Internazionale, l'anno-record delle maratone



Le ultime dall'estero nella consueta rubrica internazionale, in una settimana incandescente all'insegna delle grandi prestazioni nella maratona di Francoforte e dei Giochi Panamericani di Guadalajara, dominati dagli atleti cubani. Nel sommario anche le altre maratone e le corse su strada delle ultime ore e la panoramica completa di quanto successo oltre confine.

La maratona di Francoforte

I tracciati delle maratone tedesche, non ci sono più dubbi, si prestano alla realizzazione di prestazioni eccezionali. Dopo la doppia tornata Berlino-Francoforte, infatti, tra le migliori venti prestazioni di sempre, ben dieci sono state ottenute in Germania, e ancora più nello specifico, cinque delle migliori dieci, e le prime quattro in assoluto. A Wilson Kipsang non è bastato correre a ritmi eccezionali gli ultimi cinque chilometri per migliorare il fresco record del mondo di Patrick Makau Musyoki, mancato per una manciata di secondi, ma la maratona di Francoforte sarà ricordata per molte altre rilevazioni di carattere statistico.

Per esempio, mai nessuna maratona aveva offerto ben quattordici specialisti in gradi di scendere tutti insieme sotto le due ore e dieci minuti. Ancora: tre migliori prestazioni per piazzamento (a livello del sesto classificato, del tredicesimo e del diciannovesimo). Il debuttante Peter Kirui (sesto in 2h06'31") è nella top ten dei migliori esordienti sui 42 km. Infine, il 21enne Matebo succede al compianto Samuel Wanjiru come il maratoneta più veloce di sempre sotto i ventidue anni.

Le liste stagionali maschili beneficiano, con Francoforte, di sei nuovi ingressi nel top 20, mentre nelle liste all-time si registrano tre risultati nel top 30 delle prestazioni assolute. E' stata anche la miglior maratona dell'anno, dal punto di vista cronometrico, per esponenti europei, pur senza migliorare il primato stagionale continentale. Ben tre si sono espressi sotto le due ore e dieci, tutti col primato personale: il polacco Henryk Szost (2h09'39"), il francese di origini maghrebine Abdelatif Meftah (2h09'46") e il russo Aleksey Reunkov (2h09'54"). Partecipazione-record per la maratona tedesca, con oltre quindicimila maratoneti iscritti. A meno di una settimana dalla maratona di New York, il 2011 vanta già il miglior bilancio statistico maschile di sempre, relativamente alle prestazioni cronometriche sui 42 km, col più alto numero di atleti in grado di scendere, nell'ordine, sotto le 2h05', 2h06', 2h07', 2h08', 2h09' e 2h10'.

Rompicapo londinese

Un compito crudele aspetta i selezionatori kenyani per definire la squadra che darà nuovamente l'assalto al titolo olimpico ai Giochi di Londra 2012, dopo la prima medaglia d'oro kenyana conquistata da Samuel Wanjiru a Pechino. Con Wilson Kipsang ultimo aggiunto, nel gruppo di atleti di élite da scegliere, e da scremare fino al numero di tre, troviamo anche il neoprimatista del mondo Patrick Makau Musyoki, il duo Geoffrey Tanui-Moses Mosop che ha strapazzato la maratona di Boston in aprile (il primo sarà a New York domenica prossima), e il due volte campione del mondo Abel Kirui, che tornerà in gara tra un mese nella 15 km olandese di Heerenberg. L'elenco dei nomi verrà deciso e diffuso dopo la maratona di Londra della prossima primavera, ultimo banco di prova utile per titare le somme.

Dublino da record

La maratona irlandese ha festeggiato sia il primato di partecipanti (quattordicimila) sia il miglior tempo nella storia della corsa, giunta alla trentaduesima edizione. Il successo è andato al kenyano Geoffrey Ndungu in 2h08'33", quasi mezzo minuto meglio del precedente record, davanti all'altro kenyano Gilbert Chepkwony, secondo in 2h09'50". Quinto il vincitore uscente Moses Kangogo Kibet in 2h11'43". Africana anche la vincitrice della maratona femminile, ma namibiana: è Helalia Johannes, prima col nuovo primato personale di 2h30'33", già seconda due anni fa.

Osaka, buona la prima

Edizione inaugurale della maratona di Osaka nella versione non esclusivamente femminile, con oltre 26.000 corridori giunti al traguardo. Successi di Elijah Sang in 2h12'43" sul russo Sokolov (2h13'15") e Salim Kipsang (2h14'18"), e della romena 38enne Lidia Simon (oro mondiale a Edmonton e argento olimpico a Sydney), prima in 2h32'48" sulla giapponese Shimahara (2h33'36"). 

Nairobi, corsa ad alta quota

Nella Standard Chartered Nairobi Marathon di domenica scorsa, successo in 2h10'54" dell'esordiente Ernest Kebenei, un 28enne che a Nairobi aveva già vinto una mezza maratona due anni fa. Il risultato appare interessante alla luce delle condizioni ambientali dettate dall'altitudine, e in ragione di un infortunio occorso all'atleta durante la gara. La nota Margaret Toroitich si è imposta nella maratona femminile in 2h30'17".

Primati anche a Marsiglia

Record della corsa anche nella Marsiglia-Cassis, una competizione che si sviluppa per 20 chilometri e 308 metri. I nuovi primati della manifestazione sono stati ottenuti dall'etiope Atsede Tsegay (58'10") e da Lydia Cheromei in 1h08'17". Battuto il campione uscente Philemon Limo, giunto terzo. 

