Ancona, Fabbri tricolore sfiora i 20 metri

02 Febbraio 2019

Nella prima mattinata dei Campionati Italiani Juniores e Promesse indoor il pesista azzurro vince con 19,89. Zanon-lungo 6,16. Avanti nei 400 Aceti, Sibilio e Scotti.

di Nazareno Orlandi e Luca Cassai - interviste video di Anna Chiara Spigarolo

È Leonardo Fabbri il protagonista della prima mattinata dei Campionati Italiani Juniores e Promesse indoor di Ancona. Il 21enne fiorentino dell’Aeronautica vince il titolo under 23 nel peso con la misura di 19,89, sfiorando di nuovo il muro dei 20 metri, a sette giorni dalla migliore prestazione italiana di categoria realizzata a Vienna (20,20). Fabbri, seguito a bordo pedana dal suo allenatore, l’ex campione europeo indoor Paolo Dal Soglio, tornerà in azione tra due giorni, lunedì 4 febbraio a Stoccolma, per proseguire l’avvicinamento alla rassegna continentale al coperto di Glasgow (1-3 marzo). Nel day 1, in primo piano anche l’azzurrina Veronica Zanon (Assindustria Sport Padova), tricolore nel lungo juniores con 6,16 all’ultimo salto. Nei 400 metri nessun problema per i big: avanti tra le promesse il campione europeo juniores Vladimir Aceti (Fiamme Gialle, 48.42) e l’iridato U20 di staffetta Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle) con 48.70. Tra gli juniores, risparmia energie l’altro campione del mondo U20 della 4x400 di Tampere 2018 Edoardo Scotti (Carabinieri), 49.90 in attesa della finale di domani, domenica 3 febbraio. Nel pomeriggio saranno assegnati 17 titoli, gli altri 30 domani.

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PESO, FABBRI 19,89: “MERITO DI DAL SOGLIO” - Sempre lì, sempre dalle parti dei 20 metri. Leonardo Fabbri è una garanzia. Un altro titolo italiano under 23 per il 21enne fiorentino che lunedì sarà di nuovo in pedana a Stoccolma per una nuova tappa di avvicinamento agli Europei indoor di Glasgow (1-3 marzo). Dopo la migliore prestazione italiana promesse da 20,20 di sette giorni fa a Vienna, “Leo” trova una conferma di efficienza al Palaindoor: 19,89 è risultato di spessore, soprattutto perché firmato di mattina, in un orario simile a quello previsto per il primo round continentale del 1° marzo in Scozia. Tutto facile per la maglia tricolore: con Paolo Dal Soglio a dargli suggerimenti a bordo pedana, l’azzurro dell’Aeronautica timbra il lancio migliore all’ultimo turno dopo aver scagliato il peso anche a 19,64 al secondo e 19,38 al quinto. Toscana sul podio anche con Alessio Mannucci (Atl. Livorno) capace del record personale di 16,92, mentre la terza piazza se la aggiudica il siciliano Giuseppe Rao (Milone Siracusa) con 14,92. Le parole di Fabbri: “Il 2019 è partito molto bene, mi sto trovando alla grande con Paolo Dal Soglio, dietro ai miei lanci c’è lui. È tutto merito suo. Un pesista si può dire tale soltanto oltre i 20 metri e l’anno scorso sono riuscito a superare questa soglia con un po’ di fortuna. Adesso invece mi sto cominciando a stabilizzare su queste misure. Mi fa strano sapere che in 16 anni nessuno aveva lanciato così lontano come il mio 20,20 di Vienna e comunque so di avere ancora molti margini”.

VIDEO | LE PAROLE DI LEONARDO FABBRI


LUNGO: A ZANON IL DERBY VENETO - All’ultimo respiro, Veronica Zanon. L’azzurrina dell’Assindustria Sport Padova, finalista europea allieve di Gyor 2018 (nel triplo) aggancia il titolo italiano juniores del lungo al sesto turno (6,16), superando in extremis l’altra veneta, la vicentina Lucrezia Sartori (Ga Bassano) che conduceva con tre voli a +6 metri (6,01 al secondo, 6,02 al terzo, 6,00 al quinto). L’ultimo viaggio in pedana evidenzia di nuovo il talento di Zanon che carbura negli ultimi tre salti con una serie tutta in crescendo e avvicina il personale di 6,22 all’aperto: per la prima volta superati i 6 metri in una prova indoor. Inizia bene, dunque, la stagione della padovana di Galliera Veneta allenata da Ormisda De Poli che lo scorso anno ha aggiornato la MPI allieve del triplo indoor con 13,08. Domani, domenica 3 febbraio, potrebbe tornare in pedana proprio nel triplo per tentare il bis tricolore. Detto del miglioramento di un centimetro della Sartori (era fresca di 6,01 a Padova), abbracciata dalla sorella ostacolista Rebecca che oggi è impegnata nei 400, il terzo posto è per la biellese di origine serba Milica Travar (Gs Ermenegildo Zegna) vicina ai 6 metri (5,96 PB indoor) nella specialità più frequentata dell'intera manifestazione: 39 atlete, due pedane in contemporanea.

