneo (1h46:21/30km) lotta con la Kiplagat per il quarto posto. Al 36° km la Jeptoo affianca e supera la Demisse e nel giro di appena duemila metri la stessa sorte tocca alla Buzenesh. Dietro, nel frattempo, la Straneo (2h03:53/35km) guadagna ancora terreno, ma l'alessandrina allenata da Beatrice Brossa si ritrova nel mezzo di un confronto che diventa improvvisamente tutto europeo con la lettone Prokopčuka e la francese Daunay. La strada verso il traguardo è ormai segnata. La Jeptoo, con la sua corsa insolita quanto inarrestabile, oltrepassa la finish-line in 2h25:07, completando la seconda metà di gara in un formidabile 1h09:07 (un "negative split" di quasi 7 minuti!). Battuta come nel 2011, l'etiope del Bronx, Deba Buzunesh (2h25:56) seguita dall'intramontabile Prokopcuka (2h27:47). Per la Straneo (2h20:48/40km) c'è un bel quinto posto in 2h28:22 alle spalle della Daunay (2h28:14), ennesimo risultato di una stagione illuminata dall'argento mondiale di Mosca. E a proposito dell'ultima rassegna iridata, oggi giunge soltanto nona (2h30:04) la bi-campionessa del mondo Kiplagat. Ventitreesima assoluta e seconda delle italiane all'arrivo è, invece, Claudia Pinna (2h51:00).

UOMINI - Diversamente da quella femminile, la gara maschile si caratterizza per un avvio nel segno di un gruppone compatto con i top runners africani a farla da padroni. In testa si affaccia ripetutamente il keniano, vincitore uscente e primatista della manifestazione (2h05:06), Geoffrey Mutai. Dopo 10km il cronometro per lui segna 30:54, stesso tempo dell'azzurro Daniele Meucci, ad una manciata di secondi dal keniano Arile (30:51). Il pisano allenato da Massimo Magnani tiene bene il ritmo dei battistrada, transitando in 46:08 al 15°, e giunto al giro di boa, si ritrova addirittura davanti a tutti (1h05:09). La sua "fuga", tuttavia, si esaurisce presto e, al passaggio del 25° chilometro, l'azzurro risulta staccato di una ventina di secondi rispetto al fronte della corsa (1h17:02). Ormai a dirigire le operazioni c'è solo una pattuglia di nove africani che viaggiano verso l'appuntamento con i 30km, dove si presentano in 1h31:41. Con Mutai, tra gli altri, ci sono sempre i connazionali Biwott ed Arile, l'etiope Kebede e gli ugandesi Kiprop e Kiprotich, ovvero il campione olimpico e mondiale in carica. Meucci (1h33:06) continua nel suo inseguimento, mentre davanti Mutai dà un ulteriore strattone all'andatura e prova ad allungare con Biwott che tenta di restargli a fianco fino al 35° (1h46:43). Da qui in poi, però, è solo Mutai. L'ultima accelerazione del keniano non lascia scampo all'avversario e lo conduce alla seconda vittoria consecutiva nella Grande Mela: 2h08:24. Dietro di lui finiscono rispettivamente l'etiope Kebede (2h09:16) e il sudafricano Lusapho April (2h09:45) che nei chilometri finali avevano superano Biwott (quinto in 2h10:41). Meucci è decimo: 2h12:03, record personale nella prima vera maratona della sua carriera e primo atleta europeo a varcare il traguardo a Central Park. Ventunesimo Danilo Goffi, argento degli Europei 1998, che oggi alla soglia dei 41 anni conquista il successo tra gli M40 nel tempo di 2h23:22. Altri due italiani tra i primi 30 classificati: Paolo Natali (27° in 2h26:00) e Gian Luca Borghesi (28° in 2h26:12). Al traguardo in 2h43:41 anche Stefano Baldini, l'olimpionico di Atene 2004 e attuale DT azzurro del settore giovanile, a New York per accompagnare un gruppo di podisti reggiani.

Alessio Giovannini

ORDINE DI ARRIVO
UOMINI: 1. Geoffrey Mutai (KNE) 2h08:24, 2. Tsegaye Kebede (ETH) 2h09:16, 3. Lusapho April (RSA) 2h09:45, 4. Julius Arile (KEN) 2h10:03, 5. Stanley Biwott (KEN) 2h10:41, 6. Masato Imai (JPN) 2h10:45, 7. Jackson Kiprop (UGA) 2h10:56, 8. Peter Cheruiyot Kirui (KEN) 2h11:23, 9. Wesley Korir (KEN) 2h11:34, 10. Daniele Meucci (ITA) 2h12:03
DONNE: 1. Priscah Jeptoo (KEN) 2h25:07, 2. Deba Buzunesh (ETH) 2h25:56, 3. Jelena Prokopcuka (LAT) 2h27:47, 4. Christelle Daunay(FRA) 2h28:14, 5. Valeria Straneo (ITA) 2h28:22, 6. Kim Smith (NZL) 2h28:49, 7. Sabrina Mockenhaupt (GER) 2h29:10, 8. Tigist Tufa Demisse (ETH) 2h29:24, 9. Edna Kiplagat (KEN) 2h30:04, 10. Diane Nukuri-Johnson (BDI) 2h30:09

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