Internazionale, Oslo chiama Osaka



Il primato del mondo dei 5000 metri femminili ha suggellato l’ultima tornata di risultati in un’attività internazionale entrata nel vivo con la partenza della Golden League. Ora arriverà il meglio, da qui ad Osaka, ad iniziare dai campionati degli Stati Uniti, al cui via mancano poche ore. Nel nome di Meseret Della Defar parliamo spesso in questa rubrica; è una delle atlete più straordinarie delle ultime generazioni, ed a Oslo, Olimpiade d'oro permettendo, ha toccato il vertice della carriera, abbassando il limite mondiale dei cinquemila metri di quasi otto secondi. Si tratta di un'enormità, preludio all'esplorazione di una nuova frontiera che prima o poi porterà una donna (lei o un'altra africana) a violare il muro dei quattordici minuti. La Defar è transitata in 8:35.76 ai tremila e (dato puramente statistico) ai 4000 nel nuovo "world best" di 11:29.44. Dopo il mezzo giro iniziale, queste le rilevazioni ad ogni 400 metri: 68:71, 68:56, 68:73, 68:76, 68:97, 69:58, 68:98. 69:18, 69:68, 69:51, 67:81. Ultimo giro trionfale in 64:70, e tripudio in 14:16.63. Sotto il vecchio limite della stessa Defar è scesa anche Vivian Cheruiyot, seconda in 14:22.51. Grandi gare, nel segno della Golden League, massima espressione attuale della vecchia nomenclatura dei meetings. Asafa Powell è volato senza dannarsi l'anima in 9.94, ad un centesimo dal mondiale stagionale dello statunitense Dix. Il kuwaitiano Al-Azemi ha concesso il bis dello scorso anno, precedendo i migliori specialisti della prima metà di questa stagione. L'ugandese Chepkirwok, sbucato dal nulla lo scorso anno, e l'inglese Rimmer (finalmente un britannico di nuovo all'altezza) ormai sono delle realtà. La kenyana Jepkorir ha avvicinato il record continentale dei tremila siepi in 9:19.44, ed ora è seconda solo alla Inzikuru. Yelena Isinbayeva ha esordito con 4.85 ed in prospettiva mondiale dovrà guardarsi solo dalla statunitense Stuczynski e dalla connazionale Golubchikvova. La caduta degli dei Il marocchino Kaouch, sul podio a Parigi 2003, ha vinto la bagarre del miglio sorprendendo i vincitori annunciati, cioè i kenyani. Nei concorsi maschili Alekna ha messo cinque metri tra sé e l'estone Kanter, avversario numero uno, e Thorkildsen ha dovuto patire l'onta della sconfitta di fronte al proprio pubblico, sopravanzato di un solo metro dal duo Pitkamaki-Greer. Il ritorno di Olsson è stato funestato da una sconfitta (di misura) nei confronti dell'inglese Idowu. Il brasiliano Gregorio è rientrato anche ad Oslo nella norma, anni luce dal 17.90 con cui guida le graduatorie stagionali. Altri exploits alla rovescia: la giamaicana Simpson che chiude inopinatamente all'ultimo posto la gara dei cento metri, e le saltatrici in alto in difficoltà su misure da oratorio che lasciano via libera al prepotente ritorno dell'olimpionica Slesarenko, già in palla nelle due gare precedenti quella di Oslo con 1.98 ed 1.97. Varsavia Degli azzurri si è detto in abbondanza: dal Memorial Kusocinski anche grandiose prove da pedana, con le due gare di martello che fanno la parte del leone. Yipsi Moreno ha migliorato ancora il primato del Centro America con 76.36, rientrando con tutti gli onori nel top ten di sempre, che aveva perso recentemente. Grandi miglioramenti anche per la croata Brkljacic, seconda con il record nazionale di 75.08 ottenuto in extremis, terza la tedesca Heidler (73.05). Nella gara maschile Ivan Tikhon è tornato a lanciare a livelli che non mostrava da tre stagioni: l'82.58 del secondo lancio gli vale il mondiale stagionale ed almeno due metri tra sé e gli altri. Ottimi anche l'alto, con Tereshin e Rybakov che pareggiano a 2.34 il mondiale stagionale, ed il lungo, con un inatteso exploit del giamaicano Beckford (non saltava così da anni), che prima vola ad 8.31 con vento contrario, poi trova una spinta più amica per raggiungere gli 8.37. Gran domenica anche per Garenamotse (8.16) e Starzak, il polacco coetaneo di Howe) che fa il personale a 8.13. L'aria di Varsavia ha fatto bene anche ai triplisti: il russo Burkenya ha ritrovato le sequenze che non mostrava da un po' per atterrare a 17.48 e battere il nuovo gioello di Cuba, Tosca, secondo con 17.39. L'ex-bielorusso (ora slovacco) Valukevich porta il record nazionale della sua nuova patria a 17.25. Nel disco femminile, per concludere, la ceka Cechlova-Pospisilova ha registrato la gara nei primi due lanci: 65.61, 66.18, infine quattro nulli. Sufficiente per battere Franka Dietzsch, indiscussa numero uno della stagione sul piano della continuità, seconda con 64.84. In rapida crescita C'è un triplista cinese che progredisce rapidamente: si tratta di ZhongMinwei, bronzo a Pechino 2006, che si è migliorato di mezzo metro alla prima uscita outdoor di quest'anno e che ora è planato a 17.27. E' successo venerdì pomeriggio a Jinan, in un evento