Internazionale: la settimana mondiale



Nel consueto appuntamento settimanale con l'atletica dall'estero, spazio all'attività all'aperto nel continente americano ed in Oceania, alle corse su strada ed alla marcia; ci occuperemo anche di numerose notizie provenienti dal mondo dell'atletica internazionale. 

Campionati australiani 

Dalla rassegna di Brisbane, conclusasi dopo tre giorni di gare, è uscito il primo elenco di trentanove atleti selezionati per i Campionati del Mondo di Berlino: tra i nomi più importanti troviamo Sally McLellan, Jana Pitttman-Rawlinson, l'olimpionico Steve Hooker, i marciatori Tallent, Deakes e Rutter.

Assenti le star dell'asta Hooker e Burgess, a Brisbane si sono messi in luce la solita McLellan (12.74 sui 100 ostacoli nonostante un forte vento contrario e bis sui 100 in 11.32) ed il lunghista Fabrice Lapierre (8.18 ad inizio marzo), che ha rimesso in piedi in extremis una gara dall'andamento disastroso con un efferato 8.29 al sesto salto, beffando al tempo stesso il co-favorito Watt, un atleta ventenne, accreditato di un buon 8.17 la settimana precedente. Da film dell'orrore i primi cinque salti di Lapierre (quattro nulli con in mezzo un 7.41), da copertina l'ultimo.

Ultime dai canguri

Nel resto delle gare ennesimo titolo per il centista Joshua Ross (10.34, solo quinto l'aborigeno Pat Johnson, 37enne accreditato di un "lontano" 9.93), la buona vena dei quattrocentisti (45.07 per Wroe, 45.51 per l'altro meticcio Steffensen) e le escursioni di Tasmyn Lewis, che dopo il titolo mondiale indoor sugli 800 cerca spazio in nuovi sentieri, facendo suoi i titoli dei 400 piani in 51.42 e dei 400 con ostacoli in 56.27, questi ultimi una novità. Ospite di prestigio, la neozelandese Vili, che ha vinto la gara di getto del peso con una gran traiettoria misurata a 20.22. Ultimo appunto per i 1500 metri maschili, vinti da Riseley in 3:35.71. 

Oggetto misterioso 

A Cuba nei giorni scorsi si è disputato il Memorial Rafael Fortun, meeting di sole gare di sprint intitolato ad uno dei migliori velocisti della storia di Cuba, attivo negli anni '50 e nativo della città che ha ospitato il meeting (Camaguey). Nella tre giorni di gare è emerso a sorpresa il nome del 19enne Roberto Skyers, inattivo la scorsa stagione e noto finora per aver partecipato due anni orsono sia al famoso Memorial Barrientos che al medesimo appuntamento di Camaguey. 

Skyers, in progresso fin da febbraio alla ripresa dell'attività con un paio di 10.2 manuali sulla distanza breve, è esploso con un incredibile 20.24 nelle batterie dei duecento (primato junior cubano), risultato ampiamente confermato in finale con 20.42; nel contesto del Memorial Fortun anche 10.25 di Victor Gonzalez (erroneamente assegnato ad un meeting disputato a L'Avana la scorsa settimana), e 39.40 della 4x100 nazionale con lo stesso Skyers in ultima frazione. Nelle gare femminili 12.90 ventoso della ostacolista Tejeda, appena rientrata dalla campagna indoor europea. 

La primavera delle corse 

Le migliori maratone di aprile sono ormai alle porte, ed un succoso anticipo della Flora London Marathon si è avuto domenica nella mezza maratona di Lisbona, con molti iscritti sia all'una che all'altra corsa. Ha vinto il favorito Martin Lel in 59:56, precedendo il due volte iridato di maratona Gharib (59:59, in grande forma) ed il kenyano ammazza-maratone Robert Kipkoech Cheruiyot (1:00:05). Solo settimo Samuel Wanjiru, appena una posizione migliore per Emmanuel Mutai. Non nuova a prestazioni brillanti nelle ultime stagioni, la statunitense Kara Goucher-Wheeler si èimposta nella mezza femminile in 1:08:30, dando mezzo minuto alla kenyana Timbilil. Tra le avversarie più note, quarta la lettone Prokopcuka.  

Tokyo unisex 

La maratona femminile di Tokyo, la cui storia si è esaurita nello scorso autunno dopo trent'anni, è stata convogliata nella versione primaverile, dove corrono assieme entrambi i sessi. I successi dono andati al kenyano Salim Kipsang in 2:10:27 ed alla giapponese Mizuho Nasukawa, che a dispetto di un cedimento negli ultimi chilometri ha concluso in 2:25:38. Interessante il secondo posto del debuttante Kazuhiro Maeda (2:11:01), al passo d'addio Reiko Tosa (terza in 2:29:19) e Toshinari Takaoka, detentore presente e passato di tutti i record nazionali dai 3000 alla maratona, che si è ritirato e non ha concluso l'ultima maratona della carriera. 

Kanter, primato indoor 

All'inizio della scorsa settimana Gerd Kanter aveva annunciato la propria partecipazione ad una gara di lancio del disco nell'imponente impianto svedese di Tipshallen, nella località di Växjö, il cui anello in pista misura 376 metri. La miglior prestazione mondiale al coperto era nell'aria, in considerazione dello stato di forma del campione olimpico, reduce dal brillante 69.70 conseguito in Coppa Europa alle Canarie.  

