Internazionale, Honolulu e numeri dal 2004



La settimana appena trascorsa ha offerto ancora spunti interessanti nell'attività internazionale: oltre ai Campionati Europei di cross di Heringsdorf, era in programma la maratona di Honolulu che ha esaurito il calendario stagionale delle corse su strada fatta eccezione per le corride di San Silvestro, e le prime riunioni indoor, oltre a qualche appuntamento all'aperto in Asia ed Oceania. Ad Honolulu maratona-record La popolatissima 42 chilometri di Honolulu (quasi venticinquemila iscritti), ultima tra le maratone internazionali della stagione, è andata oltre le più rosee previsioni producendo i primati della corsa (trentadue edizioni) grazie al kenyano Jimmy Muindi (2h11'12") ed alla russa Lyubov Morgunova (2h27'33"). Muindi era reduce dal quarto posto nella maratona di Chicago, dove aveva tagliato il traguardo in 2h08'27", mentre per i numeri importanti della Morgunova, assente da tempo immemorabile e fermata nella scorsa stagione anche da un incidente stradale, occorre risalire alla prova di Boston del 2001, dove giunse terza in 2h27'18. Questa di Honolulu è stata la sua prima gara dopo quattordici mesi, quando colse il successo nella maratona di Toronto. Tra gli atleti sconfitti anche Boniface Usisivu, quarto in 2h14'20", che nel 2003 si aggiudicò la Roma-Ostia prima di classificarsi quarto alla maratona di Roma. L'exploit cronometrico si è avuto anche grazie alle condizioni atmosferiche: "le migliori di sempre", parole e musica di Alberto Salazar, il grande maratoneta statunitense nativo di Cuba che dal 1980 al 1982 vinse consecutivamente tre edizioni della maratona di New York. Australia: il ritorno di Batman In attesa dell'apertura dei Campionati Open e Giovanili dell'Oceania, in programma a partire da dopodomani a Townsville se l'ondata di maltempo e le alluvioni degli ultimi giorni lo permetteranno, il calendario proponeva alcune riunioni interclub, e da queste segnaliamo il buon momento di forma di due atleti ancora giovani e di talento: Daniel Batman e Timothy Parravicini. Il primo, impossibile non notarlo per il cognome che porta, è sceso a 20"59 sui duecento metri a Sydney (vanta anche 45"02 sui 400 metri), mentre il secondo, dal cognome di chiara origine italiana, ha portato il primato personale del salto in lungo a 8,06 a Canberra. Parravicini è reduce da due stagioni travagliate da una serie di infortuni che ne hanno minato la continuità e ritardato i progressi. Ora che è pienamente recuperato, mira ad essere selezionato nel team australiano per i Campionati Mondiali di Helsinki, ed a ben figurare ai Giochi del Commonwealth di Melbourne del 2006. Rientro dopo stop dovuto ad infortunio anche per Kerrie Perkins, ora signora Taurima (6,62 e 6,78 ventoso quest'anno), che ha aperto la stagione con un salto di 6,43. Brindisi col primato per la Adams La ventenne Valerie Adams, pesista neozelandese ottava ai Giochi di Atene, ha lanciato a 19,29 dieci giorni fa all'Ericsson Stadium di Auckland. La prestazione, oltre che primato personale, è anche primato neozelandese ed ottava prestazione mondiale stagionale. Appena una settimana prima, sempre ad Auckland, la Adams si era unita in matrimonio con il lanciatore francese, ma nativo della Nuova Caledonia e due volte campione nazionale nella categoria promesse Bertrand Vili. Primati in Colombia Giochi Nazionali colombiani nell'altura di Bogotà nella prima settimana di dicembre, con primati nazionali per il giavellottista Noraldo Palacios (77,84), e per la saltatrice Ibarguen, che ha stabilito i nuovi limiti nazionali nel lungo (6,42) e nel triplo (13,64). La ventenne Ibarguen si diletta, e bene, anche nel salto in alto, dove vanta un primato di 1,91 risalente allo scorso mese di giugno. Perla tra le perle dei primati, il limite sudamericano under18 dei duecento metri (23"37) ad opera della giovanissima Yomara Hinestroza, classe 1988! La prestazione è migliore anche del primato di area junior (23"39) detenuto dalla venezuelana Alvarez. Continua la messe di risultati tardivi che riguardano la stagione all'aperto: in particolare stavolta segnaliamo il primato