patrocinato dal primatista nazionale Zhou Zhenxian, che gareggiò anche a Roma in Coppa del Mondo, dove fece il record. Grecia pronti-via Ai campionati nazionali, disputati nello stadio olimpico di Atene, gran balzo della Devetzi che arriva a 15.01 con vento di poco oltre il limite. Fa anche 14.52 regolare e 6.56 in lungo. Louis Tsatoumas ha vinto il titolo maschile con un altra grande prova: 8.37, dopo l'8.20 della qualificazione. In crescita anche Iakovakis (49.13) Lammert ad alto livello Nel meeting di Biberach ottime le pesiste tedesche: Petra Lammert ha lanciato a 19.87 e Nadine Kleinert, che sta rapidamente trovando la forma, ha sfiorato i 19 metri con 18.99. La replica a Schapbach, domenica, con la Lammert a 19.78 e la Kleinert che torna oltre i diciannove metri (19.08). Nel peso maschile 20.47 di Bartels e prima volta di un lanciatore di Taipei oltre i venti metri: si tratta di Chang Ming-Huang, che dopo una gara vivacchiata a diciannove metri si esalta in extremis e tocca i 20.03. Ai campionati del Kenya brilla la luce di Asbel Kiprop, sette vittorie consecutive da quando si è fregiato del titolo mondiale junior di cross in marzo. Ha corso anche a Torino vincendo i tremila metri. A Nairobi ha vinto il titolo dei 1500, dove il tempo non conta affatto. Alcuni nomi nuovi in evidenza, ma anche stagionatissimi: la 40enne Masai ha preceduto tutte nella lotta per il titolo dei diecimila metri. Ezekiel Kemboi, olimpionico delle siepi, ha vinto in 8:26.2 la solita lotteria kenyana. Risultati dal mondo La ventenne bulgara Naimova conferma quanto di buono fatto nella stagione indoor ed a Pechino 2006, anzi, corre molto più veloce. Ai campionati nazionali di Sofia centra due magnifici primati personali nello sprint (11.15 e 22.43). Tim Mack ha superato 5.86 a Chula Vista, metre Tim Lobinger si è portato a 5.83 ad Ingolstadt. La kazaka Khubbieva ha corso i 100 in 11.20 al Kosanov Memorial di Alma-Ata. A Calgary ancora un record nazionale per il martellista canadese Steacy (77.38). In Giappone il kenyano Sammy Alex ha corso i diecimila metri in 27:17.43, battendo nientemeno che Samuel Wanjiru, primatista del mondo di mezza maratona, che sta muovendosi sulle piste nipponiche da un paio di mesi. Wanjiru ha corso in 27:20.99. A Parigi, infine, bel rientro di Muriel Hurtis, ora signora Houairi, che ha corso i 200 in 22.96. Sotto il diluvio è andato fortissimo il cubano Robles, vincitore dei 110 ostacoli in 13.26. Ultimo minuto Appendice alle news con quant'altro visibile dall'attività internazionale: Nicola Ciotti ha gareggiato ieri in Svezia, a Karlskrona, piazzandosi al secondo posto con la misura di 2.25 dietro il fuoriclasse Holm (2.28). Nella stessa riunione Carolina Kluft, reduce dal flop della pedana verticale di Oslo, ha saltato 6.71 in lungo. In Ucraina (Yalta) 17.16 del triplista Savolaynen, splendido 22.72 (con due metri di vento contrario) di Iryna Shtanhyeyeva, e 6.76 della Rybalko nel lungo. Sempre dall'Ucraina, ma a Kiev, 64.94 di Nesterovskyy nel lancio del disco. Grand Prix asiatico Oggi a Bangkok 2.30 di Sergey Zasimovich (kazako, figlio dell'omonimo saltatore degli anni '80 con un primato di 2.36), e primato continentale della cinese Xie Limei nel triplo: un ottimo 14.73 che la colloca in terza posizione nelle graduatorie mondiali stagionali. Le liste mondiali e le liste all-time, entrambe aggiornate ad oggi, saranno disponibili entro la serata nella sezione statistiche del sito. Campionati russi di marcia Meno "densità" del solito, ma grandissima qualità. Il titolo della venti chilometri di Cheboksary è andato a Vladimir Kanaykin, con con uno straordinario 1:17:36 ha realizzato la quinta prestazione su strada di tutti i tempi, a soli quattordici secondi dal primato europeo di Fernandez. Nella 50 km titolo nazionale a Nizhegorodov, autore di 3:40:53 (davanti a lui solo Schwazer), e nella 20 chilometri femminile gran ritorno di Irina Stankina, iridata a 18 anni, campionessa di Russia a trenta in 1:29:56. Italia all'estero A Villach, in Austria, 59.46 di Valentina Boffelli sui 400 ostacoli (ha vinto la gara) e 63.15 di Ilaria Vitale, classe 1990. Sui 400 maschili 47.28 di Jacopo Marin (secondo) e 47.54 di Enrico Minetti (terzo). Sugli ostacoli Paolo Casarsa ha concluso quinto in 14.51. A Rennes 12.87 (-0.4) di Thaimi O'Reilly, che ha battuto la Gomis, sorella del più noto lunghista. A Lugano vittorie italiane con 47.20 di Barberi sui 400 4:21.24 della Berlanda sui 1500 e 13.21 della Cattaneo, con vento di 1.1. In precedenza Filippo Campioli aveva vinto la gara di alto della Riga Cup con 2.24, mercoledì scorso. Nel decathlon di Ratingen William Frullani si è ritirato dopo la prima gara. Ha corso i 100 in 10.99 con vento -0.5. Vittorie per Abele con 8.269 punti e per Lilli Schwarzkopf con 6.343. Marco Buccellato


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