Internazionale, promossi e bocciati dei Trials



Settimana internazionale resa incandescente per lo svolgimento dei campionati nazionali negli Stati Uniti e in Giamaica, una specie di impietoso setaccio per quanti avranno il titolo per gareggiare ai Campionati del mondo di daegu e per coloro che, pur vantando le credenziali per presentarsi in pista e in pedana in Corea, non hanno superato l'esame delle selezioni. Molti i pronostici rispettati, qualche clamoroso scivolone, e le inevitabili sorprese, nel riassunto che apre il report mondiale di questa settimana.

Trials USA: Gay "out", Gatlin "in", Dix "double"

L'assalto al titolo di uomo più veloce del mondo non sarà possibile per Tyson Gay, fermato dal ricorrente risentimento all'anca prima delle semifinali, dopo aver agevolmente obliterato il biglietto in batteria in 10"01. Dopo il titolo mondiale di Osaka e l'argento di Berlino, per il velocista del Kentucky si profila, dovesse andar bene, un mondiale a scartamento ridotto, con un eventuale impiego nella 4x100. Dell'assenza di Gay ha approfittato Walter Dix, l'unico sprinter USA in grado di salire su entrambi i podi della velocità a Pechino. Dix ha vinto negli ultimi metri la finale dei 100 in 9"94 (vento 1.3), rimontando Justin Gatlin, in chiaro progresso nelle ultime settimane, e superato solo in extremis (9"95). Il terzo uomo è il piccolo Rodgers (9"99). Per Dix è il primo mondiale, per Gatlin un ritorno dopo sei anni dopo la squalifica di quattro anni, per Rodgers la seconda selezione consecutiva. Fuori dalla gara individuale Kimmons (10"04), l'universitario demps e il veterano Patton. Nella finale dei cento feminili, inficiata da vento oltre la norma, Carmelita Jeter ha rispettato i pronostici superando in 10"74 Marshevet Myers (10"83). La sorpresa  è venuta da Mikele Barber, una sprinter con quotazioni recenti non all'altezza del passato, terza in 10"96. eliminazione precoce eccellente: Lauryn Williams, uscita nelle semifinali, lo stesso epilogo che la vedrà mancata protagonista in finale anche sui 200 nella giornata conclusiva.

Sui 200 metri Dix si è ripetuto, completando la doppietta in 19"95 (vento illegale), tre centesimi sul vecchio Patton (19"98). Pesca il jolly Jeremy Dodson, un 24enne già entusiasta di trovarsi in finale col personal best fresco fresco di 20"33. Il vento lo aiuta più degli altri, e fa segnare 20"07. eliminazione eccellente, già in batteria, per Wallace Spearmon, che ha corso col tendine d'Achille sottosopra. Nei 200 donne niente doppietta per la Jeter, e gara di grande livello. Vince la Solomon, tornata in auge da alcuni mesi dopo un brutto infortunio, in 22"15, sulla Jeter (22"23). Grande terzo posto per la 22enne Tarmoh (22"28!), grandi ma insufficienti 22"35 per Bianca Knight e per la 21enne Kim Duncan.

400 metri piani e gare ad ostacoli

La sorpresa parziale di Tony McQuay (un ventunenne già in evidenza due anni fa, che solo quest'anno ha trovato costanza di rendimento nella parte cruciale della stagione USA) ha bruciato per il titolo le ambizioni di Jeremy wariner. McQuay, campione universitario, ha abbassato il personale a 44"68, lasciando a tre metri Wariner e Greg Nixon. Per la 4x400 verrà buono anche Torrance, quarto. Nei 400 femminili Allyson Felix ha completato il Grande Slam, prima atleta americana a laurearsi del titolo nazionale, in stagioni diverse, su 100, 200 e 400 metri. Dietro di lei (50"40) si profila la grande vetrina per Francena McCorory (50"49). Terza l'ex-giamaicana Dunn, 33enne da molte stagioni sotto la bandiera USA.

