Lyles, Roma ti aspetta: 9.86 a Shanghai

18 Maggio 2019

Il 21enne statunitense, tra le stelle del Golden Gala il 6 giugno, si migliora nei 100 in Diamond League. Coleman stesso tempo. Nei 400hs è subito Samba: 47.27

di Marco Buccellato

Nella seconda tappa della IAAF Diamond League a Shanghai, sei migliori prestazioni mondiali stagionali e tre primati del meeting. Noah Lyles raggiunge e supera di un'inezia Christian Coleman nei 100 metri, vincendo in 9.86 (vento 0,9), stesso crono per entrambi. Per Lyles, dominatore dei 200 della passata stagione, il record personale e il miglior biglietto da visita possibile per il Golden Gala Pietro Mennea, che il 6 giugno allo stadio Olimpico di Roma lo avrà tra i protagonisti più attesi nei 200 con gli azzurri Filippo Tortu e Fausto Desalu. In Cina, sui 400 ostacoli, Abderrahman Samba vince in 47.27 il duello contro lo statunitense Rai Benjamin (47.80), lasciando l'impressione che il primato mondiale potrebbe cadere entro la fine dell'anno. Gli altri quattro limiti stagionali arrivano con Andreas Hofmann nel giavellotto (87,55) e nelle gare di mezzofondo dominate da atleti africani: l'etiope Yomif Kejelcha sui 5000 in 13:04.16, la keniana Beatrice Chepkoech nei 3000 siepi in 9:04.53 e la marocchina Rababe Arafi nei 1500 in 4:01.15. Nelle altre gare, sprint breve donne a Aleia Hobbs (11.03/+0.2) e 200 uomini al canadese Aaron Brown in 20.07 con vento nullo, davanti a Andre De Grasse. Salti verticali alla greca Stefanidi nell'asta (4,72) e al cinese Wang Yu nell'alto (2,28, Bondarenko solo 2,19). Vittorie giamaicane con Omar McLeod sui 110hs in 13.12/+0.7 e con il lunghista Gayle (8,24/+0.1). Successi sui 400 metri per Fred Kerley (44.81) e per Salwa Eid Naser (50.65), che ha battuto l'esordiente in Diamond League Sydney McLaughlin (50.78). Lanci donne: vincono la cinese Lyu Huihui nel giavellotto con 66,89 e la statunitense Chase Ealey nel peso con 19,58. Prossima tappa il 30 maggio a Stoccolma, con il Golden Gala una settimana più tardi.

Gran chiusura di meeting con il fantastico 100 metri uomini vinto al fotofinish da Noah Lyles in 9.86 (vento 0,9), stesso tempo di Christian Coleman, raggiunto in extremis sul traguardo. Gran partenza di Coleman, che sembra scavare un'enormità sugli avversari. La rimonta, leggera, velocissima e impressionante, Lyles la coglie metro dopo metro e la corona nel finale, dove piomba volgendo lo sguardo verso il connazionale. Il personal best è firmato a un notevole 9.86, con vento nei limiti di 0.9 metri al secondo. Gran partenza di stagione, il Golden Gala nel mirino, Doha e l'oro iridato nel medio termine. In quattro chiudono sotto i 10 secondi. Oltre ai due sprinter USA, ci torna il sudafricano Simbine in 9.95 e anche il britannico Reece Prescod (9.97).

Kevin Young è ancora lì, ma per quanto? La prestazione odierna del qatariano Abderrahman Samba lascia presagire una volta di più che può essere lui il successore del primatista mondiale dei 400hs. Samba e Benjamin, statunitense di origini antiguane, hanno creato il vuoto e solo la maggior elasticità dell'asiatico ha fatto la differenza dopo l'ultimo ostacolo. Crono superlativo, 47.27, sedicesima prestazione assoluta nella specialità, la migliore di sempre nel mese di maggio, seconda della carriera per Samba, world lead, record del meeting e, per soli due centesimi, record all-comers mancato sul territorio cinese. Benjamin magnifico secondo in 47.80. Oltre l'abisso di un secondo e mezzo arriva il terzo, l'irlandese Barr, in 49.41, leader europeo stagionale.

Miglior tempo mondiale dell'anno anche sui 1500 donne nella lotteria di un finish sul filo dei centesimi. La spunta la marocchina Arafi in 4:01.15 sull'etiope Tsegay (4:01.25) e sulla sorprendente ugandese Nanyongo, al record nazionale in 4:01.39. Sconfitta secca per Sifan Hassan, quinta in 4:01.91, preceduta anche dall'altra etiope Seyaum. Sui 5000 uomini i propositi di crono particolarmente brillanti sono stati riposti dopo il passaggio ai 3000, circa 10 secondi superiore al preventivato.

