Kinder+Sport Cup, è oro Lombardia

13 Ottobre 2013

Gli under16 lombardi si aggiudicano la classifica combinata della rassegna per regioni abbinata ai Tricolori Cadetti

Va alla Lombardia (590 punti) la “Kinder+Sport Cup” del 2013: successi in entrambi i settori per i ragazzi in bianco verde, mentre nella combinata la classifica porta sul podio anche il Veneto (secondo con 529 punti) e la Toscana (496). Nelle giornata conclusiva tantissimi i risultati di spessore tecnico elevato per la categoria: dominano nel mezzofondo i giovani lombardi (1000m a Leonardo Cuzzolin, 2:35.38, e alla pluriprimatista italiana Marta Zenoni, 2:52.69), mentre nei 300hs conquistano il titolo dopo spettacolari duelli il pugliese Antonio Cellamare (39.00) e la veneta Gioi Spinello (44.60). Sui 300m piani, trionfo per l’abruzzese Samuele Puca (36.18) e per la lombarda Sofia Bonicalza (40.86), entrambi outsider di lusso. Sulle pedane, la torinese Gaia Guadagnini sale nell’asta fino a 3.50 e poi tenta invano il nuovo record italiano a 3.66, mentre nel peso la milanese di mamma nigeriana e papà foggiano Sydney Giampietro sigla il nuovo personale a 14.93. Doppietta toscana nel disco (titolo al lucchese Edoardo Bertolli, 45.07) e ancora un pesista di scuola reatina, Andrea Proietti, si migliora a 17.64: nelle prove multiple. Oro alla veneta Alice Lunardon (4262) e al romagnolo Michele Brini (3920).

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LE GARE DELLA SECONDA GIORNATA (a questo LINK tutte le news sulla manifestazione) 

4x100m M (finale) – Anche qui decidono le squalifiche, anche più incisive che nella prova femminile: tra i “puniti” anche il Friuli Venezia Giulia, che era arrivato al traguardo in 43.28. E cosìsarebbeè il quartetto del Lazio a conquistare il titolo con 44.27, se la giuria d'appello non rivedesse il verdetto e oiportasse all'oro Micahel Fichera, Ferdinand Ugonna Egbo, Sebastian Simonetti e Andrea Variola.

Asta F (finale) – Sulla scia dei recentissimi progressi, la torinese Gaia Guadagnini sale ancora con una progressione senza il minimo errore (2.80 – 3.00 – 3.10 – 3.20 – 3.25 – 3.30 – 3.35 – 3.40 – 3.50): poi arrivano i tentativi del primato italiano a 3.66 e la neo-campionessa è anche un po’ stupita di essere arrivata così in alto.

4x100m F (finale) – Due squalifiche eccellenti nella serie migliore – anche la favorita Emilia Romagna (insieme con il Lazio) – e alla fine sul podio sale il quartetto lombardo composto da Camilla Maestrini, Sofia Bonicalza (oggi tricolore sui 300m), Giulia Preda e Alessia Pavese. In ogni caso 48.31 è una prestazione da comoda top-10 per la categoria.  

Pentathlon M (finale) – Il neo-primatista italiano Michele Brini (4006 punti a Castelfranco Emilia tre settimane fa) resta al di sotto del suo record: ma 3920 è uno score di tutto rispetto. Il romagnolo di Lugo è un prospetto interessante soprattutto per l’approccio alla disciplina multipla: “Il decathlon non mi spaventa”, confessa tranquillo a fine gara.

La grande prestazione nei 1000m finali – 2:43.91 – fa risalire al secondo posto il lombardo di origini etiopiche Paolo Kassa Castelli (3683 di totale).

Peso F (finale) – Grande prestazione da parte di Sydney Giampietro: 14.93 – per la milanese di mamma nigeriana e papà foggiano – non è solo il nuovo PB ma le avrebbe consentito di vincere addirittura il titolo allieve una settimana fa. Ed è una ragazza del ’99, al primo anno di categoria! Lontanissime le altre, ma nel complesso la finale ha un livello non disprezzabile.

Disco M (finale) – Doppietta toscana, una scuola dei lanci che raramente tradisce: stavolta però il favorito della vigilia, che era il grossetano Giacomo Marinai, paga i progressi in questa occasione (45.07) del corregionale Edoardo Bertolli, lucchese di Barga dotato di una notevole struttura (1m95 x 90kg).