Kanter ha assolto il compito già al secondo dei sei lanci, misurato a 69.51, ed ha lanciato oltre il vecchio limite (che apparteneva a Wolfgang Schmidt, grande specialista della Germania Democratica, con 66.20, e risaliva al 1980) anche al terzo turno (68.21) ed al quarto (69.01). L'altro grande specialista estone Israel si è classificato terzo con 60.32, battuto dall'olandese Cadée (60.37), mentre nella competizione femminile il successo è andato in maniera scontata alla svedese Södeberg (unica atleta di caratura in gara) con un miglior lancio di 57.06. 

Casañas lungo 

Ottimo risultato per l'altro discobolo naturalizzato spagnolo, ma cubano di nascita. A Quinta do Anjio, in Portogallo, ha ottenuto la misura di 67.11, come da notizia diffusa dalla federazione spagnola. Ancora dal settore lanci,  prosegue il buon momento del martellista egiziano Anani: al Cairo ha ottenuto la misura di 75.97, in una gara che ha visto tre specialisti superare i settanta metri. In Brasile, a Ibirapuera, in evidenza il velocista Bruno de Barros, che ha corso una batteria da 10.16 rinunciando alla finale, andato al solito Moreira in 10.25. 

USA, via alla stagione all'aperto 

Arrivano i primi numeri dall'attività all'aperto, anche grazie alla discesa in pista dei primi nomi "pesanti": è il caso di Jeremy Wariner, che anche quest'anno ha scelto la sua Waco per l'esordio stagionale. L'ex-campione olimpico ha corso il solito duecento di debutto in 20.77. A Los Angeles esordio del campione mondiale junior dei 400 ostacoli Anderson, cronometrato in 49.52. Buoni i lanci sulle pedane di Tempe (19.97 del serbo Jotanovic e 64.86 di Rashaud Scott), mentre a Conway il vento esagerato porta a prestazioni inattese sui 200 alcune sconosciute quali la trinidegna Paul (22.50) e l'americanina 21enne Kutu-Akoi (22.86).

Shalonda Solomon, lei sì una atleta di vaglia sulla distanza, ha disertato i suoi 200 e scelto i 400, chiusi in un improbabile 54.84. Altro nome importante, Lauryn Williams: la tre volte campionessa del mondo si è presentata a Coral Gables correndo sul solito tappeto di vento in 22.61. Buon ritorno anche di Marcus Brunson, sprinter 30enne alle prese con un lento recupero dopo un infortunio patito un anno e mezzo fa. L'inizio a Tucson è promettente, 10.12 in assenza di vento. 

Disney Stadium 

Più che un meeting una lunga festa, tre giorni di gare, a Lake Buena Vista, per il Walt Disney World Invitational: qualche grosso nome si è fatto onore, qualcun altro ha scherzato e si è calato fin troppo nell'atmosfera da cartoons. David Oliver, per esempio, ha onorato l'impegno vincendo sia il turno preliminare dei 110 ostacoli in 13.39 che la finale in 13.36 (con molto vento in entrambe le sessioni). Xavier Carter ha corso le batterie dei 400 in 48.20, ma ha disertato la finale. Chaunte Howard ha esordito sulla pedana disneyana con 1.82.  

Marcia, campionati cinesi 

In una rassegna nazionale priva di prestazioni ad effetto, da segnalare l'impresa del 21enne Li Lei, che ha vinto sia il titolo nei venti chilometri (1:21:29) che sui cinquanta (3:54:26). Nella venti femminile successo di He Dan in 1:32:09, ma meglio di lei, in senso cronometrico, ha fatto la vincitrice della gara junior, Yang Mingxia, giunta al traguardo in 1:31:40. 

Dzingai in Bahrain 

Il più noto atleta dello Zimbabwe, il velocista Brian Dzingai, ha formalmente richiesto alcune settimane fa di gareggiare per il Bahrain. La pratica di trasferimento di nazionalità è già stata trasmessa alla IAAF per il disbrigo delle procedure necessarie. Dzingai si è classificato al quarto posto nella finale dei 200 metri ai Giochi Olimpici di Pechino. 

Lutto in Romania 

A soli ventiquattro anni è scomparso per una grave forma di cancro il saltatore in lungo Claudiu Bujin, campione nazionale indoor nel 2006 ed all'aperto nel 2007, più volte campione junior dei Balcani, con un personal best di 7.88. Bujin era il fratello maggiore della triplista Cristina Bujin, campionessa nazionale e dei Balcani nella stagione indoor appena conclusa, ed eliminata in qualificazione agli Europei di Torino. 

Amman, meno cinque 

Sabato si disputerà il Mondiale di Cross, ad Amman, in Giordania. Assenti per infortunio sia Kenenisa Bekele che Tirunseh Dibaba, sarà però della partita, dopo due edizioni di assenza, un nome altrettanto illustre, Saif Saaeed Shaheen, primatista del mondo dei tremila siepi e da troppo tempo alla ricerca di una forma stabilmente brillante per via dei ripetuti guai di natura fisica.  

Coming soon 

Sabato prossimo, oltre al Campionato del Mondo di corsa campestre, è in programma la mezza maratona di Praga, con al via alcuni kenyioti con primato personale al di sotto dell'ora. Il week-end USA offrirà invece in calendario le Florida Relays, le Alabama Relays, lo Stanford Invitational e meetings in numerose sedi comprendenti tra le altre Baton Rouge, Raleigh, Atlanta e El Paso. Nel frattempo, il bilancio statistico dei primi tre mesi completi di attività all'aperto e dell'intera stagione indoor è disponibile in formato "graduatorie mondiali" nella sezione dedicata del sito.

Marco Buccellato




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