Previsioni rispettate nei 110 ostacoli, almeno per i primi due posti a disposizione: David Oliver senza discussioni primo in 13"04, secondo Merritt in 13"12, terzo Richardson in 13"15, un 25enne che prometteva molto da giovanissimo e che ha faticato diverse stagioni per trovare il guizzo per imporsi all'attenzione di una manifestazione globale. Beffa per Trammell, espertissimo e veterano di mille finali, quarto per un solo centesimo. Nei 100 ostacoli vittima illustre Lolo Jones, ex-numero uno mondiale, esclusa dalla finale, dove si è imposta col nuovo mondiale stagionale Kellie wells in 12"50, precedendo l'esperta Carruthers 812"59) e l'olimpionica Harper (12"65). Grandi tempi fin dalle batterie, però con vento eccessivo quasi ovunque.

La favorita Demus ha vinto il titolo nei 400 ostacoli femminili in 54"21. Seconda la Harrison (54"78), saggia nella decisione di scegliere solo le barriere basse anziché cimentarsi in una doppietta che ne avrebbe prosciugato le energie, terza la novità Chaney (55"22), universitaria che questa stagione ha gareggiato praticamente ogni fine settimana a partire da aprile. Nell'ultima giornata una delle gare più entusiasmanti dell'intera rassegna, i 400 ostacoli maschili, con tre atleti sotto i 48 secondi, divisi da un solo centesimo. Si è imposto, dopo un finale mozzafiato, Jeshua Anderson (47"93) su Bershawn Jackson (stesso tempo, ma divisi da nove millesimi) e sul due volte olimpionico Angelo Taylor (47"94!).

Lagat sempre protagonista

Mezzofondo: la distanza più lunga, i diecimila metri, sono stati vinti da Shalane Flanagan e Galen Rupp. La Flanagan ha condotto gara di testa fin dall'avvio, certa di conquistare il pass per i mondiali, e al tempo stesso definire cronometricamente il lavoro svolto fin qui. Ha chiuso in 30'59"97, staccando di oltre quindici secondi Kara Goucher e di circa trenta secondi Jennifer Rhines. Per Rupp, una star già dalle categorie giovanili, successo in 28'38"17. Nella finale dei 5000 maschili facile vittoria di Lagat, al quinto titolo, in 13'23"06, sul bianco Solinsky e su Rupp, ancora lui. Nella gara femminile, priva di molte delle migliori specialiste, titolo a Molly Huddle in 15'10"01 su Amy Hastings e su Angela Bizzarri. Nei 1500 maschili vinti da Centrowitz dopo gara tattica, passa la dea bendata a prendere per mano Andrew Wheating, quarto per tre centesimi, che conserva speranze mondiali grazie alla rinuncia di Lagat (secondo), che al 99% correrà a Daegu solo i 5000. Nell'ultima giornata titolo degli 800 uomini a Symmonds in 1'44"17 sul 35enne Robinson, che dopo aver speso energie a fare la lepre per gli altri, è tornato a fare sul serio quest'anno e si è piazzato secondo in 1'44"49 (ha vinto anche all'olimpico un mese fa).

Salti: Williams e la Reese sul tetto del mondo

Due grandi prestazioni hanno lasciato il segno nella giornata conclusiva dei Trials: quella di Jesse Williams, che ha vinto la gara di alto con 2,37 tentando poi senza fortuna i 2,41 del nuovo record nazionale, ed il clamoroso 7,19 ottenuto da Brittney Reese nella finale del lungo, dopo un 7,02 iniziale. Seconda la DeLoach con 6,97 (una conferma dopo gli inattesi progressi della stagione indoor), terza l'altra favorita Jimoh con 6,88. Gran bella gara. Nella finale del triplo maschile il campione universitario Taylor si è assicurato in avvio il salto irraggiungibile, atterrando con l'aiuto del vento a 17,49, per poi rinunciare a proseguire. Con lui, completano il terzetto l'altra stella universitaria Claye (17,09) e Walter Davis, oro a Helsinki 2005, con 17,02, misura che non raggiungeva da tre stagioni. Con Chaunte Howard fuori gioco prematuramente (era al rientro dopo la seconda maternità), il titolo del salto in alto è andato alla novità Barrett con 1,95 (personale). Nel lungo maschile promozione mondiale per Goodwin, un 20enne già oro mondiale junior a Pechino, che si è imposto con 8,33 con 2.1 metri di vento a favore, su Claye (promosso anche nel triplo, ed il solo dei primi tre in possesso del minimo A) ed il poco conosciuto Hicks. Decimo un indecifrabile Phillips, che andrà in Corea in qualità di campione mondiale uscente.

