Kinder+Sport Cup Oki sprint

10 Ottobre 2014

A Borgo Valsugana l'emiliana Desola Oki ottiene la MPI degli 80hs in batteria (11.45), nel lungo Zagotto atterra a 7,11 e diventa il secondo cadetto di sempre dopo Howe

(sessione mattutina) Subito una miglior prestazione italiana nella rassegna tricolore cadetti di Borgo Valsugana: l’ostacolista emiliana Desola Oki, 15enne di Fidenza con genitori nigeriani, toglie 2/100 al suo limite nazionale degli 80hs e scende già in batteria a 11.45 (+0.6). Nelle finali della mattinata il protagonista assoluto è Mattia Zagotto: per il ragazzo di scuola vicentina un miglioramento eccezionale nel lungo, da 6.70 a 7.11+0.5, e così diventa il secondo cadetto di sempre dopo Andrew Howe (7.52 nel 2000).

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di Raul Leoni

KINDER+SPORT CUP – PRIMA GIORNATA (mattina)

Lungo M – La mattinata si conclude con uno squillo dalle pedane: Mattia Zagotto diventa il terzo cadetto di sempre oltre i sette metri, secondo nella lista all time con 7.11 (+0.5). Per il vicentino allenato da Lorenzo Zoccante un incremento mostruoso, dal precedente 6.70: “Merito del tifo dei compagni di squadra, del calore della tribuna e della pedana eccezionale”, si schermisce il neo-tricolore. Davanti, a livello dei 15 anni, resta solo Andrew Howe, 7.52 nell’ottobre 2000, quando Mattia aveva un anno e mezzo. In bel progresso anche il secondo, l’abruzzese Lorenzo Mantenuto (6.63): ma è chiaro che l’impresa del portacolori del Csi Fiamm – papà vicentino ex cestista e mamma italo-americana - è da highlight senza rivali.   

Asta F – Derby tutto friulano per il titolo: la spunta la pordenonese di Sacile Rebecca De Martin (3.40) sulla rivale di Udine Martina Molinaro. E’ scontro diretto ancghe tra due scuole tradizionali della specialità in campo regionale, quella di Giuliano Merlino e quella di Giampaolo Cargnelli.

300m M (batterie) – Qui un nome su tutti, il neo-primatista italiano Michael Albrecht: il meranese ha dalla sua anche un gran fisico (1-88 per 72) e inizia la sua avventura in terra trentina con un 35.78 di buon auspicio. Più in palla, tra i rivali accreditati, il bresciano di Concesio David Zobbio: 36.14 per il giovanotto classe 2000. Aspettando che scopra le carte il tiburtino di Guidonia Montecelio David Campana, 36.37 stamattina ma un PB da meno 36”.

300m F (batterie) – Rivelazione di giornata è Mara Lavrencic, goriziana di Dorbedò del Lago: 40.50 è un gran crono per la batteria, oltre che PB importante per l’allieva di Federico Morgera. Attenzione anche alla più classica delle sorelle d’arte, Elisabetta Vandi: la 14enne pesarese ha tutte le intenzioni di emulare la sorella Eleonora, due volte campionessa di categoria sui 1000 metri.   

Giavellotto M (pentathlon) – Amar Kasibovic è davvero in grande giornata e d’altronde il giavellotto è una delle sue specialità di parata: il veneto di origini bosniache è il migliore di tutti, 48.61, e incrementa il suo punteggio da leader provvisorio fino a 2490. Ma anche il sardo Luca Barbini (45.91 di parziale) continua a difendersi ottimamente e resta secondo in classifica con 2397 punti.

300hs M (batterie) – Come Lorenzi e Mazzola a Cles 2010, anche qui a Borgo la tribuna trepida per un protagonista trentino: tra l’altro Elia Campestrini è un autentico enfant-du-pays e – nonostante una botta al ginocchio – va sicuro in finale con 40.74.

Ma il migliore del turno è la novità campana Alessandro Sibilio, PB demolito a 40.16.

300hs F (batterie) – Qui una specie di maledizione colpisce la formazione del Friuli-Venezia Giulia: la capolista stagionale Sara Di Benedetti e un’altra outsider di lusso come Isabella Grandolfo restano vittime di cadute nelle rispettive batterie e danno addio ai sogni di gloria. Così escono protagoniste attese o meno, come Isabel Vikoler o Marisabel Nespoli, autrici di miglioramenti da Guinness: 45.10 per la ragazza di Bressanone allenata dall’ex sprinter Franco Cubich e da Reinhold Rogen, già azzurro giovanile delle siepi, mentre la rivale lombarda – classe 2000 e mamma venezuelana – abbatte il suo PB di un secondo e mezzo e arriva a 45.36. Gettonate per il podio anche due venete Giulia Menegale (45.13) e Anna Polinari (45.30).

