Jrs, Greco-Benedetti il podio resta un sogno



Si può finire ad un passo dal podio e non avere assolutamente nulla da rimproverarsi: Daniele Greco ha saputo onorare una grandissima finale del triplo, nella quale la tribuna - anche i neutrali - si sono divisi tra due grandissimi protagonisti come il francese Thamgo e il cubano Hernandez. Un'insaccata al secondo salto, un tallone in disordine: l'azzurro ci ha provato in ogni modo e nell'ultimo turno ha colto un 16.33 che - ci credereste ? - non lo ha lasciato contento: "Volevo il bronzo", Daniele non ha pudore a dichiarare il suo obiettivo. Poco importa che sia il nuovo personale, la seconda prestazione italiana di sempre dopo il primato juniores di Paolo Camossi (il 16.41 che gli permise di vincere l'oro europeo 15 anni fa a San Sebastian). E, tutto sommato, poco importa che sia lui, il giovane leccese, il primo degli umani e il secondo in una classifica continentale, argento europeo virtuale.
Più filosofia nel dopo-gara di Giordano Benedetti: anche il trentino puntava al podio, ma certe volte gli obiettivi dipendono da altri fattori che non sono la volontà e la determinazione: "Ho avvertito già dopo 200 metri che le gambe non giravano come nei giorni scorsi". Alla fine, e si poteva anche pensare, hanno pesato i tre turni: soprattutto per un ragazzo dalla corsa elastica come quella di Giordano. E quando non ci sono le gambe, i sogni volano via. Pensare che dietro l'imprendibile Kaki Khamis sono arrivati sul podio il kenyano Kiber e il sudafricano Olivier: Benedetti aveva costretto il primo al ripescaggio in batteria e con il secondo aveva scherzato nella vittoriosa semifinale. Ma questo era un altro giorno.

Emanuele Sabbio, invece, era forse un po' scarico: l'ammissione alla finale del giavellotto era senz'altro un obiettivo importante, ma probabilmente la forma dei giorni migliori avrebbe consentito al siracusano di entrare anche tra i primi otto. Gara comunque bellissima, che ha trascinato il pubblico all'entusiasmo grazie al successo di Szpak, beniamino di casa.

IL SOLITO CENTESIMO

D'accordo è la legge dello sport: ma ancora un centesimo, un maledetto centesimo, tiene la staffetta italiana fuori dalla finale. Inutile recriminare sull'attacco di letargia (0.296 di reazione) che ha colpito Edoardo Baini allo start - anche perchè il toscano è solitamente un ottimo partente: ed inutile stare a rimuginare su questo quel cambio da rivedere, quando per una settimana i ragazzi avevano lavorato con grande applicazione sulla pista di riscaldamento attigua allo Stadio Zawisza. E perciò rimane da dire che, come sempre, è solo la spietata legge dello sport.
Che toglie e concede: nel caso della nostra 4x100 ha ancora una volta tolto anche nella prova femminile: nella lotteria della seconda batteria è infatti uscito il numero fortunato della Svizzera, promossa direttamente con un tempo che alla fine è risultato solo il 13° della qualificazione - mezzo metro davanti alle azzurre - ma in finale, alla resa dei conti, ci vanno proprio le rossocrociate.
Consoliamoci con la doppia promozione dei ragazzi dell'alto: l'allievo Giuseppe Carollo e Marco Fassinotti, il "figlio della pioggia" (a proposito: ha piovuto subito prima e subito dopo il turno eliminatorio), hanno messo in carniere una qualificazione nella quale si sperava, ma che bisognava strappare con i denti sui limiti personali dei due atleti. Così è stato: 2.14 era la quota necessaria per andare in scena nella finale di domenica, giorno di chiusura. Loro ci saranno e ci saremo anche noi, perchè loro lo meritano.