Lanci: a Nelson lo spareggio dei giganti

Nelle finali del peso i risultati più ridondanti: nella finale femminile grande progresso della nera figlia d'arte Michelle Carter, che si è imposta di un solo centimetro sulla favorita Jill Camarena con un miglior lancio di 19,86. Nella finale maschile solito spareggio per il titolo tra 3-4 nomi di grande caratura. Stavolta ha trovato la gittata vincente Adam Nelson, tornato oltre i 22 metri con 22,09, con Cantwell a 21,87 e Hoffa a 21,86. Quarto, con 21,34, Whiting. Nelle altre finali delle gare di lanci emerge l'80,31 del martellista di colore Kibwe Johnson (due volte sopra gli ottanta in questa stagione). Prove multiple: fuori gioco il campione olimpico Clay, che ha sbagliato la gara di ostacoli, ma per via dei minimi IAAF potrebbe trovare egualmente la via di Daegu. Per il vincotore Eaton un punteggio eccezionale di 8.729, mondiale stagionale.

Kingston, gli altri Trials

Con Usain Bolt spettatore, gli eventi di maggior richiamo (le due gare di cento metri) sono state vinte dai favoriti. Se Veronica Campbell lo era in modo chiaro (mantenuti i pronostici in 10"84), per Powell si profilava l'incognita del recente infortunio e soprattutto la concorrenza di alcuni tra i più quotati connazionali. Dopo la semifinale vinta in 9"90, Powell ha vinto la finale contro un forte vento contrario in 10"08, precedendo di un centesimo Blake e di due Mullings, lo sprinter più in ascesa cronometrica nella prima parte di stagione. Sacrificati sull'altare del "dentro o fuori" i nomi eccellenti di Nesta Carter e Michael Frater, quarto e quinto. La Campbell ha trovato sul podio nazionale la compagnia prevista di Kerron Stewart (10"97) e quella sorprendente di Jura Levy, la migliore della nidiata delle ventenni, terza in 11"10. A Daegu, con Shelly-Ann Fraser iridata in carica, sarà un quartetto.
 
Nei 200 la Campbell ha disegnato il completamento della doppietta, assicurandosi il titolo i 22"44, ancora sulla Stewart, e sulla Simpson. Nella finale maschile titolo e pass garantito anche per la distanza doppia per Steve mullings in 20"11. Secnodo il prodigio 20enne Ashmeade, terzo un sorprendente Forsythe, finora a secco di soddisfazioni sui 200. Sorpresa anche nei 400 ostacoli donne: la favorita Kaliese Spencer ha rispettato i pronostici vincendo il titolo in 54"15, ma era inattesa a questi livelli la diciottenne Tracey, che in 54"58 non è andata lontano dal record mondiale junior. Amarezza per Danny mcFarlane, quarto nella finale maschile. A 39 anni non vivrà l'ennesima avventura mondiale, dopo nove spedizioni. Delusione per Gonzales, quattrocentista solo quarto nella finale maschile.

Selezioni nazionali e mini-Trials anche alle Bahamas: a Freeport assente Atkins (ex-argento mondiale dei 100 metri), 44"78 di Pinder sui 400 metri (solo terzo Chris Brown) e 2,32 di Donald Thomas, già campione del mondo, nel salto in alto. In campo femminile, vince entrambe le gare di velocità Debbie Ferguson, 35 anni.