I Giochi Panamericani

Con il successo del brasilano Solonei Silva nella maratona (2h16'37") si è conclusa una bella edizione dei Giochi Panamericani, con alcune eccellenti prestazioni implementate dagli oltre 1500 metri di altitudine di Guadalajara. Il medagliere finale dice chiaramente Cuba, con diciotto ori, sei argenti e nove bronzi, davanti al Brasile (dieci, sei, sette) e a una selezione poco competitiva presentata dagli Stati Uniti 8quattro, otto, quattro). Il bilancio "storico" dei Giochi, invece, è primeggiato con grande margine dagli Stati Uniti, forti di 280 medaglie d'oro e 665 medaglie totali. Cuba segue con 126 ori e 346 podi.

Nell'edizione 2011 sono stati realizzati 14 nuovi primati della manifestazione, otto maschili e sei femminili, cinque record sudamericani, quattordici primati nazionali. Tra i primati dei Giochi, l'unico "non vincente" è quello stabilito da Kim Collins, argento sui 100 metri, che nelle semifinali ha corso in 10"00. Dei principali risultati abbiamo trattano in breve giorno per giorno nella sezione delle news flash dal mondo: ne riassumiamo i più significativi.

Doppio record della manifestazione nelle gare di martello, con Yipsi Moreno (75,62) e Kibwe Johnson (79,63) e in quelle di asta con la conferma delle rivelazioni di Daegu, Borges (5,80) e Silva (4,75). Gara entusiasmante, i 400 maschili, con il costaricano Brenes sceso a 44"65 e il formidabile dominicano 18enne Santos autore di 44"71, sesta prestazione junior di tutti i tempi. Nel lungo, 6,94 della campionessa olimpica Maggi. Doppio acuto cubano negli ostacoli maschili, con Robles dominatore in 13"10 e Cisneros per la prima volta sotto i 48 secondi in 47"99.

Campionati arabi

Si sono disputati a Al Ain (Emirati), con qualche buon risultato e diverse assenze di atleti di grosso nome, impegnati più avanti a Doha nei Giochi Arabi: l'exploit è arrivato con il 79,27 del martellista kuwaitiano Al-Zankawi, secondo risultato della carriera. Lo sprinter marocchino Ouhadi ha vinto i 100 metri in 10"24, il qataregno ex-nigeriano Ogunode i 200 in 20"59, il sudanese Yousif si è imposto sui 400 metri in 45"94. Altri nomi ben noti: 7,85 di Berrabah nel lungo, 2,25 di Barshim nell'alto, 13,59 dell'algerine Rahouli nel triplo. Medagliere: primo il Marocco con ventisette medaglie (due in più dell'Egitto), di cui dieci d'oro. Per gli amichevoli contributi di questa settimana, un grazie va a Mauricio Quiroz Hoyos, Ken Nakamura, Alfons Juck, carles Baronet, Heinrich Hubbeling e Carole Fuchs.

News dal mondo

Il nuovo presidente del Comitato Olimpico del Ghana è l'ex-saltatore di triplo Francis Dodoo, eletto in un clima particolarmente teso. Dodoo ha partecipato ai Mondiali di Roma '87, è stato campione africano e vanta un personale di 17,12. La IAAF ha omologato il primato del mondo della 4x100 maschile ottenuto dai velocisti giamaicani a Daegu (37"04). Una nota anagrafica relativa ai primati: la scorsa settimana abbiamo parlato del kenyano Kenneth Kipkemoi, secondo nella mezza maratona di Valencia in 59'47", attribuendogli "con riserva" il 1994 come anno di nascita (e di conseguenza la miglior prestazione mondiale under 18). A seguito di informazioni più documentate, l'atleta risulta essere nato nel 1984.
 
Crisi

Le difficoltà dlla stagnazione economica mettono k.o. alcuni appuntamenti rilevanti e classici della stagione indoor. A fare le spese della crisi globale è addirittura la Sparkassen Cup di Stoccarda, un meeting storico nel calendario dell'attività invernale al coperto. Nel 2012 non ci saranno nemmeno il meeting di Lipsia e quello di Parigi-Bercy.

Chicherova: indoor si, mondiali no

Anna Chicherova (2,07) gareggerà nella stagione indoor ma si riserva di partecipare solo ad alcuni meeting, rinunciando per il momento ai Mondiali indoor di Istanbul. L'alto femminile potrebbe riservare scintille nel corso dell'inverno, anche grazie ai ritorni in pedana di Tia Hellebaut e Chaunte Howard-Lowe, oltre a Blanka Vlasic e all'azzurra Di Martino, senza considerare la tedesca Friedrich, il cui recupero dopo il grave infortunio di quest'anno procede più speditamente del previsto.

New York

Gebre-egziabher Gebremariam torna domenica prossima, a un anno di distanza, sul percorso che lo vide vincitore in 2h08'14". C'è anche Meb Keflezighi, che vinse due anni fa. Altri top runner dell'edizione 2011 della maratona di New York sono Geoffrey Mutai, Emmmanuel Mutai, Tsegaye Kebede, Jaouad Gharib, Matthew Kisorio (58'46" nella mezza maratona, all'esordio sui 42 km), Feyisa Lilesa, il campione d'Europa Viktor Röthlin. Non è da meno il cast femminile, che può contare sulle kenyane Mary Keitany (prima a Londra), Catherine Kilel (prima a Boston) e Caroline Rotich, sulle etiopi Dado, Deba, Kidane, Demissie e su un folto gruppo di specialiste europee (le russe Abitova e Bogomolova, la portoghesi Augusto e Felix, la primatista svedese Andersson-Omoro) e sulla neozelandese Smith. Debutto per Lauren Fleshman, molto attesa. Seconda esperienza per la britannica Pavey, dopo l'esordio di Londra.




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