VIDEO | L'INTERVISTA A VERONICA ZANON, 6,16 NEL LUNGO

ALTO: LA NUOVA PAVAN - Al primo anno di categoria juniores va subito a segno Rebecca Pavan che da qualche mese ha fatto i bagagli e si è trasferita da Soave (Verona) a Mestre (Venezia) per essere seguita sempre con maggiore costanza da Enrico Lazzarin. L’azzurrina dell’Aristide Coin Venezia porta il personale indoor a 1,76 (aveva 1,75), a quattro centimetri dall’1,80 all’aperto che le diede lo scorso anno il titolo allieve outdoor a Rieti. Due centimetri più giù resta Benedetta Trillini (Team Atletica Marche, 1,74), con Rachele Bovo (Atletica Riviera del Brenta) terza a 1,72.

VIDEO | PARLA REBECCA PAVAN, TRICOLORE CON 1,76

LUNGO: 3 IN 3 CENTIMETRI TRA LE PROMESSE - La sfida si accende all’ultimo turno: finiscono in tre in un fazzoletto di tre centimetri. Il titolo del lungo promesse di Chiara Proverbio (Osa Saronno) sembra in cassaforte fino al quinto round in virtù del 6,08 con il quale la varesina di Uboldo allenata da Giulio Buffoni aveva tracciato la strada. Certezze che vengono minate al fotofinish, prima dalla fiorentina di Calenzano con origini albanesi Alessia Bylykbashi (Toscana Atl. Empoli), poi dall’ex ginnasta lucchese Elisa Naldi (Virtus Cr Lucca). Bylykbashi sbarca per la prima volta oltre i 6 metri (6,06), Naldi risponde con un centimetro in più (6,07 PB). Non basta per raggiungere la Proverbio, studentessa in veterinaria appassionata di animali fin da quando praticava equitazione da piccola, ma è sufficiente per onorare dal lato agonistico la prova under 23 decollata meno di quella juniores.

PESO: MADAM, BABY SITTER TRICOLORE - È il terzo titolo italiano in carriera nel peso per Danielle Madam (Bracco Atletica) dopo i due sigilli da allieva nel 2014, al coperto e all’aperto. La lanciatrice nata in Camerun e residente a Pavia indossa la prima maglia tricolore della giornata con il 13,45 del quarto turno. Arrivata in Italia in seconda elementare la 21enne, allenata da un paio di stagioni dal discobolo Arnaldo Pini a San Donato Milanese, studia comunicazione, innovazione, multimedialità all’università di Pavia per diventare giornalista e lavora anche part-time come baby sitter. Salgono sul podio Elena Varriale (Toscana Atl. Empoli) con il primo lancio da 12,65 e Tatiana Corso (Lib. Valpolicella Lupatotina) con 11,80 nella gara che aveva perso due possibili protagoniste come Sydney Giampietro, a bordo pedana per applaudire le “colleghe”, e Martina Carnevale, entrambe frenate da problemi fisici.

400: ACETI E SIBILIO OK - Nessun problema nei 400 metri per i big degli under 23 al maschile: il campione europeo juniores Vladimir Aceti (Fiamme Gialle, 48.42), l’iridato U20 di staffetta Alessandro Sibilio, 48.70 in scioltezza al debutto stagionale e in maglia Fiamme Gialle, ma vincono la batteria anche Mattia Casarico (Gs Bernatese, 48.57) e Brayan Lopez (Athletic Club 96 Alperia, 48.85), verso la finale di domani (ore 13.45). Con cinque batterie nei 400 promesse donne, la selezione è inesorabile: pass diretto per il primo posto e recupero di un solo tempo. Il duello tra Anna Gresta (Atl. Roma Acquacetosa, 55.00 in rimonta per eguagliare il PB) e Daniela Tassani (Bracco Atletica, 55.01) porta entrambe al round decisivo di domani (ore 13.40), mentre la capolista stagionale Linda Olivieri (Fiamme Oro) controlla in 56.49 con una distribuzione accorta e si candida al titolo, in una gara senza la campionessa uscente Rebecca Borga (Fiamme Gialle). Successi parziali anche per Eleonora Marchiando (Atl. Sandro Calvesi, 55.32), con sorpasso nell’ultimo rettilineo su Ilaria Verderio (Fiamme Gialle, 55.61) che rimane fuori dalla finale, e per Rebecca Sartori (Fiamme Oro, 55.82) e Aurora Casagrande Montesi (Cus Parma, 55.89).

