Internazionale: maratona, classico d'autunno



Le gare sulla distanza della maratona tornano in cattedra e monopolizzano il circuito dell'attività internazionale. In attesa della celebre maratona di New York (tra due settimane), e con Francoforte nel mezzo (domenica prossima), ecco gli scintillanti risultati provenienti da Amsterdam e Pechino, con uno sguardo a tutte le altre maratone disputate all'estero nel fine settimana. Ad Amsterdam esplode Mutai Emmmanuel Mutai aveva vinto la mezza maratona di Lisbona in settembre (dove Baldini fu nono), e poteva essere, col senno di poi, un segnale da cogliere, ma una prova da 2:06:29, come il kenyano ha fatto ad Amsterdam domenica scorsa, ben pochi potevano immaginarsela. Sempre in Olanda, a Rotterdam in primavera, Mutai aveva corso la Fortis Marathon in 2:13:06 (settimo). Al suo attivo mezze maratone da 1:00:49 ed 1:00:51. Il tempo di Mutai è, relativamente al 2007, peggiore solo del record mondiale di Gebrselassie. Dei migliori dieci tempi dell'anno, ben otto sono stati ottenuti nella seconda parte della stagione, cioè in settembre ed ottobre. Il Limo di turno Secondo classificato una vecchia conoscenza, Richard Limo (2:06:49), uno che ha gareggiato molte volte al Golden Gala e che vinse una edizione del meeting di Zurigo sui cinquemila metri (nel 1999, ma fu anche argento mondiale nel 2001). Passato di recente alla maratona, si era ritirato a Roma in primavera, ed ora eccolo strabordare con un debutto "vero" straordinario. Terzo James Rotich (2:07.12), quarto Paul Kirui (anche per lui 2:07:12). I due sono accomunati anche dal fatto di aver gareggiato entrambi nell'edizione 2006 della mezza maratona di Udine. Paul Kirui vanta un 2:06:44 ottenuto a Rotterdam l'anno scorso. Nuova dimensione per Kifle Scorre l'elenco dell'arrivo, e non è finita qui: Yonas Kifle, domenica scorsa gran protagonista a Udine (quinto), replica il piazzamento e porta il record d'Eritrea a 2:07:34. Sesto l'uomo annunciato come probabile vincitore, il kenyano Jason Mbote, che nonostante i propositi non mantenuti (voleva correre sotto le due ore e sei minuti) chiude in un gran 2:07:51. Shadrack Kiplagat, secondo a Parigi in marzo nella mezza maratona, chiude settimo in 2:07.53. Il praticamente sconosciuto etiope Tsegaye Kebede, ottavo in 2:08:16, non era al debutto sulla distanza, ma era alla sua prima maratona di spessore internazionale. In giugno aveva vinto la maratona intitolata ad Abebe Bikila. L'Europa fa capolino grazie al lungagnone olandese Kamiel Maase, nono, che ha portato il record nazionale a 2:08:21. Decimo Paul Kosgei (2:09:31), che fu campione mondiale di mezza maratona nel 2002, e nello stesso anno si laureò vice-campione mondiale militare a Tivoli, sui cinquemila metri. Impatto meno travolgente nei risultati della maratona femminile: vittoria alla debuttante kenyana Magdaline Chemjor in 2:28:16, secondo posto per la veterana polacca Dorota Gruca in 2:30:10, terza l'etiope Worku, due volte sul podio ai Mondiali sui 5000 metri, in 2:30.15. Pechino, Cina a passo-record Sorprendente, a dir poco, l'esito della maratona di Pechino, con partenza ed arrivo al centro Nazionale degli Sport Olimpici, che ospiterà un gran numero di copetizioni il prossimo anno, in occasione delle Olimpiadi. Tra gli uomini ha trionfato il kenyano Nephat Kinyaniui (già vincitore a Nagano in aprile) con 2:08:09. Stupefacente il risultato del ventenne cinese Ren Longyun, quarantanovesimo ai mondiali in 2:35:22 e qui secondo a tempo di record nazionale in 2:08.15. Terzo l'altro cinese Han Gang (2:08.56), che si è migliorato di quattro minuti e mezzo e che quest'anno aveva disputato solo i campionati nazionali di cross. Al quarto posto David Kipkorir in 2:09:59. Il kenyano aveva vinto a Roma nell'edizione 2006 in 2:08:38, ed in passato aveva collezionato importanti piazzamenti a Firenze e Torino. Instancabili Se i maschi sorprendono, le donne strabiliano, soprattutto in rapporto alla giovane età: ha vinto Chen Rong, diciannove anni e mezzo, in 2:27:05. In questa stagione la promettentissima cinese ha disputato la bellezza di quattro maratone, sette gare in pista sui cinquemila metri, ben sei sui diecimila, un millecinquecento metri ed i campionati cinesi di cross. Di tutte queste gare, ben tre (1500, 5000 e 10000) le ha disputate nell'arco di tre giorni, con due vittorie ed un secondo posto, sulla distanza più breve. Seconda Zhang Yingying, che di anni ne compierà diciotto