Internazionale, Wariner e Kanter al top



La cronaca di una interminabile sette giorni di atletica parte dalla Guadalupa (primo maggio) e si conclude con i numerosi eventi di domenica scorsa. Notizie, risultati, fatti e curiosità da Stati Uniti, Asia, Africa, Europa, in un report il più possibile essenziale ed allo stesso tempo esaustivo. La lunga settimana calda Nelle ore in cui veniva pubblicato l'ultimo report settimanale sull'atletica internazionale si svolgeva nella Francia Caraibica il meeting di Baie Mahault: il miglior risultato tecnico è venuto da LaShawn merritt, che ha preso possesso del mondiale stagionale dei 200 correndo in 20.28 con vento leggermente contrario. Nelle altre gare sono da segnalare il balzo a 6.81 (ventoso) della cubana Yargelis Savigne, il 45.21 di Angelo Taylor sui 400 metri (a poche ore dall'exploit sui 400 ostacoli), ed altro ancora, come il 17.08 di Osniel Tosca nel triplo, la buona gara di 110 ostacoli in cui tre americani sono stati capaci di correre in meno di 13.50 contro un muro d'aria valutato in 1,8 metri al secondo, ed un altro 400, meno importante cronometricamente, ma da attribuirsi ad un grande protagonista della scena internazionale, Usain Bolt (45.62). Il disco di Kanter è da Hit Parade Sarà difficile da superare, ma visto l'avvio di stagione del duo Alekna-Kanter, tutto è possibile. Il secondo dei due discoboli appena nominati, l'estone Gerd Kanter, ha trovato sulla "storica" pedana di Salinas una serie straordinaria in cui ad un 70.52 e ad un 68.02 ha fatto seguire (dopo due nulli) uno straordinario 72.02, quarta prestazione assoluta di tutti i tempi. Kanter, che domenica ha festeggiato il ventottesimo compleanno, ha un primato di 73.38, realizzato lo scorso mese di settembre nelle correnti d'aria dello stadio di Helsingborg. Nella gara di Salinas anche il primato egiziano di El-Ghazaly (66.12), il 65.88 di Ian waltz e la vittoria di Suzanne Powell nel disco femminile con 65.52. Sempre dal dal disco arriva anche un 65.91 ottenuto dal polacco Malachowski a Bialystok. Osaka: preludio mondiale Di lì a venire ci sono i mondiali, ma la primavera regala questo ottimo meeting-antipasto. Su tutti i risultati, assolutamente straordinario, il 44.02 di Jeremy Wariner, la sua sesta prestazione di sempre. Più veloce di così ha corso solo per vincere le Olimpiadi ed i Mondiali, oltre che a Roma (dove fece il personale), ancora a Parigi ed a Londra. Siccome si parla di un 44.02 al 5 di maggio, alla seconda uscita "quattrocentesca" della stagione, c'è già il fiato sospeso per quanto si pensa possa combinare di qui fino al ritorno ad Osaka. L'altra superstar globale, Liu Xiang, ha lanciato la stagione outdoor con un ottimo 13.14, mondiale stagionale per poche ore, fino alla volata di Moore a Modesto, che illustreremo tra poco. Attenzione a Shi Dongpeng, 13.24, pericolosamente vicino al campione olimpico ed atleta di prospettive sempre più interessanti. Il doppio exploit dei due olimpionici non ha oscurato la prova di un altro grande, il campione del mondo dei 400 ostacoli Jackson, autore di maiuscolo 48.13 (largamente mondiale stagionale) appena sufficiente per tenere a (poca) distanza James Carter, che è progredito improvvisamente fino a 48.22 (aveva 49.43 quest'anno). Detto di uno svedese (finalmente) ad alti livelli nel giavellotto (Arvidsson con 85.75) e della 4x100 nipponica che ha stracciato quella USA (ma non c'erano i titolari,le riserve, e nemmeno le riserve delle riserve) con 38.74, eccoci alle gare femminili: palma della migliore a Sally McLellan, che dopo aver ritoccato il vecchissimo record nazionale ai campionati nazionali di Brisbane, ha trovato un eccellente 12.71 che ne fa la migliore al mondo in questo scorcio di 2007. Nella pedana