La Torre: “Verso Tokyo con caparbietà”

02 Novembre 2020

Il direttore tecnico e gli incontri di programmazione con gli azzurri: “Forte sentimento collettivo e capacità di adattamento nonostante l’incertezza di questa fase. Così ci prepariamo ai Giochi”

Programmare. Continuare a farlo. Nonostante tutto, nonostante il mondo sempre più stretto nella morsa del Covid-19. Senza perdersi d’animo, per farsi trovare pronti agli obiettivi agonistici che ognuno si propone di raggiungere. “Prepariamoci per Tokyo con le idee chiare nonostante l’incertezza del momento”, è il mantra ripetuto dal direttore tecnico Antonio La Torre agli atleti azzurri che in questi giorni sta incontrando per ragionare sui prossimi nove mesi (scarsi) da qui ai Giochi olimpici, che tutti si augurano si possano tenere a Tokyo come previsto dal 23 luglio all’8 agosto del 2021. Nei faccia a faccia tra la direzione tecnica e gli azzurri dell’Atletica Elite Club 2021 predomina lo spirito che ha guidato l’atletica italiana per l’intera stagione ormai quasi terminata: prudenza, massima consapevolezza del momento che si sta attraversando, ma anche perseveranza e determinazione. “In tutti i colloqui ho trovato un forte sentimento collettivo e di appartenenza nonostante quest’anno balordo ci abbia privato di momenti per stare insieme come squadra. E ho visto anche la voglia di porsi nuovi obiettivi individuali e tanta capacità di adattamento”, spiega La Torre. 

INSIEME - Se l’analisi della stagione passa inevitabilmente per alcuni risultati top come i record di Crippa, l’esplosione di Fabbri, la crescita di Scotti, la grinta di Tamberi, i duelli tra Tortu e Jacobs, il ritorno di Palmisano, la costanza di Bogliolo e molto altro, la rincorsa verso il 2021 ha fondamenta solide: “Siamo ripartiti dalla constatazione che alcuni azzurri siano riusciti a realizzare qualcosa di straordinario nel 2020 e che abbiano saputo trascinare anche gli altri - parola di La Torre -. Non sono stati risultati casuali, ma la sintesi di un ampio lavoro di squadra: abbiamo insistito nel dire che non si poteva stare senza gare l’anno prima dei Giochi, abbiamo mantenuto viva l’attività, e lo abbiamo fatto ‘insieme’, senza divisioni, senza far saltare i campionati e rinunciando soltanto al cross che purtroppo era impensabile in questa situazione. Stiamo facendo tutto il possibile per confermare i campionati italiani di marcia 20 km e 50 km a Ostia il 5 dicembre: sarebbe un passaggio importante in chiave olimpica soprattutto per la ‘cinquanta’ maschile”.

ROAD TO TOKYO - La “Road to Tokyo” è cominciata. Prosegue, anzi. Facendo i conti con un presente (e un futuro prossimo) sempre più complicato, ma cercando di interpretarlo e gestirlo con sapienza. “Il leit-motiv è la capacità di adattarsi con flessibilità, avendo sempre in mente le Olimpiadi - è il pensiero del DT -. Ho chiesto a tutti gli atleti e ai tecnici quale fosse il loro ‘libro dei sogni’ per il 2021, cioè come sarebbe la loro stagione ideale, immaginando nessuna cancellazione dei grandi eventi. Poi però ho anche chiesto di pensare a piani B e piani C, a partire dalle potenziali sedi dei loro raduni autunnali e invernali. Ecco, in questa fase chi prima riesce ad adattarsi, prima riesce a trovare le soluzioni: e quindi è chiaro che per esempio Leonardo Fabbri che aveva iniziato la sua marcia trionfale in Sudafrica, stavolta non potrà tornare lì ad allenarsi, per ora. Stiamo quindi pensando a soluzioni alternative in Italia e tra queste potrebbe esserci Siracusa. Un altro esempio: per le necessità di allenamento di Crippa, probabilmente riuscirà a partire per Tenerife. Ma in quanto a raduni di gruppo abbiamo deciso come noto di sospenderli e al momento, Dpcm permettendo, potremo fare soltanto azioni mirate sui singoli. Ne va della salute e della sicurezza degli atleti, e per noi la loro tutela resta l’obiettivo primario”.

INDOOR E STAFFETTE - Navigando nell’incertezza, si può comunque provare a districarsi nel calendario internazionale che scandirà - salvo modifiche - il 2021. “Ho riscontrato nei ragazzi un forte desiderio di poter gareggiare nella stagione indoor - osserva La Torre - e per ora stiamo ragionando come se effettivamente ci fosse. Sarà comunque una continua rimodulazione. In molti hanno considerato gli Europei indoor di Torun (Polonia) come appuntamento principale, altri possono far bene sia nel contesto continentale sia ai Mondiali indoor di Nanchino due settimane dopo, sempre in marzo. A maggio avremo poi un passaggio fondamentale verso Tokyo come le World Relays a Chorzow, in Polonia: dagli incontri abbiamo ricevuto disponibilità da parte di tutti i quattrocentisti per una staffetta mista che dovrà demolire il record italiano, compreso Davide Re che abbiamo trovato fiducioso e in anticipo di un mese sul programma di recupero dall’infortunio. In quell’occasione dobbiamo blindare la qualificazione olimpica per tutte le staffette che non l’hanno ancora raggiunta. In generale, dovremo essere pronti a supplementi di energie per questo supplemento di crisi. Lo abbiamo fatto e lo faremo”.

naz.orl.

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