Lutto nell'Atletica Sarda per la scomparsa di Antonio Cardia. Il Ricordo.



Dopo un intervento chirurgico ci ha lasciato questa mattina all’Ospedale di Sassari il “master” Antonio Cardia, che ha caratterizzato per lungo tempo l’attività agonistica amatoriale in pista cimentandosi in specialità tecniche estremamente difficili quali i 400 ad ostacoli, e conquistando in questa gara anche diversi titoli italiani master. Sergio Lai, anche a nome del Comitato Regionale Sardo della Federazione, dei Giudici di Gara e di tutti i Master esprime alla moglie ed ai figli i sensi del più profondo cordoglio, nel ricordo del grande impegno che Antonio ha profuso per l’atletica e per lo sviluppo del settore master.

Il Ricordo di Gepi Spanedda:

"Ricordo di un amico

            All’inizio degli anni 80 nel mondo della atletica amatori ( i master saranno riconosciuti come tali ed inquadrati nelle FIDAL solo nel 1989) era comparso un gruppo di nuovi atleti, quasi tutti senza esperienze specifiche  e con provenienze sportive diverse, ma tutti datati di grande impegno e caratterizzati dalla volontà di progredire e migliorare le proprie prestazioni.

            Tra questi certamente il più impegnato era Antonio Cardia, interessato ad individuare tra le molte specialità atletiche quella più confacente alle proprie qualità intrinseche, che non aveva avuto modo si accertare e valutare in precedenza.

            A lungo combattuto tra le gare di velocità pura (100 e 200) aveva successivamente optato per i 400 piani e per i 400 ad ostacoli, oltre al salto in lungo, e ciò anche grazie ad una programmazione attenta e ad un costante allenamento quotidiano.

            In qualunque condizione di tempo ed in qualunque campo Antonio non saltava un allenamento e ciò gli aveva consentito il raggiungimento di traguardi rilevanti anche al di fuori del territorio regionale.

            In occasione del suo primo titolo italiano sui 400 ad ostacoli ricordo ancora la sua corsa sfrenata dopo il traguardo mentre il gruppo degli atleti sardi intonava cori di esultanza, dopo averlo incitato  con grande veemenza per tutta la competizione, al punto da consentire allo speaker di annunciare che Antonio ed i suoi compagni di squadra in tribuna avevano conquistato la vittoria.

            L’accertamento di una sofferenza cardiaca aveva da prima limitato l’attività di Antonio e poi gliela aveva definitivamente impedita. In questi anni però non ha mai cessato di combattere per riacquistare il vigore e la forza di un tempo.

            L’intervento gli era stato dapprima sconsigliato anche da valenti specialisti, ma l’insistenza di Antonio e la sua volontà di  tornare quello di una volta lo hanno indotto a sottoporsi ad un altro intervento, che sembrava essersi concluso nel modo migliore. Impreviste complicazioni hanno invece prodotto un esito tanto inatteso quanto doloroso.

            Voglio ricordare Antonio nel mondo della atletica per il coraggio, l’impegno, la perseveranza che gli hanno consentito di raggiungere i traguardi che aveva sempre fortemente voluto e per i quali si era speso.      Ricordo però con grande rimpianto l’amico, il compagno di tante competizioni, che ci hanno  visto talvolta anche concorrenti, ma sempre uniti da vincoli di stima e di fratellanza.

            A Gilda, Michela  e Cristiano   un caro abbraccio nella certezza che anche noi non lo dimenticheremo."

 

                                                                                              Giuseppe Spanedda

                                                                                        Responsabile Regionale Master 



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