La nuova vita sportiva di Assuntina

10 Maggio 2012

La Legnante, priva della vista dal 2009, torna in pedana. Con un obiettivo: la Paralimpiade di Londra

Sabato pomeriggio, a Torino, indosserà le scarpe con le quali conquistò l’oro europeo nel marzo del 2007, a Birmingham. “Sono perfette. Voglio ripartire da lì, come fosse una cosa simbolica”. La voce è quella di una donna determinata, che adesso immagina anche i particolari. Assunta Legnante torna a lanciare il suo peso, con l’obiettivo di vestire l’azzurro ai Giochi olimpici di Londra. Anzi, ai Giochi paralimpici. Perché dall’autunno del 2009, Assunta non vede più. “Ma guarda che sono sempre la stessa, che ti credi???”, ride al telefono. “Ma davvero si stanno scatenando tutti su Facebook? Va beh…è stato bravo il giornalista a scrivere quell’articolo, dai”. Il giornalista è Claudio Arrigoni, della Gazzetta dello sport. Un suo servizio, stamane, ha riportato all’attenzione la campionessa napoletana. Ne ha raccontato la storia, l’immersione nella nuova vita, le difficoltà, il sogno sportivo che ritorna. L’Olimpiade, emozione vissuta a Pechino nel 2008, e ora nuovamente nel mirino. Seppure in un'altra dimensione.

“E’ da tre anni che non ci vedo – racconta la Legnante – ma solo da venti giorni ho deciso di tornare a lanciare, sempre con l’aiuto di Nicola Silvaggi, che non mi ha mai lasciato sola. Sì, confermo la battuta: io una gara di peso per non vedenti non l’ho mai vista, e probabilmente non la vedrò mai…so solo che la guida ti porta in pedana, e poi, si lancia, quello che ho sempre fatto. Comunque, sabato farò la prima, imparerò presto. Quanto penso di valere? Mah, da ferma, tra dodici e tredici metri; se riesco a mettere anche la traslo, abbozzata, secondo me ci posso aggiungere un altro metro e mezzo….vedremo, sono curiosa”. Misure che potrebbero valerle la convocazione ai Giochi paralimpici di Londra. E forse qualcosa in più di una presenza simbolica.

“E’ per quello che ho deciso di tornare a lanciare…l’Olimpiade? Una cosa meravigliosa, un sogno, l’idea che mi ha spinto di nuovo in pedana”. Venerdì mattina, a Torino, la visita di classificazione (quella che stabilirà in quale categoria Assunta potrà gareggiare). Poi, la gara. “In realtà non so molto. Non so se devo fare un minimo, se invece dal Comitato paralimpico potranno iscrivermi direttamente…boh? Vedremo, e’ tutto nuovo per me. Io sono serena, tranquilla, mi piace tutto questo”. Forza “Assuntì”. Facci sentire di nuovo l’urlo, come quella volta a Birmingham. “Ah, guarda, questo è sicuro. Io l’urlo lo faccio sempre”.

m.s.



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