Internazionale, salti lanci e corse: ecco il 2005



La retrospettiva settimanale concede l'onore di una breve apertura all'attività all'aperto, per poi concentrarci sull'atletica indoor che ci accompagnerà per altri due mesi. Poi cross, strada e notizie conclusive. Grandi numeri dall'Australia Nell'imminenza del via al circuito australiano, che esordirà sabato prossimo a Perth, giunge la notizia della misura di 5,91 nel salto con l'asta ottenuta da Paul Burgess a Perth sabato scorso; dopo un ottimo avvio di stagione (5,70 dieci giorni fa), lo specialista ha ottenuto una misura che non è primato nazionale (l'ex-bielorusso Markov vanta da "canguro" 6,05), ma è record sul suolo oceanico. La fonte è per ora solo d'agenzia, e si attendono conferme da parte degli organi ufficiali nazionali. Lo stesso Burgess, assieme a Markov, Shirvington e ad altri protagonisti dell'atletica "aussie" tornerà in scena nel fine settimana. Panoramica indoor: Europa In attesa del trittico di meeting dedicato al salto in alto che debutterà sabato prossimo a Hustopece, l'attività ceka in sala rivela il passaggio alle prove multiple del giovane ostacolista Petr Svoboda, che al primo impegno praghese ha ottenuto il punteggio di 5656 punti, al momento seconda prestazione mondiale stagionale. Ritirato un altro debuttante nell'eptathlon, il saltatore in alto Tomas Janku. La sua fidanzata, l'astista Katerina Badurova (4,52 la scorsa stagione), sarà probabilmente costretta a rinunciare alla stagione al coperto per un infortunio al tendine d'Achille patito nei giorni scorsi. Francia: doppio impegno per Leslie Djhone, che dopo i 21 secondi netti sui 200 metri di venerdì scorso ad Eaubonne, ha replicato con un buon 46"64 a Reims, in occasione dei campionati regionali. A tutt'oggi si tratta della migliore prestazione stagionale europea sui 400 metri. Gran Bretagna: la piccola Jeanette Kwakye vola a Loughborough con 7"20 siglando il miglior crono dell'anno sui 60 metri in condivisione con le russe Fedorova e Pospelova. Si fa notare anche Sarah Claxton con 8"09 sugli ostacoli, e Janine Whitlock, alla prima prova discreta dopo il ritorno dalla sospensione, che valica quota 4,25. In Spagna David Canal sigla 21"03 sui duecento metri e Glory Alozie conosce una inaspettata sconfitta sui 60 ostacoli ad opera della diciottenne nigeriana Josephine Onyia (8"22 contro 8"26), a Valencia. L'africana, che compirà 19 anni in luglio, ha chiuso la scorsa stagione con un primato personale di 13"46. All'inizio della scorsa settimana, nell'ambito dello "Special Events Meeting" di Vienna, l'altoatesina Alexia Oberstolz si era aggiudicata la gara degli 800 metri correndo in 2'05"11, migliore prestazione italiana stagionale. Nello stesso meeting 7'57"51 sui 30000 maschili di Martin Proell, mondiale stagionale di specialità. Dalla Slovacchia subito la cronaca di un buon inizio di Dmitriy Valyukevich, campione europeo under 23 di salto triplo a Bydgoszcz per la Bielorussia, che da pochi giorni ha ottenuto la nazionalità slovacca, ed ora si chiama Dmitrij Valukevic; l'atleta ha bagnato l'esordio di Bratislava col record nazionale a 16,76. Chiudiamo la rassegna europea con la Russia, che ha ripresentato a Volgograd nel tradizionale "Governor" alcune atlete tra le migliori: Fedorova con 7"20 (in batteria) e Pospelova (23"20) hanno dominato la scena dello sprint, mentre la Krasnomovets con 52"09 ha siglato il mondiale stagionale dei 400. Ancora Larisa Chzhao: dopo l'ottimo mille metri dell'esordio di Yekaterinburg, ha corso il miglior 800 di questo inizio di gennaio scendendo sotto i due minuti in 1'59"58, trascinando ad un eccellente 2'01"99 l'ostacolista Mariya Shiyan, all'esordio sui quattro giri al coperto. Sugli ostacoli 8"05 ed 8"08 della Shevchenko, ed 1,90 di Olga Kaliturina nell'alto. Poche invece le gare maschili e senza particolari prodezze. States: riecco Cantwell Il pesista del Missouri Christian Cantwell, che dominò gran parte della stagione indoor ed outdoor 2004 prima di