Marani-bronzo, Roffino-Tamberi record



C'è l'azzurro Diego Marani sul podio europeo dei 200 metri: l'ex calciatore mantovano scoperto tre anni fa da Giovanni Grazioli si arrende (21"03) solo ai due super-favoriti, l'azero Guliyev (record dei campionati a 20"33) e il tedesco Hering (20"83). Primato italiano juniores per Valeria Roffino, 5^ nelle siepi con 10'17"35 (precedente della stessa atleta delle Fiamme Azzurre ai Mondiali juniores di Bydgoszcz 2008, 10'23"72). Un altro record di categoria arriva poi per merito di Gianluca Tamberi, che nel giavellotto fa meglio di Baiocchi (72.76 contro 72.58 dell'ascolano) e per qualche minuto si ritrova sul podio virtuale della finale. Nell'alto anche Lorenzo Biaggi lotta per il bronzo, ma alla fine - come Tamberi - si deve accontentare del 4° posto (2.14).
In mattinata, la marcia maschile si è confermata un feudo russo, con tripletta degli atleti in maglia rossa e gli azzurri Riccardo Macchia e Vito Di Bari piazzatisi al 5° e 6° posto. Il lunghista Lorenzo Crosio ottiene la promozione alla finale di domani con il nuovo primato personale di 7.43 in qualificazione.

VALERIA RECORD, MA NON BASTA - Esattamente la gara che si aspettava: davanti la Grovdal, inattaccabile la leadership della norvegese, poi l'azera-etiope Abdullayeva - scontato il suo record nazionale assoluto - e per le altre caccia aperta al bronzo. Valeria Roffino ha lottato per quanto le era possibile: è stata l'unica a cercare di ricucire lo strappo che già in avvio aveva portato la britannica Webb all'inseguimento della coppia di testa. L'azzurra ha scrutato un segno di cedimento dell'avversaria che la precedeva di 20/30 metri, ma non c'è stato: a due giri dalla fine la spagnola Tobal, fino ad allora impegnata a succhiare la ruota della biellese, ha cercato a sua volta di attaccare e così Valeria si è dovuta accontentare del 5° posto. Almeno la soddisfazione del record italiano juniores c'è stata: 10'17"35, più di 6" di progresso rispetto al precedente che le aveva regalato la finale iridata a Bydgoszcz un anno fa.

DIEGO, ACUTO PER IL BRONZO - Riservato quanto basta, più delle parole i fatti: Diego Marani ha lasciato il calcio tre anni fa e da allora ha bruciato le tappe, dalle garette scolastiche e regionali al podio europeo. Occasione da prendere al volo, perchè una medaglia è sempre una medaglia (vero Giovanni Grazioli?): anche se in pista non si è presentato Christophe Lemaitre, il fenomeno francese che ieri ha strapazzato il record continentale dei 100 metri e sulla distanza doppia vanta già un titolo iridato di categoria. Ma altri fenomeni ci sono: soprattutto l'azero Ramil Guliyev, colui che ha tolto al nostro Andrew Howe il primato europeo di Grosseto vincendo con 20"04 le Universiadi. E poi Robert Hering, l'emergente tedesco che qui a Novi Sad è stato quello che ha impressionato di più nei primi due turni. Altri si sono migliorati, alcuni hanno fatto anche meglio del 20"98 con cui Marani si è presentato in Serbia: ma ci sono altre cose da mettere in conto, come la tensione, la capacità di assorbire la fatica e le scorie mentali di una dura semifinale corsa due ore prima. L'azzurro non è sicuramente il più esperto, ma intanto è migliorato in partenza - ricordate il disastro di Bydgoszcz? - e poi ha doti di fondo (per così dire ...) probabilmente superiori a quelle dei suoi avversari. Guliyev non è quello di un mese fa, ma fa il record dei Campionati, Hering non è quello della semifinale e quasi arranca, ma è argento: il nostro Diego fa quello che deve e agguanta il bronzo (sesta medaglia per la benemerita Riccardi Milano nella storia degli Europei juniores).

