Internazionale, l'estate sudafricana



E' il Sud Africa a fare notizia in questo marzo di atletica internazionale all'aperto, con Oscar Pistorius, L.J. Van Zyl e la rediviva Caster Semenya, avviata a un percorso simile, stando alle prime avvisaglie, a quello che la portò alla ribalta nel 2009. Nella rubrica di questa settimana anche l'attività negli USA, la marcia e le notizie a cornice dell'attività all'estero.

Pistorius nella storia

Con il 45"61 ottenuto a Pretoria alcuni giorni fa, Oscar Pistorius è diventato il primo atleta con disabilità a trovarsi in vetta a una qualsiasi graduatoria mondiale stagionale (seppur per pochi giorni, poi Van Zyl ha fatto meglio). Si tratta di un caso assolutamente unico nella storia dell'atletica leggera. A metà della settimana scorsa, infatti, nessun atleta aveva fatto meglio del sudafricano in una gara all'aperto nel primo scorcio del 2011. Per l'atleta che corre con le protesi agli arti inferiori, ora in possesso del minimo B per i Mondiali,  si avvicina il sogno di concorrere a una grande manifestazione.

Van Zyl ancora al top in 44"86

Dopo l'exploit nei 400 ostacoli (47"66 un mese fa), il sudafricano Louis Jacob Van Zyl è sceso sotto i 45 secondi a Germiston sulla distanza piana, registrando il nuovo primato mondiale stagionale in 44"86. Succede al fresco 45"61 di Oscar Pistorius, ottenuto quattro giorni prima a Pretoria. Caster Semenya ha vinto gli 800 metri in 2'01"77 e corso anche i 400 metri, seconda in 52"54, personal best. Nelle altre gare 8,17 di Mokoena nel salto in lungo e 10"17 con vento appena oltre la norma per lo sprinter Dreyer.

Il fine settimana USA

Esordio di Veronica Campbell-Brown nella abituale location di Orlando, in Florida. Per la due volte olimpionica dei 200 metri il primato personale outdoor sui 400 metri in 52"25, un riscontro decisamente buono nonostante il sorpasso operato nel finela da Mary Wineberg, prima in 52 secondi netti. Dagli ostacoli 13"47 di Joel Brown e 13"49 del giamaicano Thomas, che saranno opposti a David Oliver nel prossimo fine settimana a gainesville. Ad Austin ancora un buon 110 con Keiron Stewart che si migliora in 13"44, e sorpresa dall'estone Marek Niit, che dopo le ottime prestazioni della stagione indoor ha migliorato il record nazionale dei 100 metri correndo in 10"21. In entrambe le gare sostanzioso aiuto del vento, seppur nei limiti, ma vicino ai due metri al secondo. Nelle "Raleigh Relays" 13"58 in batteria di Ash sui 110 ostacoli e 51"98 di Francena McCorory sui 400 metri.

Ragazze già veloci: Shayla Mahan ha corso in 11"20 in South Carolina, e poco dopo a El Paso la gaimaicana Levy ha portato il mondiale stagionale a 11"16 col beneficio dell'altitudine. Altro dagli USA tra venerdì e domenica: a Tallahassee 10"28 legale del 17enne Bracy, già in mostra la scorsa stagione con un paio di guizzi, ed esordio del pesista giamaicano Scott con 19,84. Rinviato l'esordio outdoor di Kirani James: il talento di grenada ha un dolore al ginocchio ed è stato lasciato a riposo dal suo coach, Harvey Glance, nome di punta della velocità Made in Usa a cavallo tra gli anni settanta e gli ottanta. Chiudiamo con Darvis Patton, finalista nelle due più grandi gare di 100 metri della storia (Pechino e Berlino), che dopo dieci mesi di assenza per infortunio è riapparso in Texas correndo in 10"10 ventoso.

La Vlasic arriva in America

Il prossimo 11 giugno Blanka Vlasic esordirà in territorio statunitense. La croata gareggerà nella Samsung Diamond League dell'11 giugno a New York, dove si registrerà anche il debutto stagionale sui 100 metri di Tyson Gay (in gara nelle staffette alle Texas Relays in aprile). Tra i migliori iscritti anche Jessica Ennis (si riserva di decidere successivamente in che specialità) e Jeremy Wariner. Quest'ultimo è andato così così nel fine settimana sui 200 metri (21"05 a Tempe, battuto dall'altro quattrocentista Pinder della Bahamas, campione NCAA indoor, in 20"73).