del martello la croata Brkljacic ha battuto le favorite Skolimowska e Zhang Wenxiu migliorando il primato nazionale con un lancio di 72.17. Le ragazze americane della staffetta veloce hanno corso in 42.93, e quelle del miglio in 3:29.38. Pochi giorni prima, a Shizuoka, era salita alla ribalta per l'ennesima volta la neozelandese Vili-Adams, con 19.02 nel peso. Non troppo Modesto La riunione di Modesto in primis, e tanto altro nel week-end più congestionato della stagione: le due perle del programma maschile delle Modesto Relays sono venute da Anwar Moore, un ostacolista decisamente in crescita pur facendo parte già da un paio di stagioni del lotto dei migliori specialisti statunitensi, che ha corso in 13.12 (secondo Ryan Wilson, un altro leone ruggente, in 13.17, terzo Wade, finalmente alla prima gara degna del suo antico lignaggio, dopo il rientro successivo alla sospensione, in 13.38), e da Christian Cantwell, autore di 21.30 nel peso. Moore, parole sue, ha finalmente potuto allenarsi d’inverno senza patire i soliti infortuni, ed a questo attribuisce l’escalation cronometrica. Cantwell ha vinto nella stagione indoor il titolo nazionale e la gara dei Millrose Games di New York. All'aperto è in pedana già da due mesi, e con la gara di Modesto conta già sei apparizioni outdoor. Ha già fatto meglio, 21.72 alle Drake Relays. Dai lanci anche il 67.05 di Rome su Waltz (66.54), entrambi reduci da Salinas, come la Powell, stavolta a 65.17. Chiusura da Modesto: dopo il 4.30 dell'esordio, amaro 4.10 di Stacy Dragila, appena tornata in pedana. In un'altra pedana, quella del lungo maschile, 8.28 ventoso (8.20 legale) per Dwight Phillips. Altre news targate USA Non capita spesso, anzi mai, di trovare un kenyano primo al traguardo di una gara di velocità; è successo a Lincoln, in Nebraska, dove Paulvince Obuon (un atleta di 24 anni discreto specialista nelle indoor e mai compiutamente espresso all'aperto) ha corso e vinto i 200 in un interessante 20.54. Un ventenne sconosciuto, Elvis Lewis, vince i 400 al Big East Confernce di Storrs in un promettente 45.82. A Nashville la siepista Carrie Messner ha migliorato il primato USA dei 2000 siepi in 6:20.66, migliorando il freschissimo record di Kelly Strong. Felix Sanchez è invece rientrato a Claremont correndo i 400 piani in 46.59. Jamaica International: si vola! Dalla velocità, come ovvio, i risultati migliori: mondiale stagionale per Veronica Campbell sui cento in 11.07, un solo centesimo su Marshevet Hooker, sempre più sprinter e sempre meno saltatrice. 22.65 di Rachelle Boone-Smith sui 200, che batte a sorpresa Sherone Simpson (22.76). 50.57 di DeeDee Trotter, a soli due centesimi dal mondiale dell'anno della Hastings; si corre bene anche su distanze più lunghe. Sugli 800 la giamaicana Sinclair è la prima atleta dell'anno a scendere sotto i due minuti con 1:59.19. Sui 100 ostacoli la Foster eguaglia il mondiale stagionale dell'australiana McLellan (12.71), superando l'ex-campionessa del mondo Felicien (12.75). Ancora dagli ostacoli un altro mondiale stagionale, 55.21 di Melanie Walker. Gli uomini: fuori discussione il "top" della riunione, appannaggio di Tyson Gay che ha corso controvento i duecento metri in 19.97; c'è stato dell'altro, come la sorpresa venuta dai cento metri, dove Darrel Brown (argento a Parigi 2003 e poi mai compiutosi veramente negli anni a seguire) ha corso in un inatteso 10.02 mettendo in fila la "crème de la crème" locale, pur ottima con quattro atleti sotto i 10.20 e due atleti addirittura al personale (Clarke e Carter). Merritt & Merritt LaShawn Merritt, di ritorno dalla Guadalupa, ha corso i 400 in 44.95 battendo il bianco Rock e Usain Bolt, che finalmente ha ritoccato il personale scendendo a 45.28. L'altro