BIAGGI PROTAGONISTA NELL'ALTO - L'uomo che non ti aspetti a lottare per il podio: Lorenzo Biaggi aveva tutto il diritto di ritenersi soddisfatto per la bella finale conquistata qui a Novi Sad. Per le medaglie, va bene: c'erano altri nomi, a cominciare dal capolista stagionale Sancho, già bronzo mondiale nella passata stagione a Bydgoszcz. Invece succede che lo spagnolo, già incerto in qualificazione, abdichi rapidamente: e l'azzurro si trovi invece in lotta per qualcosa d'importante già a quota 2.17: al secondo tentativo ci riesce quasi a fare il personale che al momento varrebbe il bronzo virtuale. Poi non sarebbe bastato lo stesso, visto che il bielorusso Naumovich si migliora per due volte e altri due - il russo Mudrov e il turco Tan - si trasformano in fenomeni di giornata salendo a 2.25. Ma per l'azzurro è comunque importante averci provato: sono treni che passano una volta sola e due anni fa ad Hengelo il nostro Chesani, con 2.21 alla seconda prova, si dovette accontentare del 5° posto.

GIULIA VIOLA,UNA CHE NON MOLLA - Son cose che fanno piacere: con le dovute proporzioni, valgono come una medaglia. Soprattutto perchè Giulia Viola vanta un'esperienza relativa in atletica, figuriamoci in competizioni di questo livello. Ha trovato la sua strada solo a gennaio di quest'anno, andando ad allenarsi nel gruppo di Faouzi Lahbi, a Mogliano Veneto. Ha inseguito il minimo di Novi Sad per tutta la stagione, l'ha ottenuto sia sui 1500 sia sui 3000: e qui in Serbia ha scelto la distanza più lunga. Proiettata in una finale continentale, non si è considerata appagata nè spaventata: ha seguito il treno delle più forti finchè ha potuto (3'07"7 ai 1000m) , poi è andata avanti con il suo ritmo, da sola (6'18"0 al 2° chilometro). Poi ha sofferto, come è naturale, ma non ha mollato, non ha tremato: quando la francese Calvin ha pensato che fosse arrivato il momento di attaccarla da dietro, ha reagito in curva e non ha concesso un centimetro sul rettilineo. Ha difeso la posizione, un 8° posto che valeva a quel punto solo per la statistica e l'orgoglio personale: ha vinto la sua piccola grande battaglia con la transalpina. Di ragazze così ne abbiamo bisogno.

TAMBERI, IL RECORD E' SERVITO - Piccola vendetta, perchè quel giudice un po' saccente il giorno della qualificazione l'aveva fatto arrabbiare. Gianluca è stato riammesso in finale senza sapere quanto valesse il suo braccio: anche se aveva visto il giavellotto approdare in prossimità della fettuccia dei 72.00, la misura di qualificazione, ma quel lancio era stato erroneamente annullato e quindi non misurato. Ottenuta giustizia, il marchigiano ha fatto tesoro dell'esperienza e si è presentato in pedana oggi caricato a dovere: ha assaggiato il podio per qualche minuto al primo lancio, poi l'ha quasi agguantato al 5° turno, quando il suo 72.76 - oltre che il record italiano (meglio del 72.58 di Daniele Baiocchi, un altro marchigiano) - valeva addirittura il bronzo. Alla fine il tedesco Woschler, il rivale spodestato, si è ripreso la medaglia: anzi si è ritrovato addirittura argento. Un po' deluso Gianluca alla fine: ma in fondo questo è solo il primo passo per diventare veramente grandi.