stagionale sui 200 metri dell'olimpionico dei 400 Jeremy Wariner, un 20"59 ottenuto a Houston a fine giugno e del quale non si era avuta ancora notizia: nella stessa occasione, davanti a Wariner, 20"44 per il primato personale di Stanford Routt. Ancora dagli Stati Uniti, dopo lo svolgimento dei trials, 8,15 nel lungo del poliedrico Ramzy (è anche ostacolista) ed 81.27 del giavellottista Leigh Smith. Ancora Ekiden in Giappone Nuova prova di maratona a staffetta, stavolta a Gifu, e quarta vittoria in cinque anni del team Mitsui-Sumitomo, che ha chiuso la prova in 2h13'17" annoverando tra le sue fila le maratonete di primo piano Yoko Shibui e Reiko Tosa; fra parentesi, proprio le due atlete di maggior qualità non hanno ottenuto il miglior tempo nelle frazioni in cui erano impegnate: la Shibui, che in settembre a Berlino ha siglato il mondiale stagionale della maratona in 2h19'41", ha perso dalle kenyane semi-omonime Wanjiru e Wanjiku e dalla connazionale Sakamoto, mentre la Tosa si è arresa al terzetto Hara-Ogoshi-Kano. Nel distretto di Kumamoto, a Kosa, si è disputata domenica una prova su strada sulla distanza delle dieci miglia che ha prodotto il mondiale stagionale, detenuto in precedenza dal duo Ramaala-Barmasai con 45'59" ed ottenuto nella classica Amsterdam-Zaandam di metà settembre: autore della prodezza un giovane kenyano segnalato più volte nelle news dall'estero, Martin Irungu Mathati. Notevolissimo il progresso sulla prestazione di Ramaala (vincitore a New York in novembre) e di Barmasai (ex-primatista mondiale dei 3000 siepi): 44'51", ben oltre un minuto, ed a soli sei secondi dal limite mondiale di Paul Koech (Amsterdam-Zaandam 1997). Classe 1985, Mathathi vanta 13'03" e 27'22" in pista. Sotto il vecchio mondiale stagionale anche l'altro kenyano Julius Maina, che ha chiuso secondo in 45'54". La scomparsa di Arthur Lydiard All'età di 87 anni è scomparso Arthur Leslie Lydiard, rivoluzionario tecnico del mezzofondo, che portò tre suoi atleti, Peter Snell, Murray Halberg e Barry Magee, a vincere altrettante medaglie (per i primi due del metallo più pregiato) alle Olimpiadi di Roma del 1960. Snell, sempre sotto la guida di Lydiard, concesse uno storico doppio bis quattro anni più tardi a Tokyo, vincendo l'oro sia sugli 800 metri che sui 1500 metri. Il tecnico neozelandese esportò le sue conoscenze e la sua esperienza in altri tre continenti, e gli fu accreditato parte del merito della rinascita del mezzofondo finlandese negli anni '70. Considerato il più grande tecnico nella storia dell'atletica neozelandese, gli fu riconosciuto il maggior contributo individuale alla diffusione della cultura del jogging e del fitness. Non più tardi di quattro mesi fa Lydiard è stato impegnato in prima persona nella promozione di una sua biografia dal titolo "Arthur Lydiard Master Coach". La stagione indoor al via Arrivano i primi risultati internazionali in sala, pur se per le riunioni più importanti in calendario occorrerà attendere ancora un mese. Nel corso del weekend si è aperta la stagione 2005 negli Stati Uniti, il cui cartellone proponeva appuntamenti a Manhattan (in Kansas), Normal, Kent, ed altri ancora. Estrapoliamo per ora risultati "di apertura", quali i 6"64 e 6"68 sui 60 metri da parte di Mark Jelks e Joshua Norman, il 21"13 di Rashad McDade sulla pista gigante di Murfreesboro, ed una serie di risultati oltre i sedici metri da parte delle specialista del peso (la migliore Elizabeth Wanless con 17,42, miglioratasi di quasi un metro in un colpo solo). Nella frequentatissima (negli USA) specialità indoor del "martellone" o attrezzo da 35 libbre, exploit del canadese Derek Woodske, autore in Ohio di un lancio a 23,79, sesta prestazione di sempre, e della trinidegna Candice Scott, che con le 20 libbre del martellone femminile ha ottenuto la misura di 23,15, che la pone al quarto posto nella graduatoria all-time. In Kansas debutto stagionale per la lituana Austra Skujyté, argento olimpico nell'eptathlon, che ha lanciato il peso a 15.86. Rimessasi precocemente in moto l'attività indoor in Francia: un buon meeting di salto con l'asta si è tenuto sabato ad