Internazionale, anche Fukuoka è kenyana



Con l'ultima grande maratona internazionale della stagione, si chiude di fatto un anno storico per le corse su strada, con alcuni nuovi primati mondiali e, più in generale, un picco statistico che delinea il 2011 come il miglior anno per il movimento podistico fuori-pista. Assieme alla strada, il weekend è stato ricco di eventi campestri, ma non mancano i risultati negli impianti, sia all'aperto sia indoor, grazie al precoce avvio della stagione statunitense,

Grande esordio di Ndambiri a Fukuoka

Come anticipato ieri, il kenyano Josphat Muchiri Ndambiri, atleta da molto tempo attivo in Giappone, dove vive e si allena, ha esordito sui 42 km a Fukuoka, cogliendo al primo colpo un prestigioso successo internazionale in una della corse classiche del calendario delle maratone, giunta alla sessantacinquesima edizione. Ndambiri, dopo un clamoroso "break" da 14'32" operato dal venticinquesimo al trentesimo chilometro, ha chiuso in 2h07'36", tempo di prestigio su cui tuttavia ha inciso in negativo il forte rallentamento del kenyano dopo il trentacinquesimo chilometro. Al primato anche il secondo classificato, l'altro kenyano "Japan-based" James Mwangi Macharia, cronometrato in 2h08'38".

Terzo, ancora una volta protagonista, il maratoneta non professionista Kawauchi (2h09'57", ma già a 2h08'37" nel corso dell'anno). La stagione delle maratone si chiude con oltre cinquanta atleti espressisi sotto le due ore ed otto minuti, una cosa mai accaduta nella storia della specialità. Sono ben 278 gli atleti che hanno corso quest'anno entro le due ore e dodici minuti (su percorso omologabile): di questi, solo undici sono europei. Tra loro, l'azzurro Pertile, decimo performer stagionale del vecchio continente.

La maratona di Shanghai

Anche a Shanghai buonissimo riscontro, ma al femminile: protagonista l'etiope Haile Lema Kebebush, già terza a Roma in marzo, che ha stracciato il personale e il primato della corsa in 2h24'09", miglior prestazione della stagione in una 42 km "Made in China". La corsa maschile è stata vinta dal 27enne kenyano William Kimutai Kangoko in 2h10'21".

Altre maratone asiatiche

A Macau nuova vittoria di Stephen Kwelio Chemlaly (2h12'49"), già vittorioso nella maratona israeliana di Tiberiade nei primi giorni dell'anno e poi inatteso secondo a Berlino in 2h07'55". Nella corsa femminile primato personale di Rose Chesire in 2h31'28" sull'etiope Gelaw (2h31'48") e sulla kenyana Winfridah Kwamboka Nyansikera (2h32'27"), quest'ultima reduce dal secondo posto nella maratona ad alta quota di Nairobi dello scorso ottobre. Tris kenyano nella maratona maschile di Singapore, grazie al primo posto di Charles Mwai Kanyao (2h14'33"), al secondo di Luka Chelimo (2h14'38") e al terzo di John Kelai (2h15'45"). Nella maratona femminile vittoria della kenyana Irene Jerotich (2h36'41"), davanti a una etiope e a un'altra kenyana. Nella maratona indiana di Pune vittoria dell'etiope Teferi Regasa in 2h16'57".

Mathathi vince ancora

Dopo la prestigiosa affermazione nella mezza di Newcastle in 58'56", Martin Irungu Mathathi è tornato a gareggiare e a vincere in Giappone, dove fa abitualmente base, assicurandosi la dieci miglia di Kosa in 46'20", un tempo appesantito di un minuto e mezzo rispetto al passaggio registrato a Newcastle sulla via del traguardo della mezza maratona. Secondo l'altro kenyano Alex Mwangi Mungwa in 47'05", terzo a tre secondi il giapponese Iwai.

Campioni del mondo battuti in Olanda

Nella 15 chilometri di Heerenberg sia Abel Kirui che Edna Kiplagat, campioni del mondo di maratona a Daegu, sono stati sconfitti seccamente. Kirui si è classificato solo ottavo nella corsa vinta da Philip Langat in 42'43" (secondo l'etiope Hailu Mekonnen in 43'13", terzo John Mwangangi con lo stesso tempo). Un po' meglio è andata alla Kiplagat, seconda classificata in 49'42", preceduta dalla etiope Abebech Afework (49'17"). Terza, la solita olandese nera Hilda Kibet in 49'48".

Cross, perde anche Ebuya

Battuta d'arresto anche per un altro iridato, Joseph Ebuya (oro mondiale di cross 2010), fermato ad Alcobendas nel gelido e prestgioso Cross della Costituzione dall'eritreo Kidane Tadese, primo all'arrivo con tre secondi di vantaggio. La quarta classificata dei 10000 metri di Daegu, Priscah Jepleting Cherono, ha vinto il cross femminile davanti all'etiope Goshu ed alla spagnola Checa. Firma kenyana, stavolta doppia, nel cross francese di Les Mureaux, grazie a Paul Melly e Lucy Macharia.
 
Gill 20,38!

