L'Italia alza la testa, salvezza a portata di mano



L’incubo retrocessione è adesso a undici punti. Distacco sufficiente ad autorizzare qualche sorriso. E invece, al termine della prima giornata di Coppa Europa, con l’Italia sesta nella classifica davanti a Olanda e Svezia (Gran Bretagna prima nonostante lo “zero" nei 100 metri, grazie a ben sei vittorie su nove gare), la sirena dello scampato pericolo non è ancora suonata. A tal punto che il Ct Roberto Frinolli ammonisce la truppa: “Non bisogna dare nulla per scontato – le sue parole –, l’Olanda domani potrà contare su un buon numero di gare a favore, quindi dobbiamo fare il nostro dovere fino in fondo. Per il resto, mi sembra che tutto si sia svolto secondo le previsioni”. Il racconto di questa prima giornata di Coppa, in una Bydgoszcz dal clima più vicino all’autunno che all’estate entrante, parte dalla fine. Ovvero, dalla staffetta 4x100, gara nella quale l’Italia era protagonista annunciata, e che invece ha visto sorprendentemente bocciare il trenino azzurro. Il "fattaccio" è avvenuto nell’ultimo cambio, quello tra Donati e Cavallaro, con quest’ultimo che – complice una probabile partenza anticipata – è diventato imprendibile per il primo. L’urlo, la frenata, la ripartenza: ovvero, in termini staffettistici, un guaio a tutto tondo, con il testimone italiano passato dal primo-secondo posto dell'inizio rettilineo, al quarto del traguardo (con lo stesso tempo della Francia, quinta). “Non so che dire – le parole di Cavallaro nel dopo corsa – non so se sia stato io a partire prima o lui ad arrivare più lento. Ma questo non conta: il problema è che sono dovuto ripartire da fermo, e tutti sanno cosa questo significhi nella staffetta”. Soprattutto quando lo stato di forma – quello del siciliano – non è da far gridare dalla gioia. Insomma, una vittoria possibile buttata dalla finestra, ed un 38.87 finale che (pur non essendo completamente da disprezzare) lascia un pizzico d'amaro in bocca. Ci si aspettava molto anche da Nicola Ciotti, e il romagnolo, contrariamente ai colleghi della staffetta veloce, non ha deluso le attese, almeno dal punto di vista della prestazione. Il 2,27 conclusivo è buon risultato, anche se non sufficiente per raggiungere il podio, visto che l’azzurro lo ha ottenuto al terzo salto a disposizione (il tedesco Fricke, terzo, ce l’ha fatta al primo). A quota 2,30 è poi arrivata la resa, con il polacco Sposob e lo svedese Holm che sono saliti fino a 2,32, in una delle gare più avvincenti di questa prima giornata. “Non posso lamentarmi troppo – dice Ciotti – in fondo 2,27 non è male come misura. Peccato per le condizioni ambientali: il freddo non mi si addice, mi ha risvegliato un fastidio al tendine che non avvertivo da tempo”. Nicola Vizzoni ha recuperato un punto rispetto al pronostico che lo voleva quarto, agganciando il terzo posto con un buon 76,16 (serie: N; 74,63; 76,16; 74,63), non lontano dalla sua miglior prestazione dell’anno (76,22). “Sono soddisfatto - il commento dell’azzurro, nominato capitano come fu già ai Mondiali di Parigi – anche perché, tra i nulli e qualche errore, credo di aver fatto un solo lancio degno di questo nome. Bene per me, ma bene soprattutto per la squadra. Da un punto di vista personale, credo che per il futuro non posso che essere ottimista. Mi manca ancora un po’ di velocità in pedana, e qualche lavoro in palestra. Ma se rimango tranquillo, credo di poter mettere a segno un buon risultato entro la fine di luglio”. Simone Collio ha chiuso al quarto posto la gara più penalizzata dal vento, ovvero i 100 metri, laddove è venuto meno il protagonista più atteso, il britannico Mark Lewis Francis, squalificato per falsa partenza. Vittoria per il polacco Chyla in 10.42, mentre il milanese ha chiuso in un 10.53 che va letto soprattutto alla luce del muro di vento che si è trovato in faccia (-3.2). Paolone Dal Soglio sembrava aver trovato la via diretta al podio nel getto del peso, grazie allo stagionale fissato in 19,84 al primo lancio (seguito da tre nulli; quest’anno aveva ottenuto 19,66 come miglior prestazione); ma poi, altri quattro avversari, guidati dal gigante britannico Myerscough (20,85) sono riusciti a superarlo in classifica, sottraendo punti preziosi alla causa azzurra. Gli stessi punti non acciuffati da Gianni Carabelli nei 400 ostacoli, divenuti una maratona nell'interminabile rettilineo conclusivo. Vittoria con gran tempo per Chris Rawlinson, che sente odore di Olimpiade e stampa un 48.59 di assoluto respiro internazionale (miglior crono continentale 2004, quinto al mondo). Con il vento alle spalle dei saltatori in lungo, i pronostici pro-Trentin erano a dir poco scontati. E invece, il sardo è riuscito nell’impresa di collezionare addirittura tre nulli nelle prime tre prove, prima di piazzare un salto – da brivido – a 7,96, con un vento però superiore alla norma. “Ho cercato subito la misura di sicurezza – le parole di Trentin – ma ho finito per litigare con la rincorsa, collezionando nulli millimetrici. Alla fine, ho messo dentro un salto che ho stimato in 7,50, per non finire fuori classifica, e invece, ho sfiorato gli otto metri. Segno che sto bene, ma evidentemente questo non basta a cambiare le classifiche di gara”. Vittoria per il britannico Tomlisson, abile a sfruttare la folata giusta e planare fino a 8,28 (+3.3). Andrea Barberi cercava dai 400 di Bydgoszcz segnali che confermassero la crescita palesata in allenamento. Il laziale, pur mettendo a segno lo stagionale in un buon 46.17, ha avuto la sfortuna di incappare in una delle migliori gare sul giro dell’anno, certamente la migliore in Europa, vinta dal britannico Tim Benjamin in 45.37 davanti al più titolato tedesco Ingo Schultz (45.50), chiudendo al quinto posto. Nulla da fare, invece, per il carabiniere Christian Obrist, anonimo settimo in un 1500 impostato su ritmi giovanili, ma vinto alla grande da un bravissimo Baala, l’anti-El Guerrouj anche per questo 2004. In campo femminile, spicca soprattutto il 14,85 nel triplo della russa Pyatykh, mondiale stagionale che ne rilancia le ambizioni olimpiche. Nella stessa gara, amaro addio