Aulnay-sous-Bois, con vittorie per Vanessa Boslak (4,30) davanti alla portoghese Ribeiro (4,25), mentre tra i maschi il ventenne Favretto ha superato quota 5,60 precendendo Damiel Dossevi (5,50). In gara l'ex-campione olimpico Jean Galfione, che si è classificato undicesimo con un deludente 5,22. Cambia il podio di Birmingham sui duecento femminili La recentissima sospensione di Michelle Collins (otto anni) ha invalidato le sue prestazioni a partire dal 1° febbraio 2002. La conseguenza è la perdita dell'oro conquistato dalla statunitense ai mondiali indoor di Birmingham del 2003, che passa a Muriel Hurtis. All'argento sale la russa Kapachinskaya (squalificata a sua volta quest'anno con perdita della medaglia d'oro ai mondiali di Budapest), mentre sale sul podio la giamaicana Juliet Campbell. Naturalmente anche il tempo di 22"18 che la Collins ottenne in finale è ora cancellato, ed è ancora la Hurtis a beneficiarne, facendo il suo ingresso nella top ten di sempre con 22"49, assieme alle americane Muna Lee e Sanya Richards. Star della TV Due grandissimi dell'atletica britannica sono attualmente impegnati nel reality show "Strictly Come Dancing" in onda sulla rete televisiva BBC: sono Roger Black, il grande quattrocentista detentore della terza prestazione europea di sempre con 44"37, e l'olimpionica di prove multiple Denise Lewis. Primati omologati Terminata la procedura di omologazione per i seguenti primati da parte della federazione internazionale: 7'53"63 di Shaheen nei 3000 siepi, 12"91 del cinese Liu Xiang nei 110 ostacoli, 4,91 ed inseguito 4.92 di Yelena Isinbayeva (asta), a cui si aggiungono i due primati del mondo junior di Boniface Kiprop (27'04"00 sui diecimila metri) e 22"18 di Allyson Felix (duecento metri femminili). Tempo di numeri Con nove prestazioni nel solo 2004 al di sotto della barriera dei dieci secondi netti sui cento metri maschili, il giamaicano Asafa Powell ha eguagliato il record detenuto in coabitazione da Frankie Fredericks e Maurice Greene, che scesero per lo stesso numero di volte sotto i 10"00 nell’arco di una stagione, rispettivamente nel 1997 e nel 1999. Greene, da parte sua, è l'unico atleta al mondo che ha ottenuto almeno una prestazione sotto tale limite per otto stagioni consecutive. I minimi per Helsinki La IAAF ha annunciato i minimi per i Campionati del Mondo di Helsinki, che si terranno dal 6 al 14 agosto. Il periodo temporale per l'ottenimento di tali minimi è dal 1° aprile 2004 al 25 luglio 2005, con deroga per il giorno successivo (26 luglio), essendo in programma il meeting di Stoccolma. Sono ritenuti validi i risultati ottenuti in competizioni indoor relativamente ai concorsi ed alle corse a partire dai 200 metri. Questi i minimi: il primo di ogni specialità è relativo al minimo "A", il secondo al minimo "B". Uomini: 100 - 10"21/10"28; 200 - 20"59/20"75; 400 - 45"55/45"95; 800 - 1'45"40/1'46"60; 1500 - 3'36"20/3'38"00; 5000 - 13'21"50/13'28"00; 10000 - 27'49"00/28'06"00; maratona - 2h18'; 3000 siepi - 8'24"60 - 8'32"00; 110 ostacoli - 13"55/13"62; 400 ostacoli - 49"20 - 49"80; alto - 2,30/2,27; asta - 5,75/5,60; lungo - 8,20/8,10; triplo - 17,10/16,70; peso - 20,50/20,00; disco - 65,00/63,00; martello - 78,65/74,35; giavellotto - 81,80/77,80; decathlon - 8050 punti/7800 punti; 20km marcia - 1h23'00"/1h24'30"; 50km marcia - 4h00'00"/4h07'00"; staffetta 4x100 - 39"00; staffetta 4x400 - 3'04'00". Donne: 100 - 11"30/11"40; 200 - 22"97/23"13; 400 - 51"50/52"30; 800 - 2'00"00/2'01"30; 1500 - 4'05"00/4'06"20; 5000 - 15'06"70/15'24"00; 10000 - 31'40"00/32'00"00; maratona - 2h42'; 3000 siepi - 9'50"00/10'00"00; 100 ostacoli - 12"96/13"11; 400 ostacoli - 55"60/56"50; alto - 1,95/1,92; asta - 4,45/4,30; lungo - 6,75/6,60; triplo - 14,30/14,00; peso - 18,55/17,30; disco - 62,00/60,00; martello - 69,50/67,00; giavellotto - 62,00/59,00; eptathlon - 6100 punti/5900 punti; 20km marcia - 1h33'30"/1h38'00"; staffetta 4x100 - 44"00; staffetta 4x400 - 3'31"00. Nel prossimo weekend, la stagione del cross prevede il terzo appuntamento del circuito IAAF che farà tappa a Bruxelles.


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