1000m F (finale) – Il mezzofondo resta monopolio lombardo grazie alla favoritissima Marta Zenoni: la pluriprimatista italiana è “sorella d’arte”, visto che la maggiore – Federica – è stata azzurra sui 1500m ai Mondiali U18 di Donetsk. Ma questa debuttante nella categoria ha una carica davvero inarrestabile: passaggi solitari a 1:08.35 – 1:42.0 – 2:17.66 e chiusura in 2:52.69. Irrimediabilmente staccate le rivali più vicine, con l’abruzzese Gaia Sabatini in buona spinta 2:57.11: una partente accreditata come la trevigiana Nikol Marsura paga il recente intervento chirurgico di appendice e deve chiudere nelle retrovie.

1000m M (finale) – Un fantastico assolo – passaggi di 58.19 e 2:03.55 – porta al traguardo Leonardo Cuzzolin: con 2:35.38 il lombardo di Meda toglie due secondi e mezzo al suo precedente PB, in pratica senza aiuto. In tre vanno sotto i 2’40” (anche il veneto Alberto Dal Sasso, 2:35.79, e l’altro lombardo Giovanni Filippi, 2:37.64): chiude abbastanza indietro (10°) il capolista stagionale di partenza, Samuele Angelini (comunque classe ’99 per lo spezzino). 

Alto M (finale) – Solo alla fatidica quota di 2.00 si decide lo spettacolare duello tra Andrea Motta e Stefano Sottile: basta un errore marginale – 1.90 superato alla seconda prova contro l’immacolata progressione del piemontese – per relegare Motta al secondo posto (comunque con un PB a 1.98: non male per un ragazzo al primo anno). Personale anche per Sottile (1.98), che si allena a Borgosesia con l’ex saltatrice Valeria Musso e ha un fratello maggiore, Davide, discreto specialista delle prove multiple. I primi due, parrebbe strano, vantano entrambi ottime misure nel giavellotto: ci sono precedenti significativi, come quello dell’ex azzurro Vincenzo Marchetti.   

Giavellotto F (finale) – La nuova campionessa italiana è Francesca Bolpagni, una vivace ragazzina alta 1m55 e tuttavia capace di spallate terribili: come quella che ha portato la ragazza cresciuta atleticamente a Rodengo Saiano fino al nuovo PB (47.38, quasi due metri di progresso). Con un ultimo lancio a 44.97, che ha superato in extremis il 44.51 iniziale della piemontese Sara Zabarino, si fa strada la friulana Francesca Iacuzzo, allenata dall’ex azzurra Elisabetta Marin.

Pentathlon F (finale) – La veneta Alice Lunardon, allenata dall’ex ostacolista Lara Rocco, mette il sigillo sulla vittoria già nella penultima gara del programma: 5.40 – una misura valida anche per la finale singola – e concorrenza staccata di quasi 100 punti. Poi la ragazza dei centri giovanili delle Fiamme Oro chiude la pratica vincendo anche i 600 metri e demolisce il suo PB con 4262 punti (settima di sempre).

Peso M (finale) – Sulla stessa pedana che una settimana fa aveva visto Sebastiano Bianchetti demolire il primato italiano allievi, un altro ragazzo reatino conquista un traguardo importante: è Andrea Proietti, 14 anni compiuti un paio di mesi fa e quindi ancora al primo anno di categoria. Anche per questo il suo exploit, da 16.41 porta il PB a 17.64, non può passare inosservato: l’anno prossimo, probabilmente, proverà con maggior continuità il giavellotto (specialità del suo tecnico Gianmarco Vitagliano).

Bel progresso anche per il piazzato, il toscano Leonardo Barsacchi (16.52) in una stagione finora senza grandi lampi.

300hs M (finale) – Che il livello sia buono, lo dice anche il responso della finale “B”, vinta dal reatino Andrea Silvaggi in 40.65. Poi si mettono sui blocchi gli eletti della finale migliore e anche qui – come nella omologa gara cadette – lo spettacolo non manca di certo: durissimo il confronto spalla a spalla tra il friulano Davide Gottardis e il pugliese Antonio Cellamare. Quest’ultimo stampa sul display un 39.00 che trova pochi precedenti nella categoria (solo sei hanno corso finora più forte la distanza). Il vincitore viene da San Ferdinando di Puglia, ma si allena a Barletta con l’ex velocista azzurro Michele Di Pace, che l’ha strappato ai campi di calcio. Bravo anche Gottardis, PB a 39.25 per il triestino, e altri due vanno sotto i 40”: il terzo è Emmanuel Ihemeje (39.85), il giovanotto di origini nigeriane nato a Carrara e ora stabilitosi con la famiglia a Verdellino, nel Bergamasco.  