in gennaio. Il tempo, 2:27:20, fa allibire. Anche per lei una stagione davvero intensa, con otto 5000, quattro 10000 e due maratone. Terza Bai Xue, la più conosciuta del terzetto, poco meno che diciannovenne, giunta al traguardo in 2:27:46. Aveva vinto una maratona in maggio in 2:33:51. Zhu Yingying, quarta classificata in 2:28:47, ha diciannove anni e due mesi: corre anche gli ottocento metri ed era alla seconda maratona stagionale. Sun Yingjie, annunciata al rientro dopo il termine della sospensione per doping, non ha preso il via, così come Zhou Chunxiu, vincitrice a Londra e leader mondiale stagionale. Dresda gelata Giunta alla nona edizione, e condizionata dalle avversità atmosferiche, la maratona tedesca ha visto i successi di Leonid Shvetsov (un primo posto annunciato) e della polacca Kuta. Il russo ha concluso la tormentata prova in 2:16:19, la polacca in 2:41:54. Nella classifica femminile una italiana, Daniela Pivetta, settima in 3:11:20. Reims Prestazioni di rilievo anche nella maratona francese: i quasi omonimi David Kiyeng Kemboi e David Kemboi hanno corso in 2:09:08 e 2:09.46. Terzo un altro kenyano, Abraham Chelanga, in 2:10:16. Ex-kenyano (ora francese) il quarto, Simon Munyutu, in 2:11:39. Legge kenyana rispettata anche nella classifica femminile: vittoria per Martha Komu in 2:32:47 su Hellen Cherono in 2:33:05. Kenyani d'Oriente In Corea del Sud (la maratona era quella di Gongyu) le prime cinque piazze sono state monopolizzate dal Kenya: Edwin Komen (2:08.45 quest'anno) primo in 2:09:44, Charlie Seronei secondo in 2:09:45 (tornato a correre una maratona dopo quattro anni), Wilson Kigen terzo in 2:09:56. Matthew Sigei, quarto in 2:10:10, è noto per aver vinto la maratona di Brescia nel 2003 in 2:09:17 e per aver disputato altre mezze maratone sul suolo italiano. Cono protagonista di moltissime apparizioni nel circuito su strada in Italia. Losanna e Detroit Nella quindicesima edizione della maratona di Losanna (circa ottomila partecipanti con arrivo davanti al Museo Olimpico Reims) vittoria per il kenyano Wiliam Kwambai Kipchumba in 2:12.18 sul connazionale Benjamin Kiptoo Kolum in 2:12:24. La russa Malkova ha vinto la corsa femminile in un tempo superiore alle due ore e quarantacinque minuti. Con Haile Gebrselassie che ha corso 10 miglia sostenendo un allenamento, le vittorie della trentesima Free Press/Flagstar Marathon di Detroit sono andate a Christopher Kiprotich in 2:15:14 ed alla ucraina Anzhelina Averkova in 2:34:50. Fight Club Nadine Kleinert, tedesca medagliata olimpica e mondiale nel getto del peso, sta preparando la stagione indoor 2008 come boxeur. Intervistata da "Bild", ha dichiarato che si diverte molto, che lanciare il peso e boxare vanno di pari passo per quanto concerne velocità e potenza, e che nei suoi programmi intende lottare per una medaglia olimpica a Pechino. Nel peso, ovviamente. La boxe, dove gli esperti tedeschi vedono per lei un futuro interessante, può attendere. Kiplagat uno..due..tre! Sono stati ben tre i primati realizzati in un sol colpo da Lornah Kiplagat in quel di Udine. A sommarsi al nuovo limite mondiale sulla mezza maratona, ed a quello ottenuto di passaggio sui venti chilometri, c'è anche il primato europeo dei 15 chilometri, ai quali l'olandese è transitata in 46:59, a soli quattro secondi dal primato del mondo della giapponese Fukushi. La Kiplagat succede a se stessa ed alla romena Dita-Tomescu: entrambe percorsero la distanza dei 15 chilometri in 47:10 a Debrecen, nella prima edizione del mondiale di corsa su strada disputato nella passata stagione. Lutto All'età di 94 anni è scomparsa Maria Kwasniewska-Maleszewska, bronzo olimpico a Berlino '36 nel lancio del giavellotto (con la misura di 41.80) e detentrice del primato polacco per quindici anni. Unica medagliata polacca olimpica nella storia della specialità, la Kwasniewska era nata nel 1913, e durante i Giochi di Berlino fu eletta Miss olimpiadi per la sua avvenenza. Le altre due atlete che concorsero alla definizione del podio della finale berlinese, le tedesche Fleischer e Krueger, sono scomparse rispettivamente due e sei anni orsono. Francoforte Già prestigiosa, la maratona di Francoforte del 28 ottobre si arricchisce per la presenza di Svetlana Zakharova, al rientro dopo la maternità. La russa ha un primato di 2:21:31, ed in carriera ha vinto a Chicago ed è stata seconda a Londra. Marco Buccellato


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