Magnani grinta a 1000

27 Gennaio 2014

L'azzurra ha riscritto con 2:39.94 il record italiano indoor del chilometro su pista, ora guarda a Zurigo

Domenica 26 gennaio ad Ancona è arrivato il primo record italiano di questo 2014 su pista: al Banca Marche Palas di Ancona Margherita Magnani si è appropriata con sicurezza del primato dei 1000 metri indoor, distanza spuria ma senz’altro significativa per un mezzofondista. 2:39.94 il crono della mezzofondista delle Fiamme Gialle, che ha riscritto così il 2:42.18 corso da Elisa Cusma (Esercito) il 7 febbraio del 2013 ad Eaubonne (Francia). E' stato un record atteso? “Direi di sì, io e il mio allenatore lo avevamo messo nel mirino. Anche se io più che al solo primato italiano puntavo a scendere sotto i 2.40. Ho corso tenendo d’occhio il cronometro, aiutata anche da un amica che mi ha fatto da lepre nei primi due giri”. 31.2, 1:02.9 e 1:36.4 i primi tre passaggi, per poi correre un ultimo giro molto veloce. “Nel terzo ho perso qualcosa e quando ho visto che il tempo agli 800 (2:08.6) era 'al limite' ho provato ad aumentare per chiudere sotto i 2.40 come previsto, e fortunatamente le gambe hanno risposto molto bene”.

Il primato italiano all’aperto appartiene a Gabriella Dorio, 2:33.2 corso a Formia il 28 agosto 1982, tre giorni dopo aver scritto il primato italiano dei 1500 a Tirrenia con un 3:58.65 corso in solitudine. Ma più che guardare al record, l’atleta allenata da Vittorio di Saverio cerca confronti con l’elite internazionale. Quanto vale questo crono? “La statunitense Mary Cain una settimana dopo aver corso in 2:39.25 – nuovo record mondiale junior ndr – ha fatto molto bene nel miglio (4:24.11 ndr). Stesso discorso per Treniere Moser. Mi auguro che valga lo stesso per me, che questi mille metri portino buone cose sui 1500 metri. Dopo tanti infortuni sono finalmente riuscita a realizzare una preparazione invernale senza interruzioni, anche se a metà dicembre ci siamo un po’ spaventati  per una forte infiammazione al tendine d’Achille. Ma mi sono curata al meglio, la paura è presto passata e spero arrivino anche i risultati”.

Per la cronaca il 2:39.94 della cesenate si issa addirittura al quarto posto delle graduatorie mondiali 2014 sul chilometro in pista: la più veloce fin’ora è stata la russa Svetlana Karamasheva, capace di un 2:39.16 a Mosca il 12 gennaio. Poi i due risultati siglati a Boston il 16 gennaio, il 2:39.25 della 17enne Mary Cain e il 2:39.32 di Moser, e infine il lampo azzurro della finanziera. Per l’azzurra si tratta nettamente del miglior crono sulla distanza, visto che il repcedente PB all’aperto era un 2:46.14 risalente al 2012.

Quali prospettive si aprono sui 1500? “Saprò rispondere giovedì, dopo averli corsi a Dusseldorf. Non voglio sbilanciarmi, perché le gare internazionali si portano sempre dietro molte incognite e non è mai facile trovare la giusta combinazione" La quasi ventiseienne non si sbottona, aspettando che a parlare sia il cronometro: "Vorrei scendere sotto i 4:10, poi a sole 48 ore di distanza parteciperò anche ai 1500 di Karlsruhe sabato 1 febbraio. Con così poco recupero sarà un bel test. Infine prima degli Italiani farò un paio di uscite sui 3.000 metri, la prima delle quali il 6 febbraio a Stoccolma”. Allargando l’orizzonte fino all’estate quali sono gli obiettivi dell'estate? “Gli Europei di Zurigo. Se riuscirò, come spero, a stabilizzarmi intorno al mio personale (4:06.34) posso anche sognare una finale. L’importante è avere familiarità con certi tempi, saperli correre in ogni condizione. Poi, eventualmente, penserò a migliorarmi”. Magnani è laureata a pieni voti in Giurisprudenza. Ci sono ancora il tempo e la voglia di aprire i libri di legge? “Solo quelli di diritto sportivo. Sto frequentando a Roma l’MBA in Diritto e Management dello Sport, master per cui ho vinto una borsa di studio. Ma ora c’è l’atletica nei miei sogni”. 

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