arenarsi ai Trials con una serie di nulli che ne compromisero la qualificazione olimpica, è tornato in attività con la misura di 21,06 ottenuta a Columbia. Un altro pesista statunitense, una novità assoluta a questi livelli, si è fatto notare nel corso del ricchissimo week-end appena trascorso: si tratta di Garrett Johnson, un ventenne, approdato a 20,34 migliorandosi di ben oltre un metro in un sol colpo. A Pocatello mondiale stagionale dell'asta femminile grazie a Lindsay Taylor, che supera 4,31. L'Arkansas Invitational di Fayetteville è stato animato dal ritorno in pedana di Melvin Lister, autore di un eccezionale exploit nel salto triplo agli ultimi Trials, la gara che maggiormente entusiasmò gli spettatori. L'atleta si è aggiudicato il triplo con la modesta misura di 16,24 ed è stato superato dall'australiano LaPierre nel lungo (7,85 contro 7,81). Debutto anche per Wallace Spearmon, altro ventenne messosi in evidenza nella scorsa stagione sui 200 metri. Per l'esordio ha scelto i 400, dove si è imposto in 46"16, miglior tempo mondiale 2005. Da Blacksburg, in Virginia, uno dei tanti risultati di rilievo nella particolare specialità del peso con maniglia: il greco Spiridon Zoulien, da anni in attività in USA, ha ottenuto la misura di 23,16, che lo colloca nell'élite statistica di sempre, ed è anche la quinta prestazione da parte di un atleta europeo. Meglio di Zoulien ha fatto Dan Taylor, sempre a suo agio nelle indoor, che ha affiancato, al 23,53 del peso manigliato di venerdì a Lexington, il 19,94 nel lancio del peso sabato. Per tornare a Blacksburg segnaliamo il debutto stagionale di Jearl Miles-Clark, celebrità di trentotto anni e mezzo, che ha corso i 500 metri in 1'13"80. In tema di "vecchiette" fa notizia anche l'ennesimo ritorno di Kim Batten, ex-primatista del mondo dei 400 ostacoli, che a Gainesville è riapparsa sui 55 ostacoli, 7"82 in batteria prima di "ciccare" la finale, quinta in 7"96. Nell'occasione, eccezionale 23,71 di Erin Gilreath con l'attrezzo da venti libbre (peso con maniglia), che statisticamente rappresenta la seconda performance di sempre dopo il 23,95 da lei stessa ottenuto sempre a Gainesville poco meno di un anno fa. Molto bene anche un'altra martellista, Candice Scott di Trinidad, nona nella finale olimpica di Atene, capace di raggiungere la misura di 23,52. Giovani leoni Gli sprinters più conosciuti sono ancora ai box, ma nell'attesa ruggiscono le nuove leve. A Baton Rouge si è migliorato Trell Kimmons, primo frazionista della 4x100 americana che a Grosseto si è laureata campione del mondo junior realizzando il nuovo limite mondiale di categoria: per lui subito il primato in batteria con 6"63, poi ulteriormente abbassato in finale con 6"59, mondiale stagionale. Un altro ragazzo, il diciannovenne LaShawn Merritt, ancora junior e campione del mondo dei 400 a Grosseto, ha realizzato il top indoor 2005 a Blacksburg dei duecento metri, correndo in 20"92. In attesa degli uomini più veloci del pianeta, le giovani speranze infiammano le corsie. La settimana del cross A Nairobi si sono svolti i campionati nazionali militari, con successi di Sammy Kipketer nel cross corto e di John Kibowen in quello lungo (battuti Paul Koech e John Korir), ed in ambito femminile di Irene Limika, conosciuta anche come eccellente siepista) e Sally Barsosio, che conta appena 27 anni ma è sulla breccia da oltre un decennio. Un altro kenyano ha fatto parlare di sé nel contesto delle campestri, ed è un campione del mondo in carica, Eliud Kipchoge. Ad Edinburgo ha superato la concorrenza dei tradizionali avversari etiopi, nella fattispecie Dejene Berhanu ed il giovane Gebremariam, e di altri tre mostri quali il qataregno Shaheen (cioè Stephen Cherono), Sergey Lebid e Zersenay Tadesse. Ancora accomunati dalla sorte, Kipchoge fa la vetrina assieme a Tirunesh Dibaba: entrambi da junior vinsero l'oro sui cinquemila metri ai Mondiali parigini, entrambi sono nuovamente protagonisti ora. La graziosa etiope ha respinto l'assalto