La lezione di Cheboksary

22 Giugno 2015

Le parole del Presidente Giomi all'indomani dell'Europeo a squadre: “Ringrazio la squadra, questa la strada per crescere”. Il DTO Magnani: "Indicazioni positive per Pechino"

 

Soddisfazione composta, ma decisa. Ed espressa agli atleti in più riprese, anche all’aeroporto, al mattino presto, in attesa dell’imbarco per Francoforte. Il presidente federale Alfio Giomi traccia un bilancio della due giorni dell’Europeo a squadre di Cheboksary, concluso dall’Italia al sesto posto (e con le vittorie individuali di Fabrizio Donato nel triplo e Giordano Benedetti negli 800 metri).“Ho voluto ringraziare la squadra – le parole del Presidente – per come si è comportata nei due giorni della manifestazione. Tutti hanno dato il meglio, e nella maggior parte dei casi sono riusciti ad ottenere risultati all’altezza delle aspettative. Qualcuno è andato anche oltre, segnando primati personali o stagionali. E’ lo spirito giusto, quello che mi auguro di vedere sempre in maglia azzurra, accompagnato anche da una bella coesione di gruppo, un clima in seno alla squadra che personalmente considero la base per l’ottenimento di risultati di rilievo”.

Giomi descrive con soddisfazione i numeri del weekend di Cheboksary: “Due vittorie, dieci podi complessivi, il record di punti nell’Europeo a squadre (288, ndr), il quinto posto nelle mani fino all’ultima gara, sfuggito poi per soli tre punti. Si tratta di elementi concreti, ai quali aggiungo dati che vanno estrapolati da quelli ufficiali, come il quarto posto della squadra maschile, a sole sei lunghezze dal podio dei britannici: un risultato che testimonia dell’ottima risposta dei ragazzi”. Le assenze hanno pesato, ma non solo in casa Italia: “Parlando con diversi colleghi presidenti di Federazione, abbiamo riconosciuto come la questione stia ormai diventando cruciale. Tutti abbiamo un numero elevato di atleti infortunati, o alle prese con un lento periodo di recupero. Per questo abbiamo deciso di confrontarci sul tema, al fine di trovare un modo comune, europeo, di decifrare il problema, oltre che di provare a risolverlo. Da parte nostra, nel mezzofondo al femminile, che era diventato di recente un punto di forza, gli infortuni (Del Buono e Viola, ndr) e la scelta di non avvalerci degli “under” (vedi Marta Zenoni, ndr) ci hanno obbligato a giocare sulla difensiva. Ed anzi, il recupero e la disponibilità di Margherita Magnani, che si è comportata molto bene, hanno attenuato le conseguenze”.

Il futuro, passa da esperienze come questa di Cheboksary. “Bisogna imparare a finalizzare gli appuntamenti, rendere questo tipo di approccio l’unico possibile, farne un vero e proprio metodo. E’ fondamentale, nel processo di crescita della nostra atletica. Vedo diversi ragazzi, anche giovani o alle prime esperienze, avviati su questa strada. C’è molto da lavorare, ma questo aspetto, almeno per il momento, è un fatto concreto”.

Giudizio pienamente positivo anche da parte del DTO Massimo Magnani: "Gli atleti - le parole di Magnani - hanno dato tutti il massimo, e anche le pochissime controprestazioni, a parte lo zero della Malavisi nell'asta, presentano delle spiegazioni chiare, quando non degli aspetti comunque significativi". Magnani elogia il gruppo, oltre i singoli: "Le vittorie di Fabrizio Donato e Giordano Benedetti, belle e avvincenti per ragioni diverse, sono la parte visibile, ma sotto, c'è una squadra che si muove in maniera coerente e che va in campo con il sorriso, con atteggiamento costruttivo e positivo. Chi è stato chiamato a vestire la maglia della Nazionale, ha risposto alla grande, secondo le proprie possibilità ed anche oltre, in qualche caso. Tra tutti, voglio complimentarmi con Margherita Magnani: rientrare dopo mesi di stop per infortunio in una occasione come questa, e farlo rendendosi disponibile a correre due gare individuali, è la dimostrazione di quale sia il modo di vivere il rapporto con la Nazionale".

Il percorso a breve termine della squadra azzurra è delineato. "Con i tecnici abbiamo concordato una serie di impegni - prosegue il Direttore tecnico azzurro -, di preparazione ed agonistici, che porteranno agli Assoluti di Torino, dove contiamo di vedere gli atleti al massimo della condizione. Poi, per quelli che avranno ottenuto l'accesso ai Campionati del Mondo, partirà l'ultima fase del lavoro, quella finalizzata a Pechino". Sul Mondiale, anche Cheboksary ha dato delle indicazioni. "Bello tornare a vedere Simona La Mantia saltare ai suoi livelli, è una pedna importante per la nostra squadra nazionale. Ma ci sono altri atleti che sono vicini ad ottenere lo standard di partecipazione alla rassegna iridata. Possono farcela, e compiere un altro passo di crescita e maturazione atletica".

