Istanbul cinque azzurri promossi

10 Marzo 2012

Volano in finale Donato e Greco, e alle semifinali Abate, Dal Molin e Alloh. Out l'altista Chesani

Cinque su sei. Azzurri vicini all'en plein nelle qualificazioni della seconda mattinata dei Mondiali Indoor di Istanbul. Il primo ad andare ad andare a segno è stato il vicecampione europeo indoor del triplo Fabrizio Donato che chiude subito il discorso con un disinvolto salto d'apertura da 17,07. Sarà con lui in finale (domani alle 15:10) anche Daniele Greco, atterrato a 16,94 e quinto nel riepilogo del turno con il miglior risultato (17,39) firmato dallo statunitense, iridato a Daegu, Taylor. Bene gli ostacolisti con il primatista italiano assoluto Emanuele Abate, vincitore della sua batteria in 7.71, e l'esordiente Paolo Dal Molin ammesso alle semifinali di domani (ore 13:45) con il primo crono di recupero (7.78). Efficace anche Audrey Alloh che si aggiudica la batteria dei 60 piani in 7.33 pareggiando il personale. Tra ventiquattro ore per lei la semifinale (domani alle 13:15). Si ferma, invece, a 2,22 la difficile scalata nell'alto di Silvano Chesani che, dopo l'exploit a 2,31 degli Assoluti Indoor di Ancona, stamattina fallisce per tre volte 2,26. Intanto, oggi pomeriggio (ore 17:15), nell'alto femminile è già tempo di finale per Antonietta Di Martino. Alle 16:10 tornano sui blocchi di partenza per le semifinali le ostacoliste Marzia Caravelli e Veronica Borsi, seguite alle 16:30 dallo sprinter Simone Collio. Dodici in tutto i titoli iridati da assegnare nella sessione pomeridiana. 

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Alto Uomini - Qualificazione - Diciannove pretendenti per otto posti di finale con la qualificazione diretta a 2,32. A Silvano Chesani serve l'impresa per continuare la sua avventura mondiale. Ma il poliziotto trentino oggi non sembra quello che, lo scorso 26 febbraio, agli Assoluti Indoor di Ancona era stato capace di salire brillantemente a 2,31. Entra in gara a 2,18 senza problemi, poi una prima incertezza a 2,22, quota che risolve al secondo assalto. Al successivo 2,26, purtroppo, le "X" diventano tre e decretano l'uscita di scena dell'azzurro. "Purtroppo - commenta con rammarico Chesani - è successo quello che temevo. Il 2,31 di Ancona è stato esaltante, ma mi è anche costato parecchie energie a livello nervoso. Queste due settimane forse non sono bastate a recuperarle. Stamattina in pedana mi sentivo un po' svuotato sul piano emotivo, come se mi mancasse quella carica in più. Mi dispiace perchè penso di essere migliorato parecchio, ma è anche dalle batoste che si cresce. E questo è proprio il caso".

In finale, domani alle 14:30, salteranno in dieci per le medaglie, tra i quali il capolista mondiale stagionale Mutaz Essa Barshim, l'iridato outdoor Jesse Williams e quello indoor Ivan Ukhov, stamattina tutti a 2,29.

60 metri donne – Il sorprendente sfrecciare delle maglie azzurre non trova interruzioni nemmeno nelle batterie dei 60 metri donne. Audrey Alloh si toglie la soddisfazione di vincere (addirittura) la prima batteria, eguagliando il personale di 7.33 e battendo la più accreditata giamaicana Aleen Bailey (7.18 di personale). Buon avvio e soprattutto tanta, tanta convinzione, fino al traguardo. Questa in sintesi estrema la bella gara della fiorentina. Per un meritato accesso diretto alla semifinale di domani. “Sono felicissima – racconta una sorridente Alloh in zona mista – ho eguagliato il personale e vinto la batteria…ora spero di migliorarmi ancora in semifinale, mi sento di poterlo fare. E’ merito del cambio che ho dato alla mia vita: adesso mi alleno a Roma, con Giorgio Frinolli, e torno a casa a Firenze solo nei weekend, e i risultati devo dire che si vedono. E’ merito anche di tutti quelli che mi vogliono bene, e che hanno pregato per me!”. Miglior tempo del round è il 7.19 (in coabitazione) segnato dalla bulgara – con spicchi d’azzurro: è la fidanzata di Simone Collio, e si allena a Rieti con Bonomi – Ivet Lalova, e dalla nigeriana Gloria Asumnu. Si passa alle semifinali con 7.43, ultimo dei tempi di ripescaggio.