di una Benita Johnson euforica per gli ultimi successi, superandola in volata, ed a quanto sembra non la vedremo più impegnata prima della rassegna mondiale campestre in programma in marzo a St.Etienne. Attardate in classifica le europee, tra le quali l'ex-kenyana Lornah Kiplagat, ora olandese. Siviglia: Gabriele De Nard undicesimo, Maurizio Leone ventunesimo, Umberto Pusterla ventiseiesimo. Questi i piazzamenti dei tre azzurri del cross nella ventitreesima edizione del classico "Italica" di Santipoce (Siviglia), che ha avuto luogo domenica. La vittoria è stata una questione etiope tra Maregu Zewdie (13'06"39 nello scorso Golden Gala sui cinquemila metri) ed Abebe Dinkesa, di due anni più giovane e finora interprete di un inverno agonistico particolarmente brillante. Nulla ha potuto Richard Limo (anch'egli a Roma nel luglio scorso, dove scese sotto i tredici minuti), che si è accontentato del terzo posto. Alle spalle di De Nard atleti come El Wardi, il ruandese Disi, gli spagnoli Castillejo, Eliseo Martin, Higuero, Martinez, Luis Miguel Martin: la crema del mezzofondo di matrice ispanica. Strada a passo ridotto Dalla Spagna anche la "Carrera Urbana" di Jaen, che ha riportato alla vittoria Carla Sacramento ed il solito Zersenay Tadesse: maratoneti come Pena e Julio Rey sono rimasti attardati, mentre ancora una buona prova (coronata con il secondo posto) è stata fornita dal marocchino Landassem. In India, domenica scorsa, si è corsa la maratona internazionale di Mumbai: le cronache salienti riferiscono che il kenyano Julius Sugut, secondo lo scorso anno, ha vinto questa edizione col primato della corsa in 2h13'20", in un clima fortemente umido. Secondo il tanzaniano Isegwe a nove secondi, terzo l'etiope Gashaw in 2h14'. Novità etiope nella maratona femminile, dove Mulu Seboka con 2h35'03" ha superato di un minuto e spiccioli la connazionale Leila Aman e la russa Timofeyeva. Nel quadro della manifestazione anche una mezza maratona, vinta con una prestazione tecnica non all'altezza del suo glorioso passato da Tegla Loroupe (1h18'50"). Maratona anche a Houston, in Texas, dove era in programma anche il campionato maschile USA di mezza maratona, vinto da Dan Browne, secondo nella classifica complessiva della "mezza", dove ha primeggiato il 22enne kenyano Julius Kibet in 1h03'17". In condizioni atmosferiche perfette le vittorie nella gara più lunga sono andate alla 32enne americana Kelly Keane (2h32'30", circa quattro minuti di miglioramento), ed al kenyano David Cheruiyot in 2h13'46". Varie ed eventuali L'agenzia statunitense antidoping ha sospeso per due anni Erick Walder, testato positivo alle amfetamine in occasione dell'Oregon Classic di Eugene dello scorso mese di giugno. Walder è tuttora in possesso della quinta prestazione di sempre nel salto in lungo con la misura di 8,74, ed ha trentatré anni. Un'altra grande protagonista delle ultime stagioni lascia l'attività: si tratta della quattrocentista ad ostacoli Nezha Bidouane, due volte d'oro ed una d'argento ai Campionati del Mondo e bronzo olimpico a Sydney. La marocchina si ritira con un primato di 52"90 datato 1999. Sarà ricchissimo il panorama del fine settimana prossimo venturo: salti in Repubblica Ceka, come detto, e soprattutto in Germania, a Wuppertal e Dessau; ancora due importanti appuntamenti per gli astisti in Francia, ad Epinal, ed a Reno, in Nevada. Ancora salti dopodomani a Mosca, che ospiterà nei giorni seguenti anche il challenge invernale di lanci. Avremo inoltre la partenza del circuito Telstra in Australia (Perth), ed i campionati neozelandesi dei diecimila metri ad Inglewood. Domenica appuntamento con il "Russian Winter" per l'attività al coperto, senza dimenticare l'attività indoor USA, che va via via aumentando e crescendo in qualità. Per il cross i principali appuntamenti saranno rappresentati dagli eventi di Tourcoing (Francia, evento IAAF) e di Hannut (Belgio, evento EAA). Marco Buccellato


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