Grandi lanci in Nuova Zelanda

Valerie Adams ha vinto a Dunedin l'ennesimo titolo nazionale di getto del peso con 20,54, il miglior risultato mai registrato sul suolo neozelandese. In gran luce anche il fenomenale Jacko Gill, che col peso da 6 chilogrammi ha allungato la miglior prestazione mondiale under 16 e under 17 fino a 21,34. Dalla vicina Australia ancora numeri da Mitchell Watt, che dopo l'8,38 di dieci giorni fa si è confermato con 8.28. Sud America: in Brasile 11"19 regolare di Ana Claudia Lemos Silva (sempre in forma precoce) e 16,99 del triplista Jefferson Dias Sabino (con molto vento); sui 400 51"97 della Coutinho.

A Dudince grande marcia

Il marciatore slovacco Matej Toth, primo in coppa del Mondo la scorsa stagione, si è aggiudicato la 50 km dell'incontro internazionale di Dudince col nuovo primato nazionale di 3h39'46", miglior prestazione mondiale dell'anno. La risultanza cronometrica tecnica avrebbe potuto essere migliore se il forte vento e una flessione dovuta alla stanchezza non avessero messo il freno all'azione di Toth, che al quarantesimo chilometro era ancora in vantaggio sulla tabella di marcia che prevedeva l'attacco al primato della manifestazione (3h38'45" del francese Diniz).

Dal secondo posto in poi una sequenza di marciatori polacchi in grande giornata: secondo Rafal Fedaczynski in 3h46'05", terzo Rafal Sikora (3h46'16"), quarto Lukasz Nowak (3h46'40"), quinto Rafal Augustyn in 3h46'56". Sesto l'ex-iridato Deakes in 3h48'02", in ogni caso un buon risultato considerato che non completava una 50 km da oltre tre anni. Tra i ritirati Francisco Fernandez, alla seconda esperienza della carriera sulla distanza più lunga del programma olimpico di marcia. Nella 20 km femminile vittoria dell'irlandese Olive Loughnane in 1h32'40" sulla ceka Schindlerova (1h33'51"). All'ucraino Kovenko la 20 km maschile in 1h21'44".

Mezze maratone in Europa

Record nella mezza maratona di Azpeitia, in Spagna, dove il kenyota Stanley Biwott ha migliorato il primato della corsa in 1h00'23". A Varsavia un altro primato, autore Sammy Korir in 1h01'18": nella mezza femminile esordio vittorioso sulla distanza della siepista Katarzyna Kowalska in 1h11'27". Nella corsa olandese di Venlo ancora una firma kenyana, quella di Stephen Chelimo (1h02'26", manco a dirlo primato della locale mezza maratona) e altro esordio vincente nella gara femminile, andata alla kenyana Elisabeth Cherono in 1h11'26".

Wanjiru k.o., salta Londra

Il campione olimpico di maratona Samuel Wanjiru non gareggerà nella prossima maratona di Londra del 17 aprile. La ragione è da ricercarsi in un problema al ginocchio insorto negli ultimi giorni. In una delle altre grandi maratone primaverili (Rotterdam, 10 aprile), al grande cast allestito anche quest'anno si sono aggiunti i nomi delle kenyane Rita Jeptoo Fyles Ongori, al debutto sui 42 km.

Due delle grandi corse di aprile (Boston e Londra) sono state indicate dalla federazione giapponese come test finale per la convocazione ai Mondiali di Daegu, vista la cancellazione delle altre corse in programma sul suolo nipponico in conseguenza dei disagi provocati dal terremoto, dal conseguente tsunami e dal pericolo nucleare (l'ultima maratona ad essere stata cancellata è stata quella di Nagano). Tra le interessate alla convocazione si registra il forfait della Kano, che non gareggerà, come inizialmente previsto, a Londra.

Il prossimo week-end

Molte le corse su strada di un certo interesse, in particolare le mezze maratone di Berlino e Praga. In Germania di scena Ayele Abshiro, Abebe Dinkesa (al rientro), Abraham Chebii, Kiplimo Kimutai, Leonard Langat tra gli uomini e la tedesca Mockenhaupt tra le donne. A Praga al via Nicholas Kipruto, Jairus Chanchaima, Titus Masai e l'etiope Azmeraw Bekele nella mezza maschile, Lydia Cheromei e Rose Kosgei in quella femminile. Nell'attività all'interno degli stadi, le Florida Relays di Gainesville presentano David Oliver in prima linea nei 110 ostacoli e la campionessa del mondo di salto in lungo Reese, ma anche altri nomi di grande richiamo quali Xavier Carter, Justin Gatlin e Churandy Martina, alla prima apparizione da olandese.




Condividi con
Seguici su: