Internazionale, ovunque Africa. Sorpresa a Madrid



Primo appuntamento della panoramica dall'estero 2005 concentrato sulle gare cittadine, disputate quasi per intero nella suggestiva data del 31 dicembre, e su qualche annotazione relativa all'attività indoor e di cronaca. Le corse di San Silvestro All'estero, la palma della classica di fine anno va senza dubbio alla Corrida di San Paolo del Brasile. L'edizione di pochi giorni addietro, l'ottantesima, passa in archivio con i successi di Robert Cheruiyot e Lydia Cheromei, che succedono a Marilson dos Santos e Margaret Okayo, affermatisi un anno fa. Per il kenyano si tratta del secondo successo stradaiolo a San Paolo, mentre addirittura al tris è andata la Cheromei dopo i successi del 1999 e del 2000. Per lei una superiorità schiacciante di oltre un minuto sulla seconda classificata, per Biwott poco più di venti secondi il distacco inflitto a Sisay Bezabeh, originario dell'Etiopia ed australiano da qualche anno. A proposito di australiani, grandi soddisfazioni dal brindisi di fine anno le hanno avute nella quarantesima edizione della "Vallecana" di Madrid, con Craig Mottram capace di imporsi su Paul Tergat, e con Benita Johnson-Willis che ha lasciato ad oltre cinquanta secondi l'ex-primatista mondiale della maratona Catherine Ndereba. La distanza era di dieci chilometri, ed i tempi, per quel che valgono in eventi come questi, sono di 28'18" per Mottram e 32'26" per la Johnson. Tra le batture ed i battuti, Carla Sacramento, il promettente marocchino Landassem ed il gotha del mezzofondo spagnolo (De la Ossa, Espana, Martinez, Viciosa, Roncero, Luis Miguel Martin). Fine anno di corsa anche a Barcellona, dove Carlos Castillejo ha battuto il giovane duo kenyano Kiilu-Loriongosiwa, e con la siepista Rosa Morato vincente in volata su Nancy Kiprop in 32'31". A venti secondi, quarta, Paola Giacomozzi. Passiamo alle numerose corse disputate in Germania: nella bellissima Treviri, in Renania Palatinato, città antichissima nonché patrimonio culturale dell'umanità e sotto la tutela dell'UNESCO, gli otto chilometri del percorso hanno riportato in auge il nome di Mushir Salim Jawher, alias Leonard Mucheru Maina, che ha superato gente come Wilson Chemweno e Vyacheslav Shabunin, nonché nomi meno conosciuti come il tanzaniano Olemangera ed il burundiano Gahungu. Assolutamente etiope il leitmotiv della gara femminile, di cinque chilometri, per il dominio espresso dal trio Erkesso-Kuma-Getaneh, giunte in fila indiana ad un secondo l'una dall'altra. Migliore europea la tedesca Mockenhaupt, quarta. Ancora dalla Germania il successo del siepista Andre Green e di Luminita Zaituc a Bietigheim, e l'ennesimo colpo del Kenya che fa il pieno a Saarbrucken grazie ad Evans Cheruiyot e Florence Chepsoi. Nella vicina Austria erano impegnati atleti di prim'ordine quali Weidlinger e la danese Vibjerg, vincitori a Peuerbach davanti ad avversari quali Eich e Knoblich tra gli uomini e Risku e Dreher tra le donne. Ancora dall'Austria successo di Susanne Pumper a Vienna davanti alla slovena Javornik. Nuovo anno, stessa musica Domenica si è corso a Ratingen, una gara sui dieci chilometri con protagonisti di valore. Wilson Chemweno, reduce dalla gara di Treviri, si è imposto sul marocchino Maataoui. Tra le donne, la Erkesso ha bissato il successo dell'ultimo dell'anno staccando la diciottenne connazionale Gobena e Susan Kirui. Il 2005 inizia così come è terminato il 2004: Etiopia e Kenya dirigono le danze quasi dappertutto, poche le eccezioni. Primato in extremis Dall'ultimo fine settimana del 2004 apprendiamo che l'attività statunitense indoor ha portato l'ultimo, in ordine di tempo, dei risultati annoverabili tra le migliori prestazioni mondiali indoor under 20. L'impresa, ottenuta sulla distanza dei 500 metri, va ad arricchire il già nobile palmarès di Natasha Hastings, oro sui 400 metri ai Mondiali junior di Grosseto nello scorso mese di luglio. L'atleta ha ottenuto a New York, nel corso del MAC Holiday Classic, un crono di 1'10"05, prestazione che disintegra il precedente limite di 1'11"53 stabilito dalla quindicenne Devon Williams meno di un anno fa. La stessa Williams, a sua volta, è scesa sotto tale limite nella stessa gara chiudendo in 1'11"44. Nella stessa riunione, che risale al giorno di Santo Stefano, la Hastings ha sfiorato il bis sui 300 metri, vinti in 37"64, laddove la migliore prestazione mondiale junior appartiene a Diane Dixon (37"50 nel 1983). Ancora da New York chiudono l'anno solare giovani interessanti come Anwar Moore (13"35 sui 110 ostacoli nel 2004) in 7"81 sui 60 ostacoli, e Tim Walls nello sprint con 6"68. In gara anche il marciatore Timothy Seaman, il più noto fra gli specialisti USA, ottimo con 11'38"71 sui tre chilometri. Ritiri Hanno annunciato il ritiro dall'attività lo sprinter scozzese Douglas Walker, doppio oro europeo sui duecento metri e con la staffetta veloce a Budapest 1998, ed il maratoneta kenyano Simon Biwott, che lascia le corse di lunga lena con sei vittorie (tra cui la vittoria a Milano nel 2000) nel computo delle quindici maratone disputate in carriera, e con la perla della medaglia d'argento conquistata ai Campionati del Mondo di Edmonton 2001. Al suo attivo un miglior risultato di 2h06'49" ottenuto nella maratona di Berlino edizione 1999, dove giunse secondo a due secondi da Raymond Kipkoech Chemwelo, rivisto recentemente in gara a Venezia. Forfaits Stella assente agli Euroindoor di Madrid sarà Christian Olsson, che non ha risolto i problemi alla caviglia destra. Salterà la stagione al coperto anche Danny McFarlane, il 32enne giamaicano argento olimpico sui 400 ostacoli, che ha intenzione di continuare almeno fino al 2008. Nel corso della settimana l'attività indoor avrà il suo apice con le riunioni di Mosca e Yekaterinburg, dove sono attesi i primi bagliori della stagione, e con il ritorno del cross grazie ad appuntamenti di prestigio quali Belfast (IAAF Permit) ed Amorebieta (EAA Permit). Negli Emirati Arabi, a Dubai, la Samsung Marathon sarà la prima maratona dell'anno di un certo rilievo, unitamente alla Tiberias Marathon israeliana. Marco Buccellato


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