MATTINA DA DIMENTICARE

Molto da dimenticare, poco di cui gioire nella sessione mattutina della quarta giornata ai Mondiali juniores di Bydgsozcz: da parte azzurra solo la qualificazione di Luca Zecchin alla semifinale degli ostacoli alti ha costituito motivo di soddisfazione.
Il piemontese ha avuto questa volta la fortuna dalla sua, risultando l'ultimo degli otto ripescati, ma ha anche pienamente meritato la promozione in virtù del nuovo personale ottenuto nell'occasione (14.07). Meno in palla il compagno d'avventura, Davide Redaelli, rimasto lontano dalle sue prestazioni abituali.
Nell'unica finale della prima parte del programma, quella della marcia maschile, i ragazzi italiani non sono riusciti a ripetere l'ottimo comportamento del settore in rosa. Difficile valutare una prestazione così lontana dalle attese, per entrambi i nostri rappresentanti: quel che è certo è che entrambi hanno affrontato l'impegno mondiale con grande voglia di ben figurare e l'esito li ha lasciati profondamente insoddisfatti. A parte il primo chilometro molto allegro - 4'07" per Tontodonati, 4'09" per Macchia - la gara sembrava poi incanalata sui ritmi giusti per raccogliere un preventivabile piazzamento nei primi dieci: ed invece, dopo metà gara (21'27" per il piemontese, 21'29" per l'abruzzese), si è praticamente spenta la luce. Tontodonati ha continuato a lottare, pur perdendo ancora delle posizioni, mentre Macchia - una volta risucchiato nelle retrovie - non ha più neanche trovato i giusti stimoli per risalire la china. Ci può stare: in ogni caso sarà un'esperienza utile, per quanto il parziale dei secondi 5km sia una spia molto chiara del calo accusato dai due azzurri. Il piazzamento mortifica senza alcun dubbio le loro aspirazioni: non può essere una giustificazione, tuttavia non ha contribuito assolutamente a mettere chiarezza nella competizione l'operato di una giuria abbastanza permissiva. Già l'argento del cinese Chen Ding in qualche modo tradisce lo spirito autentico della disciplina: forse un malinteso omaggio a chi ospiterà i prossimi Giochi Olimpici, come era successo per il bronzo della connazionale nella prova femminile. Ma in questo caso rimane incomprensibile come l'altro cinese Geng sia potuto arrivare al traguardo, come il tunisino Ben Halima sia stato squalificato solo dopo il 7° chilometro e soprattutto come sia stato permesso di completare la gara all'altro tunisino Taraaoui, che in pratica ha trotterellato stile jogging per l'intera distanza.
Poco da dire sull'esibizione delle nostre ragazze nelle qualificazioni del disco: Tamara Apostolico è stata solo l'ombra della brillante combattente che aveva strappato il bronzo a suon di personali lo scorso anno ad Hengelo. E la bolognese Stefania Strumillo non è mai riuscita a trovare il giusto assetto in pedana: un nullo da nemmeno 40 metri, un altro disco infilato nella gabbia e il terzo lancio non meglio(Usa) 49.25, 3.Valle (Cub) 49.56; 800m: 1.Kaki Khamis (Sud) 1:45.60, 2.Kibet (Ken) 1:46.23, 3.Olivier (Saf) 1:47.57, 6.BENEDETTI 1:50.65; Triplo: 1.Thamgo (Fra) 17.33 (+2.1, 16.90/+0.7), 2.Hernandez (Cub) 16.90 (+2.1, 16.82/+1.0), 3.Salman (Brn) 16.59 (+1.0), 4.GRECO 16.33 (+1.2); Giavellotto: 1.Szpak (Pol) 78.01, 2.Sayed (Egi) 76.20, 3.Bruns (Let) 75.31; dei precedenti. Per loro un'esperienza da dimenticare.

Raul Leoni

I RISULTATI DI OGGI

Finali
Uomini - 800m: 1.Kaki Khamis (Sud) 1:45.60, 2.Kibet (Ken) 1:46.23, 3.Olivier (Saf) 1:47.57, 6.GIORDANO BENEDETTI 1:50.65; Triplo: 1.Thamgo (Fra) 17.33 (+2.1, 16.90/+0.7), 2.Hernandez (Cub) 16.90 (+2.1, 16.82/+1.0), 3.Salman (Brn) 16.59 (+1.0), 4.DANIELE GRECO 16.33 (+1.2, pp); Giavellotto: 1.Szpak (Pol) 78.01, 2.Sayed (Egi) 76.20, 3.Bruns (Let) 75.31, 12.EMANUELE SABBIO 65.21; 10km marcia: 1.Emelyanov (Rus) 39:35.01, 2.Chen (Cin) 39:47.20, 3.L.Torla (Spa) 40:29.57, 15.FEDERICO TONTODONATI 44:02.78, 25.RICCARDO MACCHIA 45:25.10

Qualificazioni
Uomini - 110hs: (3)b5 Luca Zecchin 14.07 (-1.4, pp, 24Q qual.), (5)b8 Davide Redaelli 14.51 (-0.7, 40Q el.); Alto: 5Q Marco Fassinotti 2.14 (pp, qual.), 9Q Giuseppe Carollo 2.14 (qual.); 4x100m: (4)b1 Italia (Baini, Marani, Manenti, Rosichini) 40.41 (9Q, el.)
Donne - Disco: 25Q Tamara Apostolico 45.09 (el.), NC Q Stefania Strumillo NM; 4x100m: (3)b2 Italia (Draisci, Balboni, Mutschlechner, Maffioletti) 45.64 (14Q el.)

Nella foto (Giancarlo Colombo per Omega/Fidal): (in alto) il quarto posto di Daniele Greco nel triplo resta il miglior piazzamento della spedizione azzurra; (in basso) Luca Zecchin, promosso alle semifinali dei 110hs con il personale di 14.07

 

File allegati:
- IL SITO DELLA MANIFESTAZIONE



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