Internazionale, firme etiopi a Houston



Fine settimana internazionale ricco di notizie e risultati. In vetrina soprattutto le maratone di Houston e Mumbai, e la ricca attività al coperto che ha caratterizzato il week-end statunitense ed europeo. I grossi meetings sono in arrivo, ed il pianeta atletica ha già ripreso a muoversi in direzione dei mondiali indoor di Doha.

Houston, maratona da record

L'etiope Teyba Erkesso, vincitrice anche la scorsa stagione con 2:24:18, ha abbassato nuovamente il primato femminile della maratona di Houston concludendo in 2:23:53, miglior prestazione mondiale stagionale 2010. La Erkesso ha preceduto la russa Plaskina, staccatissima in un pur rilevante 2:28:44, e l'altra etiope Abera, atleta all'esordio sulla più classica delle distanze su strada, poco conosciuta ma con discreti precedenti nel circuito stradaiolo statunitense. Record della corsa anche nella maratona maschile grazie al 2:07:37 con cui l'altro etiope Teshome Gelana Etana ha polverizzato il precedente primato personale.

Ventisei anni quest'anno, Gelana ha preceduto il connazionale Yigeze (2:08:58, personale, secondo a Reims tre mesi orsono), ed il kenyota Mbote (2:08:58). Quarto in 2:09:09 un altro etiope, Hussen Adilo (ben sei miunti e mezzo di moglioramento), quinto Charles Kibiwott Seronei in 2:09:10 (2:06:52 quattro anni fa), sesto Vincent Kiptoo Kiplagat in 2:09:22 (kenyano prima, qataregno poi, ora nuovamente kenyano, settimo a Roma l'anno scorso), ottavo l'esordiente USA Gotcher in 2:10:36. Si è disputata anche la mezza maratona, valida come campionato nazionale USA: attesissima all'esordio Shalane Flanagan, che in un colpo solo ha ottenuto titolo americano e primato della manifestazione in 1:09:41. Titolo maschile ad Antonio Vega in 1:01:54. Delusi nomi del giro che conta, come Rohatinsky (dodicesimo) e Tim Nelson, fuori dal podio per sette secondi.

Le altre maratone

A Mumbai (India, Gold Label IAAF), vittoria nel caldo in 2:12.34 di Denis Musembi Ndiso, un atleta ben conosciuto anche in Italia. Cinquina etiope nella classifica femminile, con 2:31.09 della ventenne Bizunesh Urgesa (argento mondiale junior dei 3000 metri), 2:31.11 di Haile Lema Kebebush (ventitre anni), 2:32.12 di Azalech Masresha Woldeselasse ETH 88 (ventidue), 2:32.46 di Mulu Seboka Seyfu e 2:33.38 di Firehiwot Dado Tufa (prima a Roma nel 2009), le più "anziane" del lotto, essendo nate nel 1984. Nella Rock'n'Roll marathon dell'Arizona (Tempe) 2:30:39 di Teyba Naser, ma di maggior interesse è l'1:09:43 di Deena Kastor-Drossin nella mezza maratona (solo secondo Ryan Hall, nettamente battuto dal canadese Bairu).

Abu Dhabi, la Iozzia diciottesima

Nella mezza maratona femminile di Abu Dhabi del sette gennaio (vincitrice Mary Keitany in 1:07:14), le classifiche complete riportano il diciottesimo posto della comasca Ivana Iozzia in 1:18:06 (passaggio al decimo chilometro in 35:55). Nella seconda metà di gara la Iozzia ha recuperato una posizione superando Atsede Habtamu Besuye, vincitrice della maratona di Berlino in settembre. La gara internazionale è stata portata a termine da ventotto atlete, di cui tre europee (migliore proprio la Iozzia). Si è disputata anche una 6 km, vinta da John Kwambai in 16:16 e da Firehiwot Dado in 18:18. Informazioni ricevute grazie alla cortesia di Heinrich Hübbeling.

Indoor USA

In attesa dei meetings di maggior richiamo della stagione, l'attività inizia a produrre qualcosa di interessante: le cose migliori sono arrivate dal pesista ex-iridato Reese Hoffa (debutto con 21.20 all'ultimo turno di lanci a Lexington) e da Lacy Janson, che nell'asta ha superato la misura di 4.65 a Blacksburg. A Houston mondiale stagionale sui 60 femminili per la caraibica Laverne Jones-Ferrette (7.14, seconda con 7.20 la Asumnu), 5.62 dell'astista Colwick ma anche un sorprendente (in negativo) 6.19 della finalista olimpica di lungo Jimoh, atleta capace di sfiorare i sette metri la scorsa stagione. Altro mondiale stagionale sui 60, ma al maschile, per Ivory Williams, che dopo la partenza "lentina" di dieci giorni fa ha registrato 6.60 a Lincoln, melgio di Churandy Martina che ha avviato la campagna invernale nel Nuovo Messico correndo i 60 metri in 6.66.

