Italia seconda nel medagliere, Visca regina

21 Luglio 2019

Record storico agli Europei U20: mai 5 titoli, mai 11 podi nelle precedenti 24 edizioni. Oltre Larissa e Carolina, oggi argento Orsoni, Battocletti e 4x100 uomini, bronzo Ducoli

di Nazareno Orlandi

È un'Italia giovanile da record agli Europei U20 di Boras, in Svezia: cinque medaglie d'oro come mai prima, undici podi, bottino mai raggiunto nelle passate 24 edizioni dell'evento, e un fantastico secondo posto nel medagliere (5 ori, 3 argenti, 3 bronzi) con soltanto un titolo in meno della Gran Bretagna vincitrice. È la spedizione under 20 più importante della storia. Al massimo, infatti, il team italiano aveva conquistato quattro ori nell'edizione di San Sebastian del 1993, e al più aveva totalizzato nove medaglie: nel 1991 a Salonicco, nel 2015 a Eskilstuna e nel 2017 a Grosseto. La storia è riscritta anche per merito di una memorabile giornata conclusiva, nella quale l'Italia conquista sei medaglie: oltre all'oro di Larissa Iapichino nel lungo anche il titolo continentale nel giavellotto per Carolina Visca, gli argenti di Riccardo Orsoni (10000 marcia), Nadia Battocletti (5000) e staffetta 4x100 uomini (Mattia Donola, Lorenzo Paissan, Lorenzo Ianes, Lorenzo Patta), e il bronzo di Elisa Ducoli nei 3000. Anche nella placing table (classifica a punti) arriva il miglior risultato di sempre: la terza posizione, mai centrata in precedenza, alle spalle soltanto di Gran Bretagna e Germania. Per gli azzurri 29 finalisti (piazzamenti tra i primi otto) e 131,83 punti: altri due record, superando nettamente il massimo storico che era finora di 27 finalisti e 113,5 punti nel 2015.

STARTLISTS e RISULTATI - FOTO/Photos (credits: Colombo/FIDAL) - ORARIO E AZZURRI IN GARATV E STREAMINGTUTTE LE NOTIZIE/News - LA SQUADRA ITALIANA/Italian Team - La pagina EA sugli Europei U20

VISCA: "ORO PER DILETTA" - “È per Diletta Fortuna”. Il primo pensiero di Carolina Visca, nuova campionessa europea del giavellotto è per l’amica discobola che non ha potuto partecipare agli Europei U20 per motivi personali. Dopo l’argento di Grosseto di due anni fa, scala un gradino la romana delle Fiamme Gialle allenata dal papà Alberto, e vola più lontana di tutte in Europa (56,48), mettendo in fila la tedesca Julia Ulbricht (54,98) e l’estone Gedly Tugi (54,52). “Era tanto tempo che volevo questa medaglia - le parole della capitana azzurra, a segno come il capitano Edoardo Scotti - rivivere l’emozione della medaglia è bellissimo. È una pista fantastica, una delle migliori che abbia mai provato in questi anni. La voglio dedicare a mio padre, alle Fiamme Gialle, e in questo momento particolare alla mia amica di chiacchierate Diletta”. Non resta lontana dal podio l’altra azzurra Federica Botter, quinta con 53,03.

ORSONI, ANCORA UN URLO - Dopo il trionfo in Coppa Europa ad Alytus, Riccardo Orsoni corona una stagione magnifica con la medaglia d’argento nei 10.000 di marcia. Un altro urlo, un'altra liberazione al termine di una gara tosta, sotto la pioggia battente, contro un avversario che oggi è parso imbattibile come il bielorusso Mikita Kaliada. Il cremonese del Cus Parma allenato da Alessandro Gandellini non tradisce: 41:51.71 per un primato personale sbriciolato di oltre trenta secondi. Orsoni marca tutti i concorrenti dall’inizio: li conosce alla perfezione, dal polacco Lukasz Niedzialek allo spagnolo Pedro Conesa, e soprattutto al bielorusso Kaliada nono ai Mondiali U20 di Tampere, il rivale più temibile della vigilia. Il primo tentativo di fuga è proprio del bielorusso che guadagna una cinquantina di metri: sarà l’azione vincente. Intorno ai 4000 metri l’azzurro decide che è il momento di provare a riprenderlo e resta in tandem con il polacco. Ma Kaliada continua a incrementare il ritmo (4:05 al sesto e al settimo km) e non dà segni di cedimento. Orsoni si mette in proprio quando mancano tremila metri al traguardo, si libera di Niedzialek e lancia il tentativo di rimonta. Di più, davvero non si poteva: Kaliada oro con 41:10.03, Orsoni ruggito d’argento, bronzo al polacco Niedzialek 42:20.66 e gran quarto posto per l’altro azzurro Andrea Cosi con il personale di 42:39.91. Aldo Andrei, frenato da qualche linea di febbre nei giorni scorsi, non può andare oltre il diciassettesimo posto (45:03.23). Al femminile (10.000) la migliore delle azzurre è Vittoria Giordani con il decimo posto e il primato personale di 48:51.01, un progresso di quasi un minuto sul 49:48.82 dei Tricolori. Chiude sedicesima Simona Bertini (50:45.11).