80m M (batterie) – Livello certamente inferiore rispetto alle ragazze, ma ci sono un paio di ragazzi da seguire: il poliedrico romano di Pomezia Mario Marchei si eguaglia a 9.04 (+0.5) e così la sua leadership resta intatta in vista di una finale dove i primi sei passano con un discreto 9.33. Poi c’è la novità stagionale, il piombinese adottato in India Manu Orlando, arrivato da New Delhi nel 2008: per lui, cadetto al primo anno, un buon 9.21/+0.2 d’assaggio, un decimo sopra al suo PB.  

80m F (batterie) – Una stagione da incorniciare per lo sprint, con un sacco di protagoniste: le due più accreditate, la campionessa uscente “Za” Dosso e la bresciana di Gavardo Camilla Maestrini (detentrice della MPN con 9.78, anche se la rivale di origini ivoriane vanta 9.77) sono le sole a mettere a segno tempi sotto i 10” (Maestrini 9.88/+1.0, Dosso 9.98/+0.8). Ma in finale ci sarà posto anche per altre ambiziose pretendenti: per passare ci vuole 10.15, un gran “crono” al primo turno.

Giavellotto M – Un solo atleta al di sopra dei 50 metri e questa non è una grande notizia per la specialità: almeno Thomas Lauter, il veronese neo-campione, ha la soddisfazione del nuovo PB, 51.31 al penultimo turno. “Tommy”, allenato dall’ex nazionale juniores Michele Piovesan, è figlio d’arte: papà Andrea è stato anche lui un discreto specialista in gioventù, arrivando a sfiorare i 60 metri.

Lungo F – Il titolo, dopo Adriana Pizzuti a Jesolo 2013, resta in mani friulane: e il merito è di Giorgia Sansa, nata atleticamente a Palmanova, ma residente a Chiopris Viscone. L’allieva di Francesco Comuzzo, 15 anni compiuti da un paio di settimane, è un bel prospetto (1.82 per 62) e qui si migliora di un bel po’ (5.65/+1.3 dal precedente PB di 5.44 a Gorizia).

Alto M (pentathlon) – In pedana il trentino Daniel Armelao sale fino a 1.81, ma Amar Kasibovic si dimostra in grande giornata e con 1.78 passa in testa alla classifica provvisoria: 1644 punti per il vicentino di Romano d’Ezzelino.

80hs F (batterie) – Se serviva un segno per la due-giorni in Valsugana, arriva dal raggio di sole che buca le nuvole e dalla gara-record di Desola Oki: la ragazza di Fidenza, genitori nigeriani residenti da lungo tempo, migliora di 2/100 il suo limite nazionale ottenuto a giugno sulla pista di casa e scende a 11.45 (+0.6). In quattro scendono sotto i 12”: oltre alla “solita” ostacolista triestina, stavolta Anna Bionda (già protagonista un anno fa a Jesolo), ci sono due novità del 2000, la bellunese Noemy Petagna (11.76/+0.9) e la friulana Costanza Donato (11.95/+0.8). E così la campionessa italiana studentesca, Camilla Rossi, al momento rientra tra le outsider con il suo 12.03 (+0.1).

100hs M (batterie) – I favoriti non si fanno pregare e di certo non si nascondono: Mattia Di Panfilo, romano di Torvaianica che si allena a Pomezia, conferma la sua leadership con 13.26 (+0.8) davanti a Cristian Faidiga, scuola Trieste Trasporti Cral con mamma cinese (13.30/-0.2). Si migliora il possibile terzo incomodo, il veneto Pietro Vicentini (13.38/+0.6), mentre ovviamente pesa l’assenza forzata del primatista italiano Luca Merli: il valdostano, complice un infortunio, ha pure rinunciato a schierarsi nei 300hs e farà qui il giavellotto. Curiosità: per la Puglia in pista Andrea Puppo, figlio dell’ex campione italiano e azzurro degli ostacoli Diego Puppo.

100hs M (pentathlon) – Cominciano a fare conoscenza con i ragazzi dei multipli, che ci accompagneranno in entrambe le giornate: sugli ostacoli il migliore è il valdostano Emiliano Vuillermoz (14.19/-0.3), anche se probabilmente saranno altri in lotta per la vittoria finale. Il capolista tra i partecipanti è il veneto Luca Cocco (qui 15.04, nella serie vinta dal sardo Luca Barbini, 14.55/+0.4): ma c’è attenzione soprattutto per un altro veneto, il ragazzo di origini bosniache Amar Kasibovic (14.42/0.0).



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