Lalli e Weissteiner conquistano Oderzo

02 Maggio 2014

Il molisano precede l’ucraino Matviychuk e il giovane Lorenzo Dini. L’altoatesina, al sesto successo, fa gara a sé tra le donne

Doppio trionfo italiano a Oderzo, come non succedeva da tre anni. Ieri, giovedì 1° maggio, la 19^ edizione della corsa internazionale “Città Archeologica” ha incoronato Andrea Lalli e Silvia Weissteiner, i due atleti che condividevano i favori del pronostico. Alla prima gara del 2014, Lalli ha trovato un avversario irriducibile nell’ucraino Vasyl Matviychuk. I due hanno iniziato a prendere il largo già al termine della prima delle nove tornate di gara. Poi hanno fatto corsa a sé sino all’ultimo giro, quando il cambio di passo del talento molisano ha avuto la meglio sull’ucraino, tra due settimane atteso al via della maratona di Cracovia. Alla fine, Lalli si è detto soddisfatto della sua prova. “Un mese di preparazione intensa, dopo tre passati a curarmi, mi ha portato a questo livello – ha commentato il tre volte campione europeo di cross -. E’ destino, evidentemente, che la mia stagione parta da Oderzo: ho fatto otto secondi in meno dell’anno scorso (quando fu terzo, ndr), mi sembra un buon auspicio. L’obiettivo è la maratona degli Europei: il debutto a Venezia non mi ha soddisfatto del tutto, ma ogni maratona fa storia a sé, cercherò di fare meglio a Zurigo”. Alle spalle di Lalli e Matviychuk, separati da 10 secondi, tutti maturati nell’ultimo chilometro di gara, è giunto il diciannovenne Lorenzo Dini, il nuovo che avanza nel panorama del fondo azzurro, bravo a staccare l’esperto marocchino Bamoussa.

Quinto l’ungherese Kovacs, prevalso in volata sull’altoatesino Ploner.

Silvia Weissteiner ha ripreso la serie vincente a Oderzo, dopo il secondo posto del 2013. Ora sono ben sei (di cui cinque consecutivi, dal 2005 al 2009) i successi dell’altoatesina in Piazza Grande. Quello di ieri è stato il più netto. Silvia ha preso il comando delle operazioni sin dai primi metri di gara, e il suo vantaggio è progressivamente salito: si è corso, in pratica, per le piazze d’onore. “Era la prima gara dopo tanto tempo e ho voluto mettermi alla prova, seguendo subito il mio ritmo – ha detto l’atleta della Forestale -. Le sensazioni sono state buone, ma gli acciacchi si fanno sentire. Credo di essere in ritardo di condizione per poter correre a breve un buon  10.000 metri. Vorrà dire che, in prospettiva degli Europei, punterò tutto sui 5000." Alle sue spalle, staccata di 12”, Valentina Costanza, cui è andato anche il premio speciale – Atleta grintoso di giornata - dedicato a Silvana Magris. Terza, a 22” dalla vincitrice, la veneziana Giovanna Epis. Poi la cubana Yusneysi Santiusti Caballero che ha preceduto la maratoneta Emma Quaglia. Al sesto posto, esattamente come nel 2013, l’altoatesina Anna Stefani, ancora junior. (Mauro Ferraro/CR FIDAL Veneto)

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