400: SCOTTI E VANDI IN CONTROLLO - Tocca ai due primatisti italiani di categoria all’aperto, nelle batterie dei 400 juniores. Il campione mondiale della 4x400 under 20 Edoardo Scotti, all’esordio in questa stagione e con la nuova maglia dei Carabinieri, prende il comando per gestire la situazione in tranquillità con 49.90, anche se il crono più veloce è quello Francesco Domenico Rossi (Geas Atletica), oro europeo U18 di staffetta, nel personale indoor di 49.08. Al femminile Elisabetta Vandi (Atl. Avis Macerata) conserva energie per l’allungo conclusivo vincendo la sua gara in 56.53, ma tra le avversarie ci sarà la piemontese Letizia Tiso (Bracco Atletica, 56.50). Domani si corre per il podio: uomini ore 13.50, donne alle 13.55.

60 JUNIORES: PAISSAN 6.76 - Mette il turbo Lorenzo Paissan. Nei 60 juniores il 18enne trentino sfreccia con 6.76 in semifinale, due centesimi in meno rispetto allo scorso weekend nel meeting svizzero di Magglingen e ottavo under 20 italiano di sempre. Ribaltato il verdetto del primo turno, perché lo sprinter del Lagarina Crus Team non era stato il più veloce in batteria. Tutto si deciderà in finale, con Samuele Ceccarelli (Atl. Alta Toscana) a conquistare la propria semifinale in 6.80 come Stefano Quarshie (Atl. Vicentina), 6.87 per un altro progresso di un centesimo.

60 U23, CRESCE ANCORA MELON - Si iniziano a scoprire le carte nelle semifinali dei 60 metri e tra le promesse Wanderson Polanco (Atl. Riccardi Milano 1946) timbra di nuovo il miglior tempo in 6.77, con Nicholas Artuso (Fiamme Gialle) vincitore della successiva in 6.83 e il terzo crono nel turno intermedio di Diego Pettorossi (Sef Virtus Emilsider Bologna, 6.86). Ancora davanti a tutte Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre), stavolta 7.48 per fare il vuoto sulla campionessa in carica Eleonora Iori (La Fratellanza 1874 Modena, 7.65). Nell’altra semifinale continua la crescita di Chiara Melon (Atl. Brescia 1950 Ispa Group), che in 7.53 toglie altri quattro centesimi al personale seguita dalla compagna di club Alessia Pavese (Atl. Brescia 1950 Ispa Group) e Alessia Carpinteri (Cus Catania), entrambe a 7.59.

CECCARELLI E FONTANA IN POLE NEI 60 JUNIORES - In testa nei 60 juniores il 6.86 di Samuele Ceccarelli (Atl. Alta Toscana), 19enne massese ex cintura nera di karate, già balzato al quinto posto alltime di categoria dopo il 6.72 del 19 gennaio a Modena. Arriva al personale Stefano Quarshie (Atl. Vicentina), 6.88 e un centesimo di progresso, poi c’è il trentino Lorenzo Paissan (Lagarina Crus Team, 6.93): semifinali alle 14.35, medaglie in palio alle 18.40. Tra le under 20 il primo turno è quello che porta direttamente alla finale (ore 18.45) e si fa notare Vittoria Fontana (Fanfulla Lodigiana), varesina di Gallarate che pareggia il PB di 7.55. A confermare il terzetto di favorite, anche in base ai risultati stagionali, la romana Chiara Gala (Acsi Italia Atletica) con 7.60 e la campionessa outdoor Margherita Zuecco (Atl. Vicentina), vincitrice in 7.62 dell’ultima batteria che vede al terzo posto la primatista allieve Chiara Gherardi (Studentesca Rieti Milardi, 7.69).

60 PROMESSE: DOSSO E POLANCO AVANTI - Primi sprint della giornata nei 60 metri, con tre turni per le promesse e Zaynab Dosso leader al femminile, 7.53 in batteria senza spingere fino in fondo per l’emiliana delle Fiamme Azzurre che quest’anno è la capolista assoluta con 7.38. Si migliora subito Chiara Melon (Atl. Brescia 1950 Ispa Group): la non ancora ventenne di Vigevano scende a 7.57, personale limato di un centesimo, in attesa di semifinali (ore 14.15) e finale (18.20). Al maschile subito in evidenza due velocisti sardi: il tricolore dei 100 all’aperto Wanderson Polanco (Atl. Riccardi Milano 1946), con un esordio stagionale da 6.84, e Antonio Moro (Enterprise Sport & Service, 6.87), mentre il siciliano Nicholas Artuso (Fiamme Gialle) si aggiudica la sua batteria in 6.88 frenando negli ultimi metri. Assente invece Alex Zlatan (La Fratellanza 1874 Modena), che aveva il miglior crono dell’anno tra gli iscritti (6.75), out per influenza. Si torna sui blocchi di partenza alle 14.25 (semifinali) e poi alle 18.30 (finale).

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Veronica Zanon (foto Muti/FIDAL)


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