Proseguendo lungo l'asse statunitense delle distanze brevi e brevissime, 7.28 della campionessa universitaria Brookins a Blacksburg, 1:10.74 dell'eterna promessa Francena McCorory (cosce di potenza formidabile e tanta sfortuna) a New York sui 500 metri. Esordio in Texas per Muna Lee, tornata in pista dopo il pastrocchio e l'infortunio con la 4x100 nazionale a Berlino: per la sottile sprinter 7.29 sui 60 (in batteria per scaldare le gambe, poi niente finale) e 23.61 sui 200. In Pennsylvania 1:16.92 sui 600 metri del non ancora 19enne Loxsom, miglior risultato indoor di sempre per un atleta junior.

Sempre in Texas le migliori volate di inizio stagione di Demetius Pinder (Bahamas, 46.01) e Leslie Cole (52.43) sui 400, e 23.06 (Porscha Lucas) e 21.00 (Curtis Mitchell) sui 200. Sui 60 6.63 di Phiri, Zambia ora, ma Gran Bretagna fino a qualche tempo fa. Area mezzofondo: Galen Rupp ha rinviato l'esordio, programmato ad Albuquerque, dove invece ha regolarmente esordito Shannon Rowbury, medaglia di bronzo nella controversa finale mondiale dei 1500 metri femminili a Berlino, che ha corso il miglio in 4:34.14. L'irlandese Alistair Cragg ha vinto miglio e tremila metri a Seattle in 3:59.42 e 7:54.88. Nella stessa sede 5.66 nell'asta del giovane Roth. Dai salti anche 2.29 di Dusty Jonas a Lincoln. Dal Canada, 6.66 del velocista Effah a Calgary. Chiudiamo con i risultati su "pista gigante" e con il peso: a Flagstaff doppia razione per Gregory Nixon, autore di 20.97 sui 200 e 46.40 sui 400, e 20.89 di Daniel Taylor in pedana. A Lexington 18.47 della georgiana Kevkhishvili con la miglior serie della carriera.

Indoor europee, Gran Bretagna

Ancora molto bene la campionessa mondiale di eptathlon Jessica Ennis che, dopo i tre primati personali indoor della scorsa settimana, ne colleziona altri due, 7.36 sui 60 metri e 13.83 nel getto del peso. Un altro campione del mondo, Phillips Idowu, è tornato in pedana con 16.76, superando l'anglo-nigeriano Oke (16.68). Si è disputata nella sede di Manchester la nuova tappa del circuito Elite di salto con l'asta di patrocinio francese: vittoria al greco Filippidis con 5.70 su Steven Lewis (5.63). L'atleta di casa Kate Dennison ha vinto con 4.40 la classifica femminile (in realtà undicesima, la competizione ha avuto carattere misto uomini-donne).

Indoor europee, Francia Spagna e tutto il resto

La stellina dello sprint transalpino Christophe Lemaitre ha corso in 6.62 sabato e 21.12 domenica, in località diverse. Nelle prove multiple miglior punteggio della stagione per Yasmine Omrami (4.386 punti a Eaubonne). Dalla Spagna ottimo esordio del ventenne "miler" Bustos, che a Valencia ha messo in fila colleghi più esperti (come Luis Alberto Marco Marco) in 3:40.23. Buon 1500 metri anche sul fronte femminile, da Chelyabinsk, dove Mariya Savinova ha corso in 4:08.2. Miglior prestazione europea del tedesco Reus sui 200 metri a Erfurt (21.06). Migliori prestazioni europee ma anche mondiali, ma della durata di poche ore, per le ostacoliste Hildebrand (Germania) e Davin (Belgio), entrambe ad 8.09, la prima a Sindelfingen, la seconda a Coque (Lussemburgo). Ieri a San Pietroburgo Olga Samylova ha abbassato il limite stagionale di un centesimop correndo fuori classifica in 8.08. Asta: 4.40 della ceka Ptacnikova in Lussemburgo, stessa misura (4.40) anche per la polacca Piwowarska a Varsavia.

