Internazionale: la maratona cambia passo



Ampio giro panoramico sull'attività internazionale che ha riservato un grande risultato nella maratona di Fukuoka ed una agenda fitta di appuntamenti su strada in Asia, Europa ed America. Nel sommario di questa settimana, anche risultati all'aperto, indoor e le consuete notizie principali dal pianeta atletica.

Le ultime maratone dell'anno: Fukuoka

Quasi tutte in Oriente. Una, quella di Fukuoka, al solito superlativa sul piano cronometrico. Ha vinto l'etiope Tsegay Kebede, bronzo olimpico e mondiale, in 2:05:18, che è primato della corsa, primato sul suolo giapponese e primato personale, seppur di soli due secondi rispetto al tempo ottenuto dall'atleta nell'ultima maratona di Londra. Kebede ha gestito in modo esemplare l'irresistibile cambio di passo a tre quarti di gara, lasciando dietro di sé il quasi omonimo Tekeste Kebede, secondo al traguardo in 2:07:52, e l'ucraino Baranovskyi (una celebrità a Fukuoka), terzo col primato europeo stagionale di 2:08:19 soffiato a Ruggero Pertile, unico atleta del vecchio continente ad aver corso nel 2009 una maratona sotto le due ore e dieci fino a due giorni fa. Quarto un altro etiope, Dereje Tesfaye, in 2:08:36, quinto Evans Cheruiyot in 2:09:46. Da segnalare il ritiro del debuttante kenyota Mekubo Mogusu, che aveva in animo un esordio attorno  alle due ore e sette minuti. Ha perso contatto dopo il venticinquesimo chilometro ed ha gettato la spugna al trentunesimo, dopo aver praticamente smesso di correre per problemi muscolari.

E' stato un anno portentoso per la specialità della maratona, con oltre cento atleti in grado di correre in meno di due ore e dieci minuti, cinquanta atleti sotto le 2:08:30, e più di 270 atleti sotto le due ore e tredici. Cosa ancora più importante, un simile lievitare di prestazioni non fa capo ad un ristretto numero di corse. In un elenco inesauribile di maratone annuali si sono registrati infatti i primati della corsa, in particolare nel settore maschile, andando da alcune delle maratone più celebri del mondo a molte altre minori. Dove non c'è stato primato della corsa, c'è stato comunque spettacolo, interesse e molte volte anche primato di iscritti.

Shanghai e Singapore 

A Shanghai (scorsa settimana) successo della specialista locale Wei Yanan in 2:27:49 sulla etiope Tsegaye (2:28:16). La corsa maschile è stata vinta per il secondo anno consecutivo dall'etiope Asfaw in 2:10:10. A Singapore, domenica, ritorno al successo del campione del mondo di Osaka Luke Kibet in 2:11:25, nonostante un infortunio ed il caldo estremamente umido. L'ex-iridato ha preceduto i connazionali Chepkwony (2:11:33) ed il nome nuovo Krop (2:11:51). Nelle retrovie altre entità africane ben conosciute come Kipsos, Mucheru Maina e Tum. Uno-due russo nella maratona femminile con Albina Mayorova prima in 2:32:49 sulla Morgunova (2:34:49). Disperse le africane, anche di gran nome, quali Leah Malot, Mogaka e Kimuria.

Altre maratone del week-end: a Sacramento e Beirut vittorie etiopi, per Tesfaye Girma-Bekele (2:13:42) e Buzunesh Deba (2:32:18) nella maratona californiana, per il 20enne Mohammed Tamam (2:16:13) e per Mihret Tadesse (2:42:41) in quella medio-orientale. Nella maratona indiana di Pune 2:13:05 del kenyota Augustine Rono e crono decisamente buoni per le poco conosciute kenyane nella mezza maratona (prima Agnes Katunge Mutune in 1:10:30). Nell'edizione inaugurale della maratona di Las Vegas, tra majorettes e uno stuolo di bands musicali, super-prestazione di Caroline Rotich (2:29.47), una atleta senza particolari riscontri in passato ma già miglioratasi moltissimo in una mezza maratona di fine agosto, seppur con declivio di 35 metri.