300hs F (finale) – Spettacolare testa a testa che infiamma la tribuna del “Picchi”: Gioi Spinello, padovana di Tribano cresciuta nei centri giovanili delle Fiamme Oro, parte decisa e forse non si aspettava – da detentrice della MPN manuale (43.2) – di dover far fronte ad una resistenza così coriacea da parte di Desola Oki. La sorpresa arriva proprio da questa ragazza di Fidenza, scovata e portata sugli ostacoli da Maurizio Pratizzoli: i genitori sono entrambi nigeriani, ma si sono stabiliti in Emilia da oltre vent’anni. Desola – classe ’99 - arriva ad una spanna dalla neo-campionessa Spinello (44.60 a 44.66) e lambisce la top-10 di sempre della categoria.  

300m M (finale) – Intanto c’è da dire che nella finale dei secondi c’è più di qualche deluso di un certo valore: non per niente il toscano Francesco Grigioni arriva al traguardo con un tempo, 36.48, che non sfigurerebbe anche nella lotta per il titolo. Idem per Sebastian Simonetti (36.60), altro escluso eccellente. La finale che conta vede una gran lotta tra Vladimir Aceti, il  milanese nato a Petrozavodsk (Russia) poi adottato, e l’aquilano di San Demetrio Samuele Puca:  ed è proprio il ragazzo allenato da Gianluca La Chioma a spuntarla, di pochi centimetri (36.18 contro 36.20, entrambi un po’ più lenti della batteria). Secondo titolo per l’Abruzzo, dopo quello della martellista pescarese Alessia Beneduce: ricorrenza non trascurabile.

300m F (finale) – Gara anche drammatica, con una serie di protagoniste molto valide e decise ad aggiudicarsi il titolo: l’avvio di Emma Girardello – alla seconda finale tricolore della sua giovane carriera – poi la ragazza di Rovigo subisce sul rettilineo il ritorno della primatista italiana degli ostacoli Ilaria Verderio. Ma la zampata decisiva è quella di Sofia Bonicalza, milanese di Cernusco sul Naviglio allenata dall’ex saltatore Giorgio Cortelazzo: l’anno scorso aveva vinto la finale “B” qui a Jesolo, stavolta trionfa in 40.86 (Verderio 40.95, Girardello 41.07). Tempi forse appesantiti dalla brezza trasversale e dal freddo pungente della mattina.

I CAMPIONI ITALIANI DEL 2013

CADETTI
80m: (0.0) Filippo Tortu (lom) 9.09
300m: Samuele Puca (abr) 36.18
1000m: Leonardo Cuzzolin (lom) 2:35.38
2000m: Samuele Nava (lom) 5:43.47
100hs: (+1.1) Marco Bigoni (lom) 13.17
300hs: Antonio Cellamare (pug) 39.00
Alto: Stefano Sottile (pie) 1.98
Asta: Max Mandusic (fvg) 4.40
Lungo: Emanuele Pomponi (laz) 6.51 (-0.6)
Triplo: Mauro D’Ambra (cam) 13.63 (+0.6)
Peso: Andrea Proietti (laz) 17.64
Disco: Edoardo Bertolli (tos) 45.07
Martello: Marco Leone (lom) 57.85
Giavellotto: Giacomo Biserna (laz) 57.79
Marcia 4000m: Pietro Zabbeni (lom) 18:09.16
Pentathlon: Michele Brini (emr) 3920
4x100m: Friuli Venezia Giulia 43.28

CADETTE
80m: (+0.5) Zaynab Dosso (emr) 9.87
300m: Sofia Bonicalza (lom) 40.86
1000m: Marta Zenoni (lom) 2:52.69
2000m: Francesca Tommasi (ven) 6:14.77
80hs: (+1.6) Alessandra Realdon (aad) 11.56
300hs: Gioi Spinello (ven) 44.60
Alto: Erica Marchetti (tos) 1.65
Asta: Gaia Guadagnini (pie) 3.50
Lungo: Adriana Pizzuti (fvg) 5.59 (+1.2)
Triplo: Sara Biricotti (tos) 11.71 (+1.0)
Peso: Sydney Giampietro (lom) 14.93
Disco: Elena Varriale (tos) 39.44
Martello: Alessia Beneduce (abr) 52.63
Giavellotto: Francesca Bolpagni (lom) 47.38
Marcia 3000m: Angelica Mirabello (Laz) 14:56.35
Pentathlon: Alice Lunardon (ven) 4262
4x100m: Lombardia 48.31

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