La giornata dei commendatori Baldini e Brugnetti



Il cielo, per una volta è stato clemente. I nuvoloni neri sono rimasti lassù, sospesi sul tetto di Roma, rendendo la programmata parata dei campioni olimpici - a bordo di due bus scoperti - il bagno di pubblico (e non di pioggia) auspicato. E' stato probabilmente questo, il momento più vivo, spontaneo, della giornata di celebrazioni vissuta nella capitale. C'erano tutti (o quasi) gli uomini e le donne che hanno scalato gradini del podio ad Atene, suscitando ammirazione, entusiasmo, nell'agosto scorso. E c'era l'atletica, con i suoi tre alfieri: Stefano Baldini, Ivano Brugnetti, Giuseppe Gibilisco, tra i più applauditi e riconosciuti nel folto gruppo (89 atleti) a spasso per la città eterna. Visita alla RAI in mattinata, con il Direttore generale della Tv di Stato Cattaneo a garantire il varo - peraltro già promesso ad inzio stagione - della tanto attesa "Domenica sportiva 2", dedicata a quegli sport che alcuni (quando la smetteranno?) continuano pervicacemente a chiamare minori. Poi, nel pomeriggio, l'omaggio al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, al Qurinale, per il conferimento ai medagliati delle attese onorificenze: quelle da commendatore per l'oro, di ufficiale per l'argento, e di cavaliere per il bronzo. "Il Presidente Ciampi mi ha detto di essersi emozionato tanto - le parole del dopo cerimonia del Commendator Stefano Baldini - e di aver seguito alla televisione tutta la gara, dall'inizio alla fine. Voleva sapere soprattutto cosa avevo provato nel momento dell'ingresso allo stadio, quando ho sentito il boato del pubblico, e durante la premiazione". Stefano è assolutamente padrone della scena. A cavallo delle altrui emozioni: "Sì, in effetti è davvero bello capire quanto la mia vittoria ad Atene abbia dato gioia. Me lo ripetono in tanti, di continuo, ed è sempre speciale. Io non ho ancora visto la registrazione completa della gara, solo gli ultimi dieci chilometri. E' stata una scelta, volevo far sbollire le sensazioni, arrivarci dopo un po'. Lo farò presto, voglio capire come l'hanno vissuta gli altri. In realtà mi era anche venuta un'altra mezza idea, ovvero quella di andare ad Atene a correre la prossima maratona, anche a 4 al chilometro, così, tra la gente, per rivedere quei luoghi. Ma in quei giorni probabilmente sarò a New York, per la maratona (dove avrà solo impegni da ospite, ndr). Lo farò comunque in futuro". Il domani agonistico di Baldini non è ancora ben delineato: "Vedremo, ancora non so. Intanto correrò a Trento, al Giro al Sas, l'ultima gara del 2004. Fino a novembre farò solo lavoro di mantenimento, e poi entrerò in cantiere per preparare una maratona di primavera, da scegliere tra Boston e Londra". Ivano Brugnetti e Giusppe Gibilisco, nelle loro uniformi grige di finanzieri, hanno intrattenuto il presidente Ciampi disquisendo...di tecnica atletica! "A me - le parole di Brugnetti - ha chiesto di spiegargli la natura del gesto della marcia. Gli ho detto che deriva dall'azione più naturale dell'uomo, il camminare, tutto lì. E lui ha risposto che non deve essere poi così semplice, però...". "A me invece - il racconto di Gibilisco - ha chiesto come facciamo a salire fino a quelle altezze con l'asta. Io gli ho risposto: a presidè, è un discorso un po' complicato...quando ci vediamo in un momento più tranquillo magari glielo racconto...", con Ciampi che ha riso divertito alla risposta dell'azzurro. In serata, dopo il Quirinale, cena a Villa Madama con il presidente del Consiglio Silvio Belusconi e il vicepremier Gianfranco Fini. Poi, il sipario. Si spera solo temporaneo, sullo sport italiano. m.s.
Nella foto, Stefano Baldini con il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (Bartolozzi/FIDAL)




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