Divenuta tattica, la gara è stata rianimata nel quarto chilometro e decisa dall'allungo di Yomif Kejelcha a 250 metri da traguardo, cui si è accodato Selemon Barega con passo meno leggero. Tripletta etiope: Kejelcha 13:04.16, Barega 13:04.71, Gebrhiwet 13:04.83. Keniani presenti con le seconde schiere, sconfitti ma consolati da due personal best. La terza world lead nelle gare di mezzofondo arriva dai 3000 siepi femminili dominati dalla primatista del mondo Beatrice Chepkoech, che ha abbassato a 9:04.78 anche il record del meeting, precedendo la leggera Chespol (9:11.10) e l'ugandese Chemutai (9.11.78).

Nel giavellotto vince il tedesco Hoffman con 87,85 e balza in testa alle liste stagionali, ma Cheng Chao-Tsun, ottimo specialista di Taipei, fa la barba al Diamond Race winner del 2018 con un miglior lancio di 87,12. Il campione olimpico Rohler è quarto con 82,95, battuto anche dal polacco Krukowski. Per i 90 metri, c'è da aspettare ancora un po'. Nel giavellotto donne vittoria della leader mondiale 2019 Lyu Huihui con 66,89, primato del meeting di soli quattro centimetri oltre il risultato della stessa Lyu, ottenuto l'anno scorso. Seconda la lettone Lina Muze, già campionessa europea U23, con personal best portato a 64,87 e terza l'oro europeo Christin Hussong con 64,10. Sorpresa nel peso donne per l'affermazione della specialista USA e world leader stagionale Chase Ealey, atleta in fase di crescita, confermata dal successo di oggi con 19,58 davanti alla favorita plurimedagliata Gong Lijiao (19,42). Terza la bielorussa Dubitskaya con 18,78.

Poker di Omar McLeod sui 110hs. Il giamaicano campione olimpico ha vinto per la quarta volta a Shanghai lasciando una buona impressione in 13.12 (0,7) trovando nel cinese campione d'Asia Xie Wenjun l'avversario più tosto (13.17, primato personale). Non male, ma da rivedere soprattutto allo start, Shubenkov e Ortega, entrambi a 13.28. Nel giro di qualche minuto arriva un altro successo firmato Giamaica, quello del lunghista Tajay Gayle, fresco di 8,30 e capace di confermare il nuovo standard atterrando al quinto salto a 8,24 (vento 0,1). Beffato il cinese Wang Jianan (8,16), terzo il sudafricano Samaai (8,14). Forfait dell'ultimo momento del favorito Luvo Manyonga. L'alto va a Wang Yu, 2,28 alla prima prova in una gara in cui Bohdan Bondarenko ha lasciato la pedana troppo presto (2,19 e tre errori a 2,25). Il bielorusso Nedasekau e il russo in quota ANA Ivanyuk, pari misura con il cinese, si sono classificati secondo e terzo. Solo nono con 2,22 il campione d'Europa Przybylko. Emozioni più alte nell'asta donne con le prima quattro tutte a 4,72. Vince la greca Stefanidi, immacolata fino ai tre errori a 4,77, con la connazionale Kyriakopoulou in seconda piazza. Terza Li Ling con il nuovo primato asiatico, solo quarta Sandi Morris.

Esordio in Diamond League e sconfitta per Sydney McLaughlin, battuta dall'argento mondiale Naser, che ha resistito al ritorno dell'americana (50.78) vincendo in 50.65. Pronostico rispettato sui 400 uomini, andati al Diamond Race winner del 2018 Fred Kerley in 44.81, un largo solco davanti ai connazionali Cherry (45.48) e Strother (45.52). Uno-due Canada sui 200 uomini non validi per la Diamond League: Aaron Brown ha nettamente battuto Andre De Grasse in 20.07 contro 20.21 e vento nullo. A un metro e mezzo il sudafricano Munyai in 20.37. Sprint donne nei 100 metri alla statunitense Aleia Hobbs in 11.03/+0.2, che ha preceduto la versatile nigeriana Okagbare (11.07) e l'oro olimpico Elaine Thompson (11.14), ancora in rodaggio. Prossima tappa, Stoccolma, giovedì 30 maggio, esordio del circuito in Europa, prima dell'appuntamento dell'Olimpico di Roma il 6 giugno, con il Golden Gala Pietro Mennea.

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