stagionale per la britannica Ashia Hansen, gravemente infortunata (rottura del tendine rotuleo, sarà operata martedì). Odore di Olimpiade per la Grecia: le donne collezionano qui in Polonia tre vittorie, e sono a soli due punti dal secondo posto. RISULTATI – UOMINI – 100 (-3.2): 1. Chyla (Pol) 10.42, 2. Pognon (Fra) 10.43, 3. Ostwald (Ger) 10.49, 4. COLLIO 10.53, 5. Yepishin (Rus) 10.62, 6. Douglas (Ned) 10.80, 7. Sandin (Swe) 10.85, Lewis F (Gbr) dsq. 400: 1. Benjamin (Gbr) 45.37, 2. Schultz (Ger) 45.50, 3. Djhone (Fra) 45.73, 4. Klimczack (Pol) 46.04, 5. Galkin (Rus) 46.10, 6. BARBERI 46.17, 7. Laursen (Swe) 46.50, 8. El Rhalfioui (Ned) 46.51. 1500: 1. Baala (Fra) 3:49.13, 2. East (Gbr) 3:49.53, 3. Borzakovsky (Rus) 3:50.99, 4. Koers (Ned) 3:51.35, 5. Mohr (Ger) 3:51.85, 6. Graczyk (Pol) 3:52.08, 7. OBRIST 3:53.22, 8. Mohamed (Swe) 3:53.80. 5000: 1. Mayock (Gbr) 14:44.71, 2. Ivanov (Rus) 14:44.75, 3. Benhari (Fra) 14:44.78, 4. VINCENTI 14:46.96, 5. Maase (Ned) 14:47.46, 6. Shegumo (Pol) 14:48.08, 7. Gombert (Ger) 14:54.14, 8. Sjoqvist (Swe) 14:57.36. 400hs: 1. Rawlinson (Gbr) 48.59, 2. Keita (Fra) 49.04, 3. Gorban (Rus) 49.71, 4. Kortbeek (Ned) 49.82, 5. Januszewski (Pol) 50.07, 6. CARABELLI 50.22, 7. Wickert (Ger) 50.82, 8. Larsson (Swe) 53.14. Alto: 1. Holm (Swe) 2,32; 2. Sposob (Pol) 2,32; 3. Fricke (Ger) 2,27; 4. CIOTTI 2,27; 5. Grant (Gbr) e Voronin (Rus) 2,20; 7. Gabella (Fra) 2,20; 8. van Bennekom (Ned) 2,11. Lungo: 1. Tomlisson (Gbr) 8,28w (+3.3); 2. Sdiri (Fra) 8,24 (+1.2); 3. Skhurlatov (Rus) 8,13 (+1.0); 4. Mateusiak (Pol) 8,02w (+2.3); 5. Winter (Ger) 7,99w (+3.4), 6. TRENTIN 7,96w (+2.1), 7. Cools (Ned) 7,68 (+1.6); 8. Bagge (Swe) 7,30 (+1.1). Peso: 1. Myerscough (Gbr) 20,85; 2. Smith (Ned) 20,56; 3. Bartels (Ger) 20,54; 4. Majewski (Pol) 19,90; 5. DAL SOGLIO 19,84, 6. Chumachenko (Rus) 19,47; 7. Bucki (Fra) 18,69; 8. Lohse (Swe) 18,17. Martello: 1. Ziolkowski (Pol) 77,27; 2. Esser (Ger) 76,97; 3. VIZZONI 76,16; 4. Kirmasov (Rus) 73,62; 5. Pouzy (Fra) 69,78; 6. Johansson (Swe) 68,98; 7. Jones (Gbr) 68,56 ; 8. Gram (Ned) 67,12. 4x100 : 1. Gran Bretagna (Malcolm, Lambert, C. Campbell, Lewis Francis) 38.67, 2. Polonia 38.68, 3. Germania 38.76, 4. ITALIA (Torrieri, Collio, Donati, Cavallaro) 38.87, 5. Francia 38.87, 6. Russia 38.95, 7. Svezia 39.52, 8. Olanda 39.54. CLASSIFICA: 1. Gran Bretagna 60,5; 2. Polonia 55; 3. Francia 53; 4. Germania 50; 5. Russia 47.5; 6. Italia 41; 7. Olanda 30; 8. Svezia 22. DONNE - 100 (-1.9): Arron (Fra) 11.23; 400: Kotlyarova (Rus) 50.09; 800: Raspopova (Rus) 2:00.24; 3000: Samitova (Rus) 8:49.48; 400hs: Chalkia (Gre) 54.16NR; Asta: Balakhonova (Ukr) 4,50; Triplo: Pyatikh (Rus) 14,85 (+0.6); Disco: Vogoli (Gre) 64,25; Giavellotto: Tsiakoloudi (Gre) 62,80; 4x100: Francia 42.41. CLASSIFICA: 1. Russia 69, 2. Francia 46, 3. Polonia 46, 4. Germania 45, 5. Grecia 44, 6. Ucraina 44, 7. Spagna 34, 8. Gran Bretagna 31.
Nella foto in alto, Alessandro Cavallaro; nell'immagine a fondo pagina, Nicola Vizzoni (Chai/FIDAL).




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