Internazionale, Ozaki 2:23:30 a Tokyo



Le corse su strada hanno polarizzato l'attenzione sull'attività internazionale nel fine settimana appena trascorso. A questo ed ai primi vagiti del cross 2008-2009 dedichiamo lo spazio mondiale di questo martedì. 

Tufa quasi mondiale, Bekele a mezzo servizio 

La sfortuna (infortunio a 24 ore dalla gara) ha impedito a Kenenisa Bekele di vincere la quindici chilometri di Nijmegen, a sette anni dalla prima ed unica esperienza sulla medesima distanza. L'infortunio patìto alla vigilia ne ha minato il rendimento, e l’olimpionico ha dovuto accontentarsi di un onorevole terzo posto, dopo aver condotto la "Seven Hills Run" fin oltre il decimo chilometro.  

Bekele è giunto al traguardo alle spalle del giovanissimo fenomeno Ayele Abshero (42:16), un altro etiope nemmeno diciottenne già argento iridato junior ai Mondiali di Cross, e dell'ugandese Isaac Kiprop. Abshiro ha realizzato la migliore prestazione mondiale della stagione sulla distanza, ed anche la migliore prestazione di sempre per un atleta junior.  

Come anticipato nel flash di ieri, Stefano Baldini ha concluso la prova olandese al settimo posto in 44:10. Il grosso risultato tecnico è arrivato dalla corsa femminile, dove Mestawet Tufa ha chiuso ad un secondo dal mondiale della giapponese Fukushi, in 46:56. La Tufa si era imposta sullo stesso percorso anche due stagioni fa in 47:22, ed ha dominato la gara, lasciando ad oltre tre minuti la seconda classificata, la kenyana Komu. Anche per la Tufa, come per Abshiro, il crono realizzato a Nijmegen è il migliore dell'anno sulla distanza dei 15 chilometri. 

L'ultima su Tokyo 

Con la trentesima edizione di domenica, la maratona femminile di Tokyo ha concluso la sua storia. Dal prossimo anno sarà incorporata nella Tokyo Marathon, la prestigiosa corsa che cade in calendario nel mese di febbraio. L'esito è stato a sorpresa in favore di Yoshimi Ozaki, che con la vittoria di Tokyo si è assicurata il posto in squadra in vista dei mondiali 2009, era alla seconda maratona della carriera dopo il debutto di Nagoya in questa stessa stagione. 

La Ozaki ha concluso in 2:23:30, largamente primato personale, dopo aver rimontato e superato la favorita Shibui (alla fine quarta) a circa cinque chilometri dal traguardo. Primati personali anche per le altre due protagoniste del podio, Yuri Kano (seconda in 2:24:27) e la britannica (ma giapponese di nascita) Yamauchi, terza in 2:25:03. Nona in 2:36:47 una grandissima del passato, Derartu Tulu, atleta 36enne che può vantare due ori ed un bronzo olimpico sui diecimila metri.  

San Antonio 

La romena Nuta Olaru, settima a Boston e terza a San Diego quest'anno, si è imposta nella maratona di San Antonio in 2:28:54. La Olaru ha preceduto la neozelandese Liza Hunter-Galvan (2:29:37) e la polacca Jarzynska (2:33:19). Le prime due classificate hanno una lunga carriera alle spalle, avendo 37 e 39 anni. Sfortunato il rientro di Margaret Okayo, ritiratasi dopo un terzo di gara per un problema ad un piede. Nella maratona maschile vittoria di Meshack Kirwa in 2:14:36. 

In Francia vittorie kenyane 

L'oltralpe porta bene a Nicholas Kamakya Manza, kenyano 23enne che alcune stagioni fa si impose proprio in Francia, a Houilles, in una 10 chilometri su strada davanti a Stefano Baldini. Stavolta Manza ha colto un ottimo 1:00:09 nella mezza maratona di Boulogne-Bilancourt, precedendo un altro specialista ben conosciuto anche in Italia, Denis Ndiso. Manza si era imposto in ottobre in un'altra mezza francese, quella di Nancy, in 1:01:21. Altra mezza maratona a Valencia: primo al traguardo Jacob Yator in 1:01:32, due secondi in meno di Abraham Chelanga. Nella dieci chilometri disputata domenica a Madrid vittorie di Peter Kamais e Jane Kiptoo. 

Cross, via al circuito europeo 

Si è disputata ad Istanbul la prima delle undici sessioni campestri del calendario EAA (ad inizio anno il circuito comprenderà gli appuntamenti di San Giorgio e di Rovereto): si sono imposto gli specialisti di casa Koyuncu (tra gli uomini) e Sizmaz-Dogan (tra le donne). In Spagna, a Toledo, vittoria di Leonard Komon su Elijah Chelimo; i due kenyani hanno preceduto i migliori specialisti spagnoli (assente il solo De la Ossa, recentemente operato). Nel cross femminile affermazione di Rosa Morato. 

E' partito anche il circuito IAAF del cross, come anticipato la scorsa settimana. Ad Oeiras (Portogallo) si è imposto il semisconosiciuto kenyano Titus Masai, che ha chiuso i nove chilometri del percorso in 27:07. Al secondo posto lo specialista lusitano Rui Pedro Silva, al terzo l'altro kenyano Kilel. Tutto portoghese l'arrivo del cross femminile (cinque chilometri), con Monteiro, Augusto e Rosa nell'ordine. Ancora cross, ma dall'Africa, dove la medaglia di bronzo dei 5000 olimpici Edwin Soi si è imposto a Kericho. 

Ultimi risultati dagli stadi 

Nonostante le strade sfornino prestazioni di elevato significato tecnico ed il cross stia entrando nel vivo, pervengono ancora notizie dall'atletica che si disputa all'interno degli impianti: la scorsa settimana, relativamente all'area del Sud America si è registrato il secondo miglior risultato di sempre nel giavellotto maschile, ad opera del colombiano Marquez, che a Medellin ha sensibilmente migliorato il personale portandolo a 82.20, primato della Colombia. 

Matrimoni 

Dopo Tirunesh Dibaba e Sileshi Sihine, si sono sposati nei giorni scorsi a Mosca la mezzofondista Anna Alminova (finalista olimpica ed unica russa schierata sui 1500 metri dopo la falcidia-doping) e l'astista Viktor Chistyakov, tornato alla nazionalità russa dopo una lunga parentesi con la bandiera australiana. Chistyakov è alle seconde nozze, essendo stato sposato con Tatiana Grigorieva, astista assai nota al grande pubblico per l'avvenenza, adottata anche lei dall'Australia alcuni anni orsono. 

Marco Buccellato




Condividi con
Seguici su: