La Console tenta il grande colpo a Parigi



Rosalba Console è pronta: la Maratona di Parigi è dietro l’angolo, domenica la maratoneta pugliese affronterà il grande test della sua primavera, con enorme curiosità. L’ultima uscita italiana della ragazza allenata da Piero Incalza era stata la vittoria alla Maratonina Roma-Ostia con un tempo vicinissimo al record di questa velocissima prova, ottenuto peraltro neanche 24 ore dopo essere rientrata in Italia dal lungo periodo di allenamento in Namibia: “Dopo quel test andato benissimo, anche oltre le previsioni – è il suo allenatore a parlare – Rosalba è tornata in gara a Lisbona in un’altra mezza maratona, chiusa in 1h09:53 nelle primissime posizioni contro un campo di gara di altissimo livello. Io dico che correre sotto i 70 minuti nella mezza è un risultato che per lei deve diventare prassi, quella prova mi ha detto che eravamo sulla strada giusta”. Fin qui la preparazione, ma una maratona è sempre piena d’incognite: “Non si può mai dire come andrà a finire, l’unica cosa che conta è avere la consapevolezza di aver fatto tutto per bene ed essere nelle migliori condizioni possibili. Rosalba lo è: abbiamo lavorato tanto sul versante della potenza, che negli scorsi anni era il suo tallone d’achille, e la reazione alla Roma-Ostia dice che quel lavoro aveva funzionato, poi ci siamo concentrati sulla resistenza. Imprevisti non ce ne sono stati, il programma svolto è stato quello giusto, poi si vedrà”. Parlando di obiettivi, Incalza non si sbilancia, privilegiando invece la scelta di Parigi come maratona ideale per ottenere un risultato cronometrico importante: “Due sono i fattori che ci dicono che quella parigina è stata una scelta indovinata, pur incrociando le dita: innanzitutto il fatto che Rosalba conosce già il percorso, ci ha gareggiato due anni fa cogliendo il suo personale in 2h27:48. Poi la scelta del campo di gara: non c’è una Radcliffe o un’atleta da 2h22 in grado di uccidere la gara, ma una decina di concorrenti che hanno personali tra 2h25 e 2h28. Questo significa che può crearsi un treno ideale per andare a caccia del proprio record personale, e magari poi giocarsi le proprie carte per la vittoria. Sicuramente un simile campo di gara è uno stimolo”. Importanti saranno le condizioni climatiche: “A Parigi dovremmo trovare un clima tipicamente primaverile, ma se ci sarà qualche grado in più non saremo noi a dolercene. Rosalba soffre molto il freddo intenso, in questo periodo, con temperatura mite, ha sempre corso bene, per cui dovrebbe trovarsi a suo agio. Non resta che sperare”. Scorrendo l’elenco delle iscritte, il miglior tempo è appannaggio della tanzaniana Mrashani, che nel 2002 si aggiudicò la maratona di Tokyo in 2h24:59. Con lei spiccano la russa Timofeyeva, 2h25:29 e settima ai Mondiali di mezza maratona lo scorso anno a New Dehli, e la keniana Barsosio, vecchia conoscenza delle strade italiane, prima nello scorso dicembre a Firenze. In campo maschile le presenze più importanti sono quelle dei keniani Rotich (2h06:33 a Parigi nel 2003) e Rop (primo a New York nel 2002), dell’etiope Tolosa, campione uscente, e degli altri keniani Toroitich e Cheribo, che lo scorso anno si sono aggiudicati rispettivamente le maratone di Carpi e Milano. Un po’ d’Italia c’è anche grazie a loro. Gabriele Gentili Nella foto: Rosalba Console in occasione del vittorioso test alla Roma-Ostia (foto Petrucci/Fidal) File allegati:
- IL SITO DELLA MANIFESTAZIONE



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