Internazionale, da Xiamen a Dubai



L'appuntamento con le notizie ed i risultati dall'estero torna dopo la sosta natalizia. Questa settimana spazio al cross, alle corse su strada ed all'incremento dell'attività al coperto. 

Maratone: la prima in Cina 

Mentre a Dubai cresce l'attesa per il ritorno di Haile Gebrselassie (di cui parleremo più avanti) il mondo della maratona ha già fatto capolino nel nuovo anno con la maratona cinese di Xiamen, dove si sono registrati i successi del keniano Samuel Muturi (2:08:51, primato maschile della corsa) e della ventenne cinese Chen Rong, prima in 2:29:52 e quarta sullo stesso percorso un anno fa in 2:27:09. Muturi ha preceduto l’ennesima novità etiope, Negari Terfa (secondo in 2:09:01).

I due si erano già confrontati in ottobre nella maratona di Porto, dove Muturi si era imposto in 2:11:08 e Terfa si era classificato terzo. La qualificata 19enne Zhang Yingying è giunta seconda in 2:32:57, non riuscendo a ripetere il clamoroso exploit dell’edizione 2008, quando stabilì con 2:22:38 la migliore prestazione juniores all-time, un risultato che resistette fino  a settembre inoltrato come mondiale stagionale femminile. Nella mezza maratona giapponese di Miyazaki, che cade in calendario sempre il sei di gennaio, prestazioni meno brillanti rispetto alle edizioni più recenti: ha vinto la ventenne Maki Suzawa in 1:11:22, due secondi su Madoka Ogi (che correrà la maratona di Osaka) e tre su Ruth Wanjiru.

Di corsa verso mezzanotte 

Breve retrospettiva relativa alle tradizionali corse di San Silvestro: a San Paolo del Brasile, nella corrida che attira atleti da ogni continente, successo di James Kipsang Kwambai, già secondo a Berlino nella corsa in cui Haile Gebrselassie stabilì l'attuale record del mondo di maratona. Kipsang ha preceduto un altro kenyano, Evans Cheruiyot (primo nella maratona di Chicago dello scorso ottobre). Wude Ayalew, minuta e compatta etiope distintasi in pista nel 2008, ha vinto la corrida femminile. Il brasiliano Vanderlei Cordeiro de Lima, bronzo nella maratona di Atene 2004, ha corso a San Paolo l'ultima gara della carriera. 

La Incerti conquista Barcellona 

Fine d'anno spagnola con la corsa di Madrid, dove ad imporsi sono stati la stella del mezzofondo locale Marta Dominguez e l'etiope Tadesse Tola. Anna Incerti ha riportato un bel successo nella dieci chilometri di Barcellona (in 32:12) superando la spagnola Morato di quasi trenta secondi. La corsa iberica ha portato altre buone nuove alla causa italiana con il terzo posto di Deborah Toniolo. Ad Amadora (Portogallo, dieci chilometri) successo di un altro etiope, Imane Merga, sull’ugandese Boniface Kiprop).

Lo stesso Merga (omonimo ma meno accreditato di Deriba Merga, quarto a Pechino nella maratona, che esordirà a Houston tra due domeniche) troverà settantadue ore dopo una importante importante conferma riportando il successo nel cross britannico di Antrim, ancora davanti a Kiprop (alla giovane e sempre più autorevole Twell, campionessa europea juniores a Bruxelles, il cross femminile). In Africa, a Luanda, vittoria dell’etiope Ibrahim Jeylan Gashu sul giovane zambiano Tonny Wamulwa Mukongolwa, tesserato in Italia. Gashu, un primato sui diecimila metri di 27:02.81, ha gareggiato anche al Campaccio prendendo un minuto da Andrea Lalli.  

Per finire, successo di Micah Kogo a Trier (Germania). Il keniano (26:35.63 sui 10000 in pista) era reduce dal successo nella Corrida francese di Houilles su personaggi di primissimo piano quali Edwin Soi (che chiuderà alla grande il 2008 aggiudicandosi la Boclassic di Bolzano il 31 dicembre, prima del quarto posto del Campaccio) ed il marocchino Gharib, argento olimpico nella maratona  e due volte campione del mondo. 