Gli altri meetings: Rudisha al rientro, la Vlasic a due metri

David Rudisha è rientrato alle competizioni dopo una forzata assenzaa per infortunio e lo ha fatto alla sua maniera, siglando a Nancy il nuovo primato mondiale stagionale degli 800 in 1'43"46 (1'16"3 ai 600 metri). Dal meeting francese discreti risultati ma niente di trascendentale. Blanka Vlasic è tornata a superare i due metri nel meeting di Spalato, evento allestito in centro città, dove la croata è di casa. Si tratta del primato mondiale stagionale (la specialità, rispetto ai recenti trascorsi, è in ritardo) e della novantanovesima prestazione della Vlasic oltre la quota dell'eccellenza. Dopo la Vlasic, una sempre più sorprendente Veneva (37 anni quest'anno), che è salita a 1,98, terza la russa Shkolina con 1,96. Alle prese con problemi tendinei la svedese Green, assente dell'ultima ora.

Record mondiale junior nel giavellotto

Il lettone Sirmais ha migliorato ancora il primato mondiale junior di lancio del giavellotto in Lettonia, con la misura di 84,69. il precedente limite di 84,47 era stato ottenuto da Sirmais a Sofia in marzo, nella Coppa europa di lanci invernali.

San Venceslao

Nella celebre piazza di Praga, in una manifestazione di salto con l'asta, la tedesca Strutz è salita a 4,71, incrementando di un centimetro i recenti progressi che l'hanno vista in pochi giorni salire prima a 4,60 e poi a 4,70.
 
Campionati canadesi: Armstrong oltre i 22 metri

Meglio dei colossi americani che si sono dati battaglia nella pedana dell'Hayward field di Eugene: il canadese Dylan Armstrong ha realizzato a calgary, nel corso dei campionati nazionali, la miglior prestazione mondiale stagionale di getto del peso alla fine di una serie eccezionale, culminata in un ultimo lancio di 22,21. In tutti e quattro i lanci validi effettuati, Armstrong ha fatto meglio del precedente record canadese, migliorandolo per tre volte.

Eterno Collins

A volte ritornano, e lo fanno rumorosamente. E' il caso di Kim Collins, l'eroe nazionale di St.Kitts, oro mondiale sui 100 metri a Parigi 2003. Dopo una scintillante stagione indoor e un ritorno sugli scudi anche all'aperto, il 35enne velocista, ritiratosi dai grandi eventi due stagioni fa, mira ancora alla finale mondiale. A Basseterre, vincendo il titolo nazionale, ha dimostrato la perdurante forma tagliando il traguardo in 10"06 con vento legale.

Altri risultati
 
Ancora progressi per la svizzera Pusterla, che ha migliorato il record nazionale del lungo con 6,81 a Chiasso. Russia: ai campionati nazionali under23 di Yerino nuovo record di categoria per l'ostacolista Shaabanov in 13"36. Altri risultati di valore dal giavellottista tarabin (85,10) e, fuori gara, dalla Kapachinskata sui 200 (22"55, miglior prestazione europea stagionale). In Finlandia è rientrato Andreas Thorkildsen con 84,33, un buon risultato considerando la pioggia e il freddo di Kuortane. Buoni risultati dal settore lanci in Europa: nel Kusocinski Memorial nella nuova sede di Szczecin il discobolo Piotr Malachowski ha ottenuto il miglior risultato stagionale con 68,49, mentre il campione olimpico di getto del peso Tomasz Majewski ha chiaramente battuto con 21,25 il campione europeo Mikhnevich (20,91). Sempre dalla Polonia 1'58"12 sugli 800 della bielorussa Usovich, nuova leader 2011. A Cottbus l'altro discobolo leader in Europa, il tedesco Harting, ha replicato quasi al centimetro ottenendo la misura di 68,51, battendo il connazionale Munch (66,87) ed il cubano Jorge Fernandez (65,89).

Marco Buccellato




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