Outdoor news

Giovedì appuntamento di prestigio all'Olympic Park di Melbourne con lo Zatopek Classic, meeting che nelle ultime stagioni non ha retto il passo con le edizioni del passato. In pista i migliori mezzofondisti locali, compresi Benita Willis e Collis Birmingham, l'ex-iridata degli 800 Tamsyn Lewis (sui 400 ostcaoli) e la campionessa mondiale di lancio del disco Samuels. In Bielorussia molti martellisti hanno aderito al meeting dilanci organizzato da Vadim Devyatovskiy. Successo nella categoria senior al campione d'Europa promesse Shayunov, capace di ottenere 79.31. Infine, è ancora tempo di correre per Liu Xiang. L'ex-campione olimpico e recordman dei 110 ostacoli sarà di nuovo in pista nei prossimi giorni ad Hong Kong, in occasione dei Giochi dell'Est asiatico.

Indoor news

La stagione indoor 2010 USA è già iniziata. A Lynchburg 5.50 dell'israeliano Olkhovskiy e dello statunitense Mondschein nell'asta. Nel getto del peso 20.38 di Sheldon Battle a Notre Dame. Si balla anche ad Aulnay-sous-Bois, col francesino Lavillenie già in forma e capace di superare 5.82 (lo scorso anno vinse con 5.81). L'atteso rientro in pista di Bruny Surin (42 anni) è stato un successo. Come promesso, l'ex-argento olimpico dei 100 metri ha migliorato il primato canadese dei 50 metri indoor (nella sua categoria master) correndo in 6.15 a Montreal. Dopo un lungo periodo di silenzio per problemi non esclusivamente di natura fisica sta per tornare in pedana il gigante sudafricano Jacques Freitag, campione del mondo di salto in alto nel 2003. Non è escluso un ritorno già dalla stagione indoor in alcuni meetings europei.

Cross e strada

Continua il felice momento del campione del mondo Gebremariam, che domenica si è imposto anche ad Alcobendas nel cross della Costituzione, centrando il quarto successo stagionale (Vivian Cheruiyot prima nel cross femminile). Nella 15 km di Heerenberg (Olanda) vittoria di Nickholas Kamakya Manza in 42:38. Assente per infortunio l'etiope Merga, che aveva intenzione di migliorare il primato del mondo sulla distanza. Caroline Cheptanui è prima al traguardo tra le ragazze in 49:52. A Kosa, in Giappone, nuovo limite mondiale stagionale sulle dieci miglia per Martin Irungu Mathathi (44:52).

Lutti

Dopo Patrick Ndururi, un'altra scomparsa nell'atletica kenyana, anche stavolta di un ex-ottocentista. Si tratta di Patrick Konchellah (41 anni), fratello del due volte iridato Billy e zio del campione del mondo di Berlino Kamel. Patrick Konchellah corse in 1:42.98 nel 1987 a Colonia, e fu finalista mondiale. Dalla Slovenia giunge la notizia della prematura scomparsa della velocista Perc (38 anni), che fu bronzo europeo indoor nel 1996 e due volte semifinalista mondiale sui 60 metri.

Giubileo londinese

Per la trentesima edizione della maratona di Londra (25 aprile) il cast si annuncia ancor più straordinario delle ultime edizioni. Oltre ai vincitori uscenti Wanjiru e Mikitenko, la corsa maschile vedrà al via nomi del calibro di Lel, Kibet, Kirui, Gharib, Kebede. Tra le donne la Shobukhova, la cinese iridata Bai Xue, la Kastor-Drossin, l'olimpionica Dita e la britannica Yamauchi, oltre alle migliori etiopi e russe.

Domenica Dublino

Pochi giorni al Campionato Europeo di cross. Il Belgio sarà rappresentato in tutte le gare del programma: da seguire l'under 23 di origine etiope Atelaw Bekele ed il senior Desmet. Gran Bretagna con trentasei atleti: i punti di forza saranno Farah (campione a San Giorgio nel 2006), la under 23 Stephanie Twell e, come da tradizione, la pattuglia rappresentata nelle gare under 20. Francia con il veterano El Himer ed i quotati under 23 Kowal e Carvalho. Finlandia senza particolari ambizioni, con l'interessante Sandra Eriksson nella categoria promesse. Germania priva dei nomi di un tempo, ma rappresentata da ben 31 atleti.

Proseguiamo con la superpotenza Spagna, forte di atleti in grado di imporsi in tutte le competizioni (Bezabeh, castillejo, Lamdassem, Sanchez tra gli uomini, Fernandez, Morato Fuentes-Pila tra le donne, più promesse e junior di primo piano). Unica assente di rilievo, Marta Dominguez. Per la Svezia spedizione ridotta nel numero ma forte della presenza del siepista Mohamed. Russia con obiettivi mirati alle gare under 23 e junior femminili.

Marco Buccellato




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