L'Italia di Leiria, due giorni per l'Europa



Due giorni di gare per assegnare il titolo di squadra nazionale Campione d'Europa. E per la prima volta, uomini e donne insieme, a comporre un'unica classifica. Leiria, Portogallo, va in scena la prima edizione del Campionato continentale a squadre, la neonata manifestazione che sostituisce la gloriosa Coppa Europa, trofeo che l'Italia, pur avendo dato i natali al suo inventore, il geniale Bruno Zauli, non è mai riuscita a vincere (miglior piazzamento: il secondo posto della squadra maschile a Parigi 1999). Quattro ore o poco meno di competizioni per pomeriggio, nell'aria bollente dello stadio municipale, bella e coloratissima struttura rimodernata per gli Europei di calcio 2004. Dei quali ospitò due partite, dopo aver vinto la battaglia con la UEFA per la conservazione della pista (uno dei pochi successi in questa contesa). Domani, nella prima giornata, aprirà le danze azzurre Nicola Vizzoni, impegnato alle 15.30 (le 16.30 in Italia) nel lancio del martello. Immediatamente dopo, l'inizio dell'asta donne, con Anna Giordano Bruno (15.35), e il triplo donne (Magdelin Martinez, 15.40). Alle 16 (le 17 italiane), via alle corse, con i 400 ostacoli maschili: Nicola Cascella sarà nella prima delle due serie, quella meno accreditata. Alle 16.20, l'alto maschile (Andrea Bettinelli), un solo minuto prima dei 100 donne, dove Maria Aurora Salvagno correrà nella prima delle due prove. Alle 16.30, peso maschile con il ritorno in azzurro di un grande personaggio come Paolone Dal Soglio, prima di 400 maschili (Andrea Barberi, nella prima serie) e disco donne (Laura Bordignon); alle 16.53 (le 17.53 italiane) un altro dei momenti importanti in chiave italiana: si correranno infatti gli 800 metri donne, con la nostra Elisa Cusma. Alle 17.08 (le 18.08) Emanuele Di Gregorio sarà impegnato nella seconda serie dei 100 metri, dove spicca la non ammissione del portoghese Obikwelu, inserito nella prima - la più debole - in virtù dello stagionale non eccelso. Seguono i 3000 donne (con Federica Dal Rì), i 400 ostacoli donne (Bnedetta Ceccarelli, nella prima delle due serie), i 1500 umoni (Stefano La Rosa), il lungo maschile (Stefano Tremigliozzi), i 3000 siepi donne (Emma Quaglia), il giavellotto donne (Zahra Bani). Alle 18.19, altra fase importante del pomeriggio italiano, i 400 metri al femminile, dove Libania Grenot punta al bersaglio grosso, in virtù del suo miglior tempo tra le iscritte (il 51.29 di Sofia). I 5000 metri maschili (con il campione d'Europa Under 23 di cross Andrea Lalli) saranno l'ultima gara prima delle staffette veloci; prima la 4x100 donne (Pistone, Calì, Tomasini, Salvagno), e poi quella maschile (Tomasicchio, Collio, Di Gregorio e Cerutti).

La riunione tecnica del pomeriggio ha contribuito a fare chiarezza sul dispositivo di nuove regole approntato per le gare di questo weekend. Tra la sorpresa generale, l'Associazione Europea ha chiarito la procedura per salti in estensione e lanci: non si ripartirà da zero nell'ultimo turno, ma ai fini della classifica varranno comunque tutti e quattro i tentativi. Dunque, essere ancora più chiari, la regola prevede solo delle eliminazioni progressive: gli ultimi sei atleti dopo due tentativi, altri due dopo il terzo; e poi, i restanti quattro affronteranno un ultimo turno, ma per la classifica varrà comunque quanto fatto nelle prove precedenti. Insomma, un ridimensionamento, che lascia perplessi.

m.s.

Nella foto in alto, Libania Grenot in azzurro; in basso, Antonietta Di Martino e Andrea Bettinelli in allenamento a Leiria (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)




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