RAI Sport, i dati d'ascolto per l'Europeo a squadre
Notevoli gli ascolti fatti registrare dalla lunga trasmissione RAI dedicata agli Europei a squadre. I dati sono largamente superiori alle medie di rete, ed in assoluta competizione con gli ascolti della maggior parte delle reti generaliste. Sabato pomeriggio,partenza su ritmi meno sostenuti: dalle 13:50 alle 15:28, 181.651 telespettatori, con share dell'1,24% (picco a 2,02%); dopo il cambio di rete, su Rai Sport 2 (15:29-17:35), ascolto di 233.523, pari al 2,17% (picco 3,02%); ultima parte (17:40-18:21) 187.481 unità, con share dell'1,97. Domenica pomeriggio, dopo l'onda di buoni risultati del sabato, la prima parte, trasmessa da Rai Sport 1 dalle 13:51 alle 16:58 (oltre tre ore nel primo pomeriggio della prima domenica d'estate) sono stati seguiti da 337.728 spettatori, con il 2,58% di share (picco del 4,68% alle 16:40). La seconda parte, dalle 16:58 alle 18:18, è stata vista da 373.606 telespettatori, con uno share del 3,44% (punta massima alle 17:35, 4,35%). Sono dati (indicazione per i meno esperti della materia) che vanno letti alla luce di diversi fattori: la lunghezza della trasmissione (lo slot orario favorito dal pubblico-tipo è quello delle due ore serali, incluso infatti da tempo nel format Diamond League); il giorno della trasmissione (weekend d'estate, con il classico calo fisiologico generale di spettatori tv); l'orario di tramissione (il pomeriggio, generalmente meno denso di ascolti delle prime serate). L'interpretazione che si può dare, al di là di ogni aspetto agonistico, è che l'atletica in TV, soprattutto quando ad essere protagoniste sono le squadre nazionali, produce sempre, per ragioni fin troppo ovvie, un grande interesse (il fenomeno è storicamente riscontrabile fin dalla Coppa Europa).

m.s.

Classifiche scomposte (uomini/donne) dell'Europeo per Nazioni di Cheboksary

Uomini/Men

  RUS GER FRA POL GBR ITA UKR ESP BLR SWE FIN NOR
100 7 10 12 5 11 9 8 1 2 6 3 4
200 1 5 6 8 11 10 12 7 3 9 4 2
400 9 7 11 3 12 4 8 5 10 2 1 6
800 9 6 11 10 4 12 8 5 1 7 2 3
1500 12 9 5 11 10 4 8 7 2 3 1 6
3000 9 12 7 8 10 4 6 11 5 1 2 3
5000 9 3 12 5 10 8 6 11 1 7 2 4
3000st 11 9 4 12 3 10 6 7 2 5 8 1
110hs 12 9 11 7 10 8 3 6 5 2 4 1
400hs 12 6 5 11 8 10 4 7 3 1 9 2
HJ 12 10 8 3 6,5 11 6,5 5 9 4 2 1
PV 7,5 11 12 10 4 9 6 3 5 2 1 7,5
LJ 12 10 11 4 5 3 8 7 2 9 6 1
TJ 11 7 6 4 2 12 5 8 9 3 10 1
SP 8 12 9 11 2 5 3 7 10 4 6 1
DT 7 11 8 12 5 9 3 10 4 0 2 6
HT 9 1 6 12 11 8 10 4 7 2 3 5
JT 10 11 3 8 2 9 5 1 7 6 12 4
4x100 6 9 11 5 12 10 8 4 2 7 3 0
4x400 9 8 12 10 11 5 7 6 3 4 1 2
  182,5 166 170 159 149,5 160 130,5 122 92 84 82 60,5
place 1 3 2 5 6 4 7 8 9 10 11 12

Donne/Women

RUS GER FRA POL GBR ITA UKR ESP BLR SWE FIN NOR
8 9 3 10 12 7 11 4 5 2 1 6
10 8 6 7 11 9 12 3 1 5 2 4
11 8 12 7 9 10 6 5 4 3 1 2
8 7 12 11 5 2 10 6 9 3 1 4
12 7 4 9 10 6 8 3 2 5 1 11
10 11 7 12 5 8 3 6 9 4 2 1
9 4 10 12 5 7 8 6 11 2 3 1
11 10 8 9 5 3 7 6 12 2 1 4
9 4 5 6 12 10 11 2 7 8 3 1
2 12 10 7 11 3 5 9 4 6 8 1
12 6,5 1 10 6,5 5 8 11 4 9 2,5 2,5
11 12 7,5 2 6 0 3 7,5 4 10 9 5
12 10 8 2 7 5 6 4 11 9 1 3
12 11 7 4 9 10 5 8 3 2 6 1
11 12 6 8 3 9 5 4 10 7 1 2
6 8 12 11 3 4 9 7 1 5 10 2
7 11 10 12 8 4 6 2 9 5 3 1
2 12 3 4 5 9 6 7 11 8 10 1
11 10 7 9 2 8 12 4 3 5 1 6
12 8 11 6 7 9 10 4 5 3 1 2
186 180,5 149,5 158 141,5 128 151 108,5 125 103 67,5 60,5
1 2 5 3 6 7 4 9 8 10 11 12

 

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La 4x100 con Obou, Ferraro, Manenti e Demonte (foto Colombo/FIDAL)


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