Merritt, Aries, ha segnato 13.33 sugli ostacoli vincendo su Bramlett (13.38). Kerron Clement, attesissimo, ha parzialmente deluso le attese sia cronometriche (48.72) sia agonistiche, uscendo battuto dal confronto con Derrick Williams, un atleta di venticinque anni venuto alla ribalta lo scorso anno con un miglioramento di oltre due secondi, conosciuto anche in Italia per aver vinto a suon di personale (48.68) la gara dei 400 ostacoli nel meeting di Lignano nella scorsa stagione. Notevoli i progressi anche per il quarto, il portoricano Culson, approdato a 49.07 e prossimo a riscuotere ulteriori soddisfazioni cronometriche. Xalapa, Veracruz Athletics Festival Il meeting di Xalapa era stato inizialmente cancellato, poi reinventato con un budget ridotto, ma è stato un successo: Jeff Hartwig, che ormai non fa più notizia nonostante i 39 anni, ha superato 5.83 nell'asta. Gary Kikaya ha debuttato sui 400, dopo il 20.64 sui 200 di tre settimane fa, con un ottimo 44.60. Torri Edwards ha vinto i 200 in 22.88 e la giovane Medina, erede designata della Guevara, ha fatto un altro giro nel futuro vincendo i 400 in 51.25. C’è stata anche la marcia, con un veloce 5000 vinto da Eder Sanchez in 18:40.97 sul plurititolato ecuadoregno Perez (18:46.08). Uberlandia Uberalles L'exploit di Keila da Silva Costa ha caratterizzato il meeting brasiliano di Uberlandia: la triplista 24enne ha superato per la prima volta nella carriera i quindici metri, e seppur aiutata dal vento in tutta la gara, è andata oltre la misura per ben tre volte, con un miglior salto di 15.10. Dal resto del programma ottimo il disco femminile (64.97 e 62.51 delle cubane Ferrales e Barrios) ed un "normale" 70.50 della Moreno. Nel lungo maschile cinque atleti oltre gli otto metri (tutti grazie al vento) con lo statunitense Quinley primo con 8.12. Abuja e Tenerife azzurre, Caliandro secondo I risultati degli atleti italiani sono stati resi noti nelle scorse ore. Ad essi c'è da aggiungere il 10.41 che Stefano Anceschi (quarto con vento zero) ha ottenuto sui cento metri vinti in Nigeria da Fasuba in 10.16. Ottimo anche il 55.2 della sudanese Mona Gabir Adam nei 400 ostacoli. In Spagna, dove come detto ha gareggiato e vinto Zahra Bani, annoveriamo il debutto di Pestano (61.21) e quello di Obikwelu, al miglior tempo europeo della stagione con 10.15. Sempre in Spagna Cosimo Caliandro (campione d'Europa indoor sui 3000 metri) si è classificato secondo nelle due miglia su strada di Talavera, battuto da Juan Carlos Higuero in 9:26, stesso tempo per entrambi. Ecco Tikhon Ai campionati della regione di Brest (dieci giorni orsono) Ivan Tikhon è tornato a lanciare lontano il martello con 81.18, una misura che non otteneva da due stagioni. Nei risultati ufficiali ricevuti dalla federazione bielorussa il suo cognome è scritto Tsikhan, per effetto della translitterazione. Non cambia cognome e nemmeno piazzamento Devyatovskiy, secondo come molte altre volte quando c'è stato di mezzo Tikhon, ma è autore di un buon debutto con 78.10. Murofushi, avversario numero uno del duo bielorusso, tornerà in pedana a giugno. Smith-primato Il superman olandese Rutger Smith ha debuttato a Lisse con un ottimo 20.41 nel peso e col nuovo primato personale nel lancio del disco, 66.08, seguito da un altro lancio (65.97) superiore al vecchio limite personale. Dalla riunione olandese anche 33.25 di Hoogmoed sui 300 metri e 15.36 (ventoso) di Beyens sui 150. Varie dall'Europa e dal mondo Campionati tedeschi dei 10000 metri a Zeulenroda: tornano alla vittoria il campione d'Europa Fitschen con 29:17.30 e Sabrina Mockenhaupt (31:56.09), che ha superato la delusione del ritiro patito in Coppa Europa a Ferrara. Anche la polacca Chojecka, star del mezzofondo ed in particolare dei 1500 