La FIDAL sul caso Di Cecco



A seguito di notizie di stampa apparse nei giorni scorsi, e relative alle attività svolte dall'atleta Alberico Di Cecco (squalificato fino all'11 ottobre di quest'anno per violazione alla normativa antidoping), la FIDAL intende rendere noto quanto segue.

Nel sostenere le ragioni della pubblica denuncia effettuata a mezzo stampa dall'atleta Gisella Orsini, e nel prendere atto della successiva convocazione di Di Cecco da parte della Procura Antidoping del CONI (concretizzatasi anche in virtù della trasmissione - da parte della FIDAL - di documentazione a sostegno già in atto da qualche settimana a questa parte), la FIDAL intende chiarire che non può essere considerata responsabile per le attività svolte da chiunque nell'ambito di Enti di Promozione Sportiva.

In ogni caso, in considerazione del fatto che l'intera vicenda risulta al momento tutt'altro che chiarita, e nel ribadire che qualunque soggetto sottoposto alla sanzione della squalifica è inibito dallo svolgere attività nell'atletica a qualunque titolo, La FIDAL trasmetterà alla propria Procura gli atti relativi, al fine di consentire l'accertamento di eventuali, ulteriori responsabilità da parte di altri tesserati o società affiliate.

 




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