Pedana "calda" per le astiste tedesche: nel fine settimana 4.60 della Spiegelburg e 4.45 della Gadschiew. Pedana discreta per la pesista bielorussa Yanina Karolchik (oro a Sydney ed Edmonton), che è rientrata ad un anno a mezzo di tempo dall'ultima gara disputata (Olimpiadi), lanciando a 18.08. In giro per l'Europa: l'ucraino Demyanyuk ha saltato 2.31 in patria, ed ora è in partenza per il Moravian High Jump Tour, dove sarà in pedana anche Chaunte Howard, che ha debuttato con 1.88 in Kentucky. In Germania debutto all'aperto per il martellista Litvinov, che a Francoforte ha lanciato a 74.64. Ultima notizia dal fronte europeo, quella del ritiro dall'attività di Yuriy Belonog, campione olimpico di getto del peso ad Olympia 2004. Per tutti i numeri della stagione indoor rimandiamo alle graduatorie mondiali, presenti nella sezione statistiche.
 
Ranking inglese, sette italiani

Nelle annuali classifiche di merito della rivista britannica Athletics International le presenze italiane maschili sono tre: Giorgio Rubino, quarto nei 20 km di marcia, Nicola Vizzoni (nono nel martello) e Fabrizio Schembri, decimo nel salto triplo. Per le donne (quattro presenze) annoveriamo il quarto posto di Antonietta Di Martino nel salto in alto, il sesto posto di Elisa Cusma sugli 800 metri, l'ottavo di Clarissa Claretti (martello) ed il decimo di Elisa Rigaudo (20km di marcia).

Cross

A Le Mans vittoria non pronosticata per la non ancora ventenne etiope Oljira, che si è lasciata alle spalle Assefa, Komu, Wangari e buona parte dell'élite francese. Vittoria di Michael Kigen tra gli uomini su Dino Sefer, 21enne etiope. Quinto Mbishei, uno dei giustizieri di Bekele in Scozia la scorsa settimana, quindicesimo Lebid.

Nel cross "Italica" di Santiponce (Siviglia) solo sesto l'iridato di cross Gebremariam. Si è imposto il kenyano Leonard Patrick Komon davanti ad uno stuolo di connazionali. Primo spagnolo Castillejo, ottavo. Nel percorso femminile, tre km più corto rispetto a quello maschile, vittoria mai in discussione per Linet Masai con le prime sei classificate tutte kenyane, eccezion fatta per la quarta, Hilda Kibet, che kenyana lo è stata prima di essere naturalizzata olandese. Europee al palo: settima l'austriaca Herzog, ottava la Kalovics, decima la Konovalova, undicesima la Augusto, dodicesima la Twell, poi le spagnole e le altre portoghesi.

In un altro cross spagnolo, a Maliano, vincono il marocchino Dhame e la kenyana Jepkoech, C'era anche l'ex-maratoneta Martin Fiz, che ha corso e vinto nella categoria master. Per concludere, a Huesca, doppia affermazione eritrea con Medhin e la Zegergish. A Melbourne si sono disputate le selezioni nazionali per la formazione del team australiano che affronterà il mondiale di cross: naturali favoriti, si sono imposti Collis Birmingham e Benita Willis, che un mondiale lo ha già vinto.

Nordhausen pesante

Venerdì il primo meeting importante di lanci della stagione: la pedana è quella di Nordhausen, in Germania. Annunciati i tedeschi Bartels (20.15 ieri) e Storl all'esame di "americano" contro Cantwell e Nelson, ed il canadese Armstrong.

Coming soon

Il campione del mondo di salto in alto Rybakov sarà in pedana a Hustopece sabato prossimo. Ha esordito nell'ultimo fine settimana con 2.29. Nella gara di alto femminile in Moravia è iscritta anche la tedesca Ariane Friedrich, che potrebbe trovarsi a gareggiare contro Blanka Vlasic ad Arnstadt il 6 febbraio, nel primo possibile faccia a faccia della stagione.

Gebre ci riprova

Venerdì prossimo nuova escursione di Haile Gebrselassie nel mondo della maratona, dove è detentore del primato del mondo. Il teatro sarà Dubai (Bronze Label IAAF), dove un anno fa vinse in 2:05:29. Altre anticipazioni: venerdì tornerà in pista (dopo un "assaggio" il 6 gennaio) il neozelandese Nick Willis, stella dei 1500 metri, che ha saltato l'ultima annata all'aperto per infortunio.

Marco Buccellato




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