Triplo Uomini – Qualificazione – Un salto. Basta un solo salto, a Fabrizio Donato, per strappare l’OK per la finale. I diciassette metri richiesti sembrano una formalità per il laziale, apparso (a conferma delle sensazioni ricavate già agli Assoluti) in condizioni strepitose. La misura è 17,07, ed è inferiore solo a quella ottenuta dallo statunitense Christian Taylor, il campione del mondo di Daegu, che atterra (anche lui nell’unico tentativo utilizzato) a 17,39. Solo in quattro superano i 17 metri per l’accesso diretto (il terzo è il russo Adams, il quarto l’altro americano, Will Claye), mentre a sei centimetri si ferma Daniele Greco, quinto in graduatoria e secondo azzurro a centrare la finale (la sua serie: 15,82; 16,94; 16,83). Domani pomeriggio, entrambi i triplisti italiani saranno nel turno per le medaglie. “Lo avevo detto ieri, lo ripeto oggi anche dopo la qualificazione – commenta Fabrizio Donato – quando le cose vanno bene alla vigilia, tutto si svolge senza problemi. Sono in ottime condizioni, c’è una facilità di azione che è la base per saltare lontano: ormai mi conosco, so riconoscere quando ci sono e quando non ci sono. Lo avevo capito già a Lievin, quando ho saltato 17,24, e poi agli Assoluti, con le due volte vicino agli otto metri nella stessa giornata.

Nell’unico salto di oggi, in verità, non ho fatto benissimo: sono partito con un’azione un po’ troppo frenetica, poi ho tentato di rilassarmi, ma ero ormai abbastanza lontano allo stacco. Ho saltato “di mestiere”, e quando ho visto con la coda dell’occhio che ero vicino ai 17 metri, ho abbozzato una chiusura. Insomma, per dire che si può fare decisamente meglio”. La finale è già realtà. “Ci sono anch’io, e sono felice che si gareggi su sei salti, c’è tempo per aggiustare il tiro, senza l’ansia delle prime tre prove. Sapevo che gli americani sarebbero stati avanti a tutti, e così è andata. Ma posso dire la mia”.

60 ostacoli Uomini - Batterie - L'autorità con la quale Emanuele Abate vince la sua batterie di qualificazione dei 60 ostacoli impressiona. Il ligure è rapidissimo allo sparo (0.139), e poi amministra, come fanno i numeri uno. Il suo crono è 7.71, ma va davvero letto alla luce della grande facilità con la quale è stato ottenuto. Da stropicciarsi gli occhi. Passa anche Paolo Dal Molin, con il migliore dei tempi di ripescaggio (7.78), utile per il quarto posto nella prima batteria. L’azzurro è protagonista di un caso singolare: non avverte il doppio sparo della falsa partenza di un altro concorrente (lalgerino Hadji) e…finisce la gara, inutilmente richiamato dai giudici lungo il tracciato. Qualche istante di recupero, e nuova prova, per un bel 120 metri ostacoli totale che inevitabilmente finisce per incidere anche sulla resa tecnica (un mezzo strike di ostacoli abbattuti). Tutto per dire che il bravo Dal Molin può decisamente avvicnare il persoanle di 7.70. “Sono in grande condizione è vero – ammette con sorriso sornione il bravissimo Abate – e domani voglio fare la gara della vita. Il mio obiettivo è correre forte, scendere sotto i 7.60, fare di nuovo il record italiano, e di conseguenza, riuscire ad entrare in finale. Oggi ho avuto anche il tempo di pensare e correre più forte solo un paio di intervalli, quando ho sentito gli avversari riavvicinarsi. Avevo una specie di blocco in nazionale, non avevo mai passato un turno, pur facendo spesso abbastanza bene. Ora che il ghiaccio è rotto voglio andare avanti”. Paolo Dal Molin spiega la sua corsa (soprattutto la prima, quella non valida): “Non ho sentito bene, e nel dubbio – racconta – sono arrivato in fondo. Avevo chiesto qualche minuto per recuperare, ma non c’è stato niente da fare! Poi, nella gara buona, non mi sono piaciuto: ho fatto un sacco di errori, continuo a calciare, invece di “entrare” con il ginocchio nell’attacco dell’ostacolo. E’ il mio principale difetto”. E malgrado tutto, arriva un discreto 7.78, figlio anche di una buona partenza (0.140). Il migliore delle batterie è il britannico Andrew Pozzi, che firma il personale con 7.61. Un centesimo meglio del favoritissimo Liu Xiang, che ha ovviamente con se le cartucce per limare decimi (non centesimi) a questa sua prima uscita.

m.s.

TV: diretta sulle reti di Rai Sport con questi orari. Sabato 10 marzo: 8.35-11.00 (Rai Sport 2); 15.55-19.30 (Rai Sport 1). Domenica 11: 13.35-14.20, 14.55-17 (Rai Sport 1).


File allegati:
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