metri, ha assaggiato i diecimila (era la prima volta): a Varsavia ha corso in 32:55.10. Vicino Copenhagen il record svedese per la marciatrice Svensson, che nei 20 chilometri ha chiuso in 1:31:20. Il saltatore saudita Al-Khuwalidi fa sul serio: dopo l'8.25 di Qatif, eccolo ad 8.16 a Riad e a 8.23 a Doha, in occasione dei campionati militari. In Francia prima tornata di gare valevoli per i campionati di società: da segnalare il 62.02 della Robert-Michon nel disco, il debutto sui 100 di Doucouré (10.62), che ha provato anche il peso (!) con 13.03. Yohan Diniz, campione d'Europa dei 50 chilometri di marcia, ha ottenuto 18:50.51 sui 5000 su pista a Lomme. Ai campionati studenteschi britannici di Bedford ha esordito Craig Pickering, il velocista bianco protagonista della stagione indoor, che ha corso i 100 metri in 10.29. Ad Eldoret, in Kenya, uno dei meetings di inizio stagione con in pista qualche nome potente (Alex Kipchirchir, Isaac Songok, che troveremo a Doha prossimamente) ma nessun risultato tecnico da ricordare. Si sono corse però ben 14 batterie dei 1500 maschili, con impegnati ben 235 specialisti! Berlino, provincia di Nairobi Il percorso di Berlino, dove Gebrselassie stabilì il mondiale dei 25 chilometri in 1:11:37, ha confermato la forma smagliante di Patrick Makau Musyoki, rivelazione dell'anno della mezza maratona (Wanjiru, già due volte al primato mondiale, non è una novità). Makau ha vinto la classica "Run Berlin" in 1:14:22, precedendo sei connazionali tra i quali ricordiamo William Kiplagat, secondo in 1:15:24, e Matthew Koech, terzo in 1:15:47. Fiomena Chepchirchir, prima sulla Arusei, ha vinto la 25 km femminile nel tempo di 1:25:37. A Dusseldorf si è consumato il successo del 23enne Bellor Yator (Kenya, manco a dirlo) in 2:09:47 (record della corsa migliorato di quasi tre minuti), che ha preceduto Samwel Mganga (2:11:03) e Daniel Kirwa Too (2:11:10). Buona l'affermazione della tedesca Zaituc (ex-Romania) in 2:29:37 sulla connazionale Kraus (2:30:38) e sulla cinese Dai Yanyan (2:35:33). A Mainz ha vinto l'ucraino Naumov in 2:14:05. In Canada (Toronto) la locale 10 km è andata a Steve Koech (27:47) e alla Jepkoskei (31:42), ma il percorso conta 82 metri di declivio. A Edinburgo (ancora 10 chilometri) successi per Macharinyang (Kenya) sull'ugandese Kiprop e sullo spagnolo Chema Martinez, e per la lettone Prokopcuka (sulla Pavey e la Kalovics). Addii, ritardi, rientri, nascite Il velocista francese Pognon ha cancellato gli impegni già presi nel mese di maggio per un infortunio al quadricipite. Per quanto se ne sa al momento, dovrebbe rientrare nella prima settimana di giugno. L'ex-iridata 1999 degli 800 Ludmila Formanova ha chiuso con l'agonismo. Dopo il trionfo mondiale la sua carriera è stata costellata da infortuni, e solo nel 2002 ha ritrovato l'efficienza classificandosi quarta agli europei all'aperto. Dopo la nascita di un figlio ed uno sfortunato tentativo di rientro all'attività, ha detto basta, dando un dispiacere al suo allenatore..Jarmila Kratochvilova. Stop anche alla carriera di un altro campione del mondo, l'algerino Djabir Said Guerni, iridato sugli 800 nel 2003 e bronzo olimpico nel 2000. Fine carriera, infine, per la marciatrice irlandese Gillian O'Sullivan, argento a Parigi 2003 e vincitrice del primo Challenge IAAF dello stesso anno. Annunciato invece il ritorno, con ambizioni olimpiche, di Irina Privalova (39 anni). Kostas Kenteris, del quale non si hanno notizie per il previsto rientro, è diventato padre da pochi giorni. Marcus Brunson, sprinter USA di primo piano, ha cancellato la sua partecipazione al meeting di Osaka per problemi fisici e dovrebbe essere in pista a Carson. Marco Buccellato


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