Raul Leoni

FINALI E RISULTATI DEGLI AZZURRI

UOMINI
200m semifinali: (1)sf2 Diego Marani 21"16 (+1.0, qual.), (8)sf3 Lorenzo Valentini 21"99 (+0.5, 23° elim.)
200m finale: (-0.1) 1.Guliyev AZE 20"33, 2.Hering GER 20"83, 3.DIEGO MARANI 21"03
1500m finale: 1.Bustos ESP 3'53"31, 2.Cevik TUR 3'54"30, 3.Horsfield GBR 3'54"56
5000m finale: 1.Ibrahimov AZE 1401"19, 2.Zivec CZE 14'10"58, 3.Fernandez ESP 14'20"14
110hs finale: (+1.1) 1.Clarke GBR 13"37, 2.Shubenkov RUS 13"40, 3.Linnik BLR 13"41
Alto finale: 1.Mudrov RUS 2.25, 2.Tan TUR 2.25, 3.Naumovich BLR 2.19, 4.LORENZO BIAGGI 2.14
Lungo qualificazioni: 8Q Lorenzo Crosio 7.43 PB (+1.4, qual.), 20Q Paolo Catallo 6.53 (+0.6, elim.)
Peso finale: 1.Storl GER 22.40, 2.Nesterenko UKR 20.22, 3.Muller GER 19.63
Martello qualificazione: 24Q Simone Falloni 61.55 (elim.), 28Q Gian Lorenzo Ferretti 58.89 (elim.)
Giavellotto finale: 1.Hofmann GER 75.89, 2.Woschler GER 73.66, 3.Grzeszczuk POL 73.55, 4.GIANLUCA TAMBERI 72.76 NJR
Marcia 10km finale: 1.Yemelyanov RUS 40'20"86, 2.Strelkov RUS 40'24"97, 3.Filipchuk RUS 40'29"35, 5.RICCARDO MACCHIA 42'20"12, 6.VITO DI BARI 42'39"80, VINCENZO TALIANO rit.
4x400m batterie: (2)b2 Italia (Andrea Daminelli/49"29-Francesco Cappellin/47"99-Alessandro Pedrazzoli/48"09-Francesco Ravasio/48"22) 3'13"59 (qual.)

DONNE
200m semifinali: (8)sf1 Laura Gamba 25"41 (+0.6, 15^ elim.), (7)sf2 Marta Maffioletti 24"88 (+0.6, 11^ elim.)
200m finale: (+2.5) 1.Ograzeanu ROM 23"70, 2.Tamkova RUS 23"72, 3.Kielbasinska POL 23"75
800m finale: 1.Lavric ROM 2'04"12, 2.Harrer GER 2'04"51, 3.Zavyalova RUS 2'04"59
3000m finale: 1.Korobkina RUS 9'13"35, 2.Avery GBR 9'13"68, 3.Small GBR 9'15"47, 8.GIULIA VIOLA 9'39"38
3000st finale: 1.Grovdal NOR 9'43"69, 2.Abdullayeva AZE 9'55"95, 3.Webb GBR 10'10"34, 5.VALERIA ROFFINO 10'17"35 NJR
100hs finale: (+1.6) 1.Zagre BEL 13"21, 2.Pedersen NOR 13"49, 3.Toure FRA 13"52
400hs batterie (semifinali): (3)b3 Ilaria Vitale 61"10 (14^, elim.)
Asta finale: 1.Schulze GER 4.20, 2.Kolesova RUS 4.10, 3.Holm DEN 4.10

GLI ITALIANI NELLA QUARTA GIORNATA

(ore 10.30) 4x100m batterie: Italia (Laura Strati-Camilla Fiorindi-Marta Maffioletti-Laura Gamba); (ore 11.00) Italia (Michael Tumi-Diego Marani-Francesco Basciani-Valerio Rosichini); (ore 15.00) Martello finale: ev. Gian Lorenzo Ferretti; (ore 15.30) Asta finale: Marcello Palazzo; (ore 15.45) Alto finale: Elena Vallortigara; (ore 16.45) 4x100m finale: ev. Italia (Laura Strati-Camilla Fiorindi-Marta Maffioletti-Laura Gamba); (ore 17.20) 4x100m finale: ev. Italia (Michael Tumi-Diego Marani-Francesco Basciani-Valerio Rosichini); (ore 18.00) Lungo finale: Lorenzo Crosio; (ore 18.30) 5000m finale: Veronica Inglese e Lucia Colì; (ore 19.40) 4x400m finale: Italia (Andrea Daminelli-Francesco Cappellin-Alessandro Pedrazzoli-Francesco Ravasio)

nella foto (Giancarlo Colombo per Omega/fidal): (in alto) il velocista Diego Marani, bronzo nei 200 metri; (in basso) Valeria Roffino,nuovo record italiano juniores sui 3000 siepi con il 10'17"35 che le è valso il 5° posto europeo. 

File allegati:
- LA DIRETTA RAI IN WEBCAST
- I RISULTATI ON LINE
- LA FOTOGALLERY DEI MONDIALI



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