La regina d'Europa: Dina Asher-Smith

28 Dicembre 2018

Tre medaglie d’oro a Berlino (100, 200 e 4x100 metri) per la 23enne velocista britannica, leader mondiale dell’anno, proclamata atleta continentale del 2018

di Giorgio Cimbrico

Il marchio da Grande Slam impresso sugli Europei: tre titoli per Dina Asher-Smith all’Olympiastadion di Berlino, 100, 200 e 4x100. Tutti e tre i tempi vincenti, 10.85, 21.89, 41.88 assicurano alla velocista di Orpington, sobborgo sudest di Londra, il vertice mondiale di stagione (sulla distanza più breve alla pari con l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou) e una raffica di record britannici.

Un viaggio nelle statistiche europee rende ancora più preziose queste prestazioni: sui 200 la piccola sprinter, 1,64 per 58, è la sesta di sempre, alle spalle di Dafne Schippers, Marita Koch, Heike Drechsler, Marlies Gohr e Silke Moeller, alla pari con Barbel Wockel, la seconda dell’Europa Occidentale, dopo un nugolo di vecchie Ddr. Sui 100, nona di tutti i tempi, a dodici centesimi da Christine Arron.

“ll più bel giorno della mia vita”. Dina si concesse queste parole dopo esser stata informata che i suoi eccellenti risultati scolastici le assicuravano l’ingresso al King’s College di Londra, facoltà di storia: l’anno scorso ha tagliato il traguardo della laurea.

Nel corso del 2018 è andata incontro a qualche sconfitta nei meeting, un paio contro Murielle Ahouré, nei 100, ma ha saputo dare il meglio nell’occasione più importante: 10.93 in semifinale, 10.85 in finale e soprattutto la perla del 21.89, prima discesa di una velocista britannica sotto la barriera dei 22 secondi dopo che già nel 2015 Dina aveva battuto l’antico record nazionale di Kathy Cook, vecchio un trentennio.

Asher-Smith, che gareggia per i Blackheath and Bromley Harriers ed è allenata da John Blackie, è già in possesso di una cospicua collezione di medaglie: bronzo olimpico nella 4x100 a Rio, titolo europeo nei 200 ad Amsterdam 2016, bronzo e argento mondiali nella 4x100 nel 2013 e nel 2017, oro e argento nella 4x100 e nei 200 ai Giochi del Commonwealth di quest’anno. Alle origini del suo crescendo i due titoli continentali juniores, 200 e 4x100, che diciottenne aveva conquistato a Rieti nel 2013.

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