Cross spagnoli 

Ancora Spagna, ma sui prati di Amorebieta, niente sole e nemmeno neve. Ha fatto notizia la sorprendente vittoria dell’eritreo Samuel Tsegay, che ha staccato con autorità il favorito kenyano Moses Masai. Nel cross femminile vittoria di Linet Masai, quarta sui 10000 metri a Pechino con il primato del mondo junior, su Vivian Cheruiyot. Bis campestre spagnolo a San Sebastian, con vittoria del naturalizzato ex-marocchino Ayad Lamdassem davanti al kenyano Thomas Kipkosgei. 

Indoor, al via la Russia 

Discreta apertura della stagione russa: nella Coppa di San Pietroburgo Aleksandra Kiryashova ha vinto l'asta femminile con 4.50 sfiorando i 4.60; Natalya Yevdokimova ha corso i 1500 metri in 4:14.96 ed il lunghista Ruslan Gataullin non ha fatto meglio che 7.72. A Yekaterinburg, nel Memorial Yalamov, Yuriy Borzakovskiy è stato più che onorevolmente sconfitto, in un test sui 500 metri, da Maksim Dyldin, bronzo olimpico con la 4x400 nazionale: 1:01.65 per Dyldin, 1:01.77 per Borzakovskiy.

Il miglior risultato tecnico della riunione russa è venuto dagli ostacoli, dove il bronzo mondiale indoor Igor Borisov ha esordito con un ottimo 7.59. Vyacheslav Voronin è stato battuto a parità di misura (2.20) dal giovane Shishakov. Sul fronte femminile ottimi 1:26.11 sui 600 metri per Mariya Savinova ed 1:26.87 per Oksana Sukhachova. Anna Alminova, unica russa presente sui 1500 metri a Pechino dopo l'ecatombe pre-olimpica, ha vinto i duemila in 5:48.37. Nello sprint da segnalare il 7.27 sui sessanta metri di Mariya Bolikova, un centesimo meglio di Natalya Murinovich.   

Altri risultati al coperto

L'erede di Svezia è lui, Linus Thornblad, che dopo il ritiro di Stefan Holm si trova sulle caviglie una eredità decisamente pesante: il nuovo "number one" nazionale dell'alto maschile ha esordito l'ultimo dell'anno a Malmoe con 2.27. Ancora per il salto in alto vittoria dello slovacco Horak a Essing, in Germania, con 2.26. Ancora dalla Germania, ma a Chemnitz, buon debutto per lo sprinter 22enne Christian Blum, che ha fermato i cronometri a 6.63. 

In avvio di anno il calendario statunitense ha proposto il primo “Pole Vault Summit” di Reno, in Nevada, una manifestazione dedicata al salto con l'asta che richiama molti dei migliori protagonisti nazionali ed una buona affluenza diu pubblico: i successi sono andati a Chelsea Johnson in 4.45 davanti alla forte brasiliana Murer (l’anziana Dragila si è classificata quinta con 4.25) e a Darren Niedermayer, un nome che non va per la maggiore (ha gareggiato anche in Italia due anni orsono), vincitore della migliore gara maschile con 5.60. Breve spazio anche alla marcia, con lo slovacco Toth che sui tremila metri, nell'impianto di Banska Bystrica, ha coperto la distanza in 19:31. 

Coming soon 

Edinburgo ricca di stelle: la sfida sui quattro chilometri di sabato prossimo sarà incardinata sulle chances di Andy Baddeley, miglior "miler" britannico del momento, contro Zersenay Tadese. Sul fronte femminile ritroveremo il gioiello Stephanie Twell opposta alle africane Mestawet Tufa, Linet Masai e Genzebe Dibaba, la più giovane della fortunata dinastia. Tra otto giorni toccherà invece ad Haile Gebrselassie, che tornerà alla maratona negli Emirati Arabi, a Dubai. La scorsa stagione l'etiope fallì il record del mondo pagando nel finale lo scotto di un avvio troppo spedito. Nel caso di un nuovo miglioramento del primato da lui stesso detenuto, intascherà la bellezza di un milione e duecentocinquantamila dollari. Se le condizioni saranno ideali, il coronamento dell'impresa sarà solo nelle sue gambe e nel suo cuore. 

Marco Buccellato




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