Il prodigioso pesista neozelandese Jacko Gill (diciassette anni tra due settimane) ha portato poche ore fa il primato nazionale senior di getto del peso a 20,38 nell'impianto di North Shore, ottenendo al primo lancio il minimo per i Giochi Olimpici di Londra, in una gara allestita appositamente per lui, con un incremento di 37 centimetri sul precedente limite, da lui stesso detenuto. La misura rappresenta anche la miglior prestazione mai ottenuta, col peso da 7,26 chilogrammi, da un lanciatore al limite sia dei sedici che dei diciassette anni. Non pago, Gill ha poi gareggiato anche nella gara riservata agli atleti di categoria junior, incrementando ancora, e di quasi un metro, i propri limiti mondiali under 16 e under 17 col peso da 6 chilogrammi (da 21,34 a 22,31).

Ortega 13"29

Il cubano Orlando Ortega ha corso i 110 ostacoli in 13"29 a L'Avana (vento contrario di 0,2 metri al secondo), in una gara di preparazione ai Giochi Panamericani di Guadalajara, dove è stato medaglia di bronzo. Il risultato (quindicesima prestazione mondiale 2011) risale al 24 settembre, ma se ne è avuta notizia solo negli ultimi giorni.

Torna la Pittman

Jana Pittman rientrerà in pista sabato prossimo a Melbourne in occasione del tradizionale Zatopek Classic (nel nuovo impianto di Albert Park), per la prima gara individuale da sei mesi a questa parte. L'ex-iridata dei 400 ostacoli, dopo il rientro n aprile ai campionati australiani, è stata nuovamente perseguitata da guai tendinei. La scorsa settimana la Pittman era rientrata con due apparizioni in staffetta, sempre a Melbourne. Altro nome di primo piano del Zatopek Classic, quello di Craig Mottram, alla ricerca di un posto nella squadra nazionale per Londra 2012.

Indoor U.S.A.

Primi risultati dall'attività al coperto in terra statunitense: il triplista Muhammad Halim (Isole Vergini) ha portato il primato nazionale a 16,87, assicurandosi anche la gara di lungo con 7,85. La "collegian" neozelandese Lucy Van Dalen ha vinto una gara di miglio in 4'36"90. L'ostacolista Dexter Faulk, impegnato nell'esordio stagionale in Kansas, ha fatto registrare 7"64 sui 60 ostacoli. Si scalda, nel frattempo, l'attesa per l'edizione numero 105 dei Millrose Games, che dall'anno a venire cambieranno impianto newyorchese (Armory anziché il classico Madison Square Garden): è stata annunciata la presenza in pedana di due campioni del mondo, l'altista Jesse Williams e la lunghista Brittney Reese, dopo i nomi già noti di Allyson Felix e Jennifer Simpson-Barringer, iridata dei 1500 metri.

La Howard-Lowe e la Hellebaut al rientro

A un mese e mezzo dall'avvio del Moravian Tour di salto in alto (Hustopece il 28 gennaio, Trinec il 30), e dopo l'annuncio della presenza in pedana di Ivan Ukhov, ecco la notizia del rientro di due protagoniste del salto in alto femminile: Chaunte Howard-Lowe, la migliore specialista statunitense, già rientrata dopo la seconda maternità con risultati deludenti ai campionati USA estivi, sarà in gara in Moravia, mentre sempre il 28 gennaio, ad Anversa, farà il rientro la campionessa olimpica Tia Hellebaut, anche lei di ritorno dopo la nascita del secondo figlio.

Poker iridato a Nordhausen

Per il primo appuntamento-clou del getto del peso nel 2012 (nell'impianto tedesco di Nordhausen, il 20 gennaio), sono iscritti quattro atleti che si sono laureati, in differenti edizioni dei mondiali di atletica, campioni del mondo: si tratta dell'ultimo arrivato in cima alla specialità, il 21enne tedesco Storl, e dei tre statunitensi Hoffa, Nelson e Cantwell. A questi, nella gara maschile, si aggiunge la presenza del campione olimpico Majewski e dei tedeschi Bartels (oro europeo) e Schmidt. Nell'evento femminile, garantita la presenza delle migliori lanciatrici tedesche (Kleinert e Schwanitz), l'elenco delle specialiste iscritte comprende i nomi dell'azzurra Chiara Rosa e dell'olandese Melissa Boekelman.

Ultime dall'Eurocross

Le notizie dalle delegazioni in partenza per Velenje dicono che Sergey Lebid (alla ricerca del decimo successo) è l'unico atleta senior selezionato dall'Ucraina, tuttavia ben rappresentata nella categoria promesse. Proprio la categoria under 23 potrà contare sulla presenza della plurivincitrice juniores Stephanie Twell, per la Gran Bretagna. Andrew Baddeley è il nome di punta della spedizione maschile del Regno Unito. Portogallo: fortissima nonostante le numerose assenze la squadra femminile, con Ana Dulce Felix, Ana Dias e Analia Rosa. Buone individualità tedesche con Sabrina Mockenhaupt e, nella categoria juniores, Gesa-Felicitas Krause, primatista europea under 20 delle siepi. La Francia presenta Sophie Duarte tra le senior e il solito Carvalho, vice-campione uscente negli under 23.

 




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