4X100 BRONZO… ANZI ARGENTO! - Un bronzo che diventa argento dopo pochi minuti. Lo afferra la staffetta 4x100 maschile dei tre Lorenzo (Paissan, Ianes, Patta) lanciati da Mattia Donola in prima frazione. C’è qualità (l'oro dei 100, il bronzo dei 200), e si vede: gli azzurri (39.89) se la giocano fino all’ultimo centimetro con Gran Bretagna e Germania, poi i britannici escono di scena per una squalifica e il quartetto italiano guadagna una posizione, a dieci centesimi dall’oro della Germania (39.79). Quarte, a due centesimi dal primato nazionale, le donne: 44.42 per Eleonora Ricci, Vittoria Fontana, Chiara Gherardi e Chiara Gala, dietro Gran Bretagna, Olanda e Germania. 

BATTOCLETTI: "UN TEAM PIENO DI AMORE!" - "Siamo una squadra bellissima, c'è un sentimento d'amore enorme”: non avrebbe potuto usare parole migliori Nadia Battocletti per descrivere il gruppo azzurro da record a Boras. La trentina delle Fiamme Azzurre allenata dal papà Giuliano aggiunge una nuova medaglia internazionale alla propria collezione dopo l’oro dell’Eurocross di Tilburg e il bronzo di due anni fa a Grosseto. Qui allunga ai 5000, specialità della quale è campionessa italiana assoluta, e lo fa con un tempo che la colloca al terzo posto delle liste italiane under 20 alltime (16:09.39). Scappa via la slovena Klara Lukan (16:03.62 al traguardo), Battocletti procede in coppia con la danese Laura Valgreen Petersen e la scalza dal secondo posto nella volata finale. Settima l’altra azzurra Angela Mattevi (16:29.81).

DUCOLI, CHE BRONZO - Nel momento esatto in cui Larissa Iapichino si laurea campionessa europea, sul rettilineo le passa accanto un’altra azzurra che si gioca una medaglia, stringe i denti, resiste fin sul traguardo. È Elisa Ducoli a regalare un’altra perla: nei 3000 metri con una condotta di gara matura e intelligente, e con una volata sofferta, la bresciana della Quercia Trentingrana conquista il bronzo, il secondo consecutivo per l’Italia in questa specialità dopo il terzo posto di Nadia Battocletti a Grosseto 2017. La mezzofondista allenata da Martino Favalli chiude in 9:32.42, ed è esemplare nel resistere negli ultimi venti-trenta metri quando la benzina è finita, incalzata dalla finlandese Blomqvist, e sulla scia del duo d’oro e d’argento, la polacca Zofia Dudek (9:30.06) e la portoghese Mariana Machado (9:30.66). Decima l’altra azzurra Anna Arnaudo (9:43.03).

LE ALTRE GARE - Quarto posto, e un pizzico di amarezza, per la staffetta 4x400 di Francesco Domenico Rossi, Luca Pierani, Lorenzo Benati ed Edoardo Scotti: Benati è costretto a dribblare il frazionista francese che si allargava dopo aver lasciato il testimone, e perde l’abbrivio, dovendo quindi lanciarsi in una rimonta complicata, che anche Scotti prova a proseguire, chiudendo però quarto in 3:08.76 dietro alla sorprendente Turchia (3:08.34), alla Repubblica Ceca (3:08.50) e alla Spagna (3:08.66). Bravo Leonardo Puca, quarto nella finale dei 400 ostacoli con un nuovo miglioramento (51.62) e un rettilineo conclusivo in gran crescendo, per sbarazzarsi di un paio di rivali e avvicinare il terzo posto conquistato dallo sloveno Baluch con 51.26, nella gara vinta dallo svedese Carl Bengtstrom (50.32) sul britannico Derbyshire (50.86). Quinto Manuel Lando nell'alto (2,05 e tre errori a 2,09), sesta Maria Roberta Gherca nell'asta (3,91, poi tre 'x' a 4,06), settimo Enrico Vecchi nei 3000 siepi con il tempo di 9:11.31. Non si ripete sopra i settanta metri Jhonatam Maullu nel giavellotto (69,52) ed è decimo dopo il 72,09 di ieri in qualificazione, stesso piazzamento di Francesco Guerra nei 5000 metri con il personale di 14:30.92.

LE MEDAGLIE ITALIANE AGLI EUROPEI UNDER 20 BORAS 2019
ORO (5): Lorenzo Paissan (100), Edoardo Scotti (400), Vittoria Fontana (100), Larissa Iapichino (lungo), Carolina Visca (giavellotto)
ARGENTO (3): Riccardo Orsoni (marcia 10.000), 4x100 uomini (Mattia Donola, Lorenzo Paissan, Lorenzo Ianes, Lorenzo Patta), Nadia Battocletti (5000)
BRONZO (3): Mattia Donola (200), Giorgio Olivieri (martello), Elisa Ducoli (3000)
GLI ALTRI FINALISTI AZZURRI (primi 8)
QUARTI POSTI (5): Leonardo Puca (400hs), Andrea Cosi (marcia 10.000), staffetta 4x400 (Francesco Domenico Rossi, Luca Pierani, Lorenzo Benati, Edoardo Scotti), Eloisa Coiro (800), 4x100 donne (Eleonora Ricci, Vittoria Fontana, Chiara Gherardi, Chiara Gala)
QUINTI POSTI (3): Manuel Lando (alto), Dario Dester (decathlon), Federica Botter (giavellotto)
SESTI POSTI (3): Dalia Kaddari (200), Ludovica Cavalli (3000 siepi), Maria Roberta Gherca (asta)
SETTIMI POSTI (2): Enrico Vecchi (3000 siepi), Angela Mattevi (5000)
OTTAVI POSTI (5): Lorenzo Benati (400), Nicolò Daniele (1500), Elisabetta Vandi (400), Sophia Favalli (800), Idea Pieroni (alto)

(ha collaborato Luca Cassai)

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