La 4x100 corre in 38.76 a Montecarlo

20 Luglio 2012

Test incoraggiante per il nuovo quartetto veloce: Collio, Riparelli, Manenti e Cerutti sono quinti

Non dev’essere stato facile, andare ai blocchi con il peso di tanti insuccessi sulle spalle. E con la mancanza di riferimenti derivante da una formazione tutta nuova. Per questo, il 38.76 ottenuto dalla staffetta 4x100 azzurra questa sera a Montecarlo (quinto posto, vittoria agli Stati Uniti con il mondiale stagionale, 37.61) va catalogato come risultato positivo. O, perlomeno (senza voler esagerare) incoraggiante. Simone Collio in prima frazione, Jacques Riparelli in seconda, Davide Manenti (con qualche problemino fisico fin dalla vigilia) in terza, Fabio Cerutti in ultima. Cambi di assoluta sicurezza, con l’obiettivo primario di far arrivare il testimone al traguardo. Impresa (tale era ormai diventata) riuscita pienamente, ed iniezione di fiducia per un gruppo che, a giudizio di molti, a Formia, nel corso di questa settimana, ha lavorato con profitto. La Francia (priva di Christophe Lemaitre) arrivata soli tre centesimi davanti, in una gara in cui anche il secondo quartetto targato USA ha corso al di sotto dei 38 secondi (37.83), precedendo il Canada (uno degli avversari dell’Italia nella caccia alla finale olimpica), terzo in 38.60.

“Sono soddisfatto di questo risultato – le parole di Filippo Di Mulo, responsabile dello sprint azzurro – i ragazzi hanno risposto bene alle novità e alle difficoltà della vigilia. Abbiamo impostato cambi di sicurezza, e il passaggio del testimone è avvenuto con buona fluidità. Manenti aveva avuto qualche problema fisico ieri, e credo ancora nell’imminenza della gara, ma è un grintoso, molto motivato, come i suoi compagni del resto, e ha saputo dare una buona risposta”. Per l’Olimpiade, questo è il quartetto sul quale si lavorerà: “Sì, proseguiremo con questa impostazione, il gruppo ha lavorato benissimo a Formia, e tra l’altro veniva anche da un periodo molto intenso, culminato con gli Assoluti di Bressanone. Ora i ragazzi torneranno a casa per una settimana, anche per rigenerarsi sul piano nervoso, e poi avremo due ulteriori settimane di allenamento, una a Formia e l’altra Londra”. Dal 29 (domenica) tutti di nuovo alla Scuola di atletica leggera, insieme all’altra staffetta azzurra che affronterà i Giochi, la 4x400 donne. I 12 convocati per Londra saranno nella capitale inglese il 6 agosto.  

Nella serata monegasca valida come tappa della Samsung Diamond League, più di un risultato di livello assoluto. Brillano soprattutto il 12.93 nei 110hs dello statunitense Aries Merrit (vento nullo), con il connazionale Jason Richardson secondo in 13.07 ed il russo Sergey Shubenkov terzo in 13.09 (primato nazionale eguagliato), ed il 3:28.88 del keniano Asbel Kiprop nei 1500 metri (con il primato continentale dell’Oceania, per il neozelandese Nick Willis, 3:30.35). Notevoli anche la vittoria di Jonathan Borlee nei 400 metri (44.74, due centesimi meglio del campione del mondo, Kirani James), gli 800 metri al maschile, con cinque atleti al di sotto dell’1:44 (vittoria al keniano Rotich, 1:43.13), il 4,82 nell’asta donne della tedesca Silke Spiegelburg (mondiale stagionale, tre nulli in entrata a 4,70 per Yelena Isinbaeva) e il 10.96 nei 100 metri della nigeriana Okagbare (vento nullo). Nei 200 metri, vittoria del giamaicano Nickel Ashmeade in 20.02, davanti all’olandese Churandy Martina (20.07) e allo statunitense Wallace Spearmon (20.09), ma sono soprattutto i 3000 siepi ad illuminare la scena: il 18enne Conselus Kipruto si impone in 8:03.49, e nella sua scia, al terzo posto, il 23enne  statunitense Evan Jager firma il primato continentale nord-americano con un eccellente 8:06.81. 

 

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