Internazionale: Gebrselassie immenso, Deakes mondi



La nuova splendida interpretazione della maratona da parte di Haile Gebrselassie e l'inatteso record del mondo del marciatore australiano Deakes costituiscono i cardini di questa edizione settimanale delle news internazionali. Corredano il bollettino altre notizie dal mondo delle corse su strada, dal cross e dall'attività indoor. Sulle ali di un sorriso Guardando la splendida foto dell'arrivo di Haile Gebrselassie nell'Heiwadai Stadium, viene da chiedersi perché gli anni, per lui, debbano scorrere come per tutti gli altri. Per un atleta di una grandezza così poco misurabile, il tempo dovrebbe fermarsi. E' alla ribalta da quand'era meno che ventenne e vinse due ori ai mondiali junior di Seul. Da allora la sua carriera è stata una marcia trionfale e l'ha disseminata di trionfi, culminati in due titoli olimpici e quattro titoli mondiali sui diecimila metri. La nuova frontiera è la maratona, dove quest'anno è stato il più veloce. Con il 2:06:52 di Fukuoka, una gran classica giunta alla sessantesima rappresentazione, è diventato anche il secondo specialista a correre i 42.195 metri per ben quattro volte in meno di due ore e sette minuti. Che non è come correre venti volte i cento metri sotto i dieci secondi. E' molto di più. L'etiope ha messo le basi per il trionfo a quattro chilometri dal traguardo, con uno step di 2:56 che gli ha permesso di salutare la compagnia di Gharib, oro mondiale a Parigi ed Helsinki, e Baranovskiy, l'ucraino ancora molto giovane che lo scorso anno, a Fukuoka, trionfò con un crono oltre le aspettative. I due chilometri successivi, coperti in 2:54 e 2:51, danno la dimensione della grandezza dell'impresa. Quarto etiope a vincere a Fukuoka, ad un solo secondo dal primato locale di Fujita (ottavo domenica), Gebrselassie ha parzialmente oscurato la nuova gemma colta da Baranovskiy, che nel finale si è sganciato dal marocchino Gharib ed ha migliorato ancora il primato d'Ucraina chiudendo in 2:07:15, tempo che ne fa il settimo europeo di sempre, migliore di tutti se puntiamo la bussola verso Est. Gebrselassie ha corso le due mezze maratone in 1:04:19 ed 1:02:34. Temperatura bassa anzichenò. Cinquantadue per cento di umidità. Vento misurato nell'entità di quattro metri al secondo. E meno male che dopo Berlino aveva dichiarato di voler correre a Fukuoka senza pensare al tempo, ma solo a divertirsi e vincere. Prosit ed arrivederci al 2007. Il re di un’altra estate Quasi tre anni esatti dopo aver portato il primato d'Oceania dei 50 chilometri di marcia a 3:39:43 (Melbourne, sette dicembre 2003), l'australiano Nathan Deakes ha realizzato sabato scorso a Geelong la storica impresa di migliorare il primato del mondo sulla distanza di Robert Korzeniowski (3:36:03, Parigi 2003). Con il tempo di 3:35:47 l'australiano diventa il primo marciatore a coprire la distanza in un tempo inferiore alle tre ore e trentasei minuti con fondate probabilità di una regolare omologazione. L'appunto è doveroso in quanto il russo Nizhegorodov (argento olimpico 2004), autore di uno straordinario 3:35:29 a Cheboksary nel 2005, non ha avuto la soddisfazione di leggere il suo nome nella cronologia del record del mondo a causa della mancata esecuzione dei controlli antidoping, obbligatori per protocollo in caso di primato, sia mondiale che di area o nazionale. Per Deakes si tratta di una sorprendente rivincita dopo le amarezze da cinquantista patite ad Edmonton 2001 e soprattutto alle Olimpiadi ateniesi, dove fu squalificato in entrambe le occasioni. Ad Atene, però, fu medaglia di bronzo nella venti chilometri dietro Brugnetti e Fernandez. Nella gara più lunga, al momento della squalifica, era al fianco di Korzeniowski e sotto la tabella mondiale del record. In carriera gli unici ori, ben quattro, Deakes li ha conquistati nelle due ultime edizioni dei Giochi del Commonwealth. Nella competizione australiana di Geelong, valida come campionato nazionale dei 50 chilometri, sono andati fortissimo anche Duane Cousins (3:53:19) ed il giovane Jared Tallent (3:55:08). Natalie Saville ha invece vinto la gara dei 20 chilometri femminili in 1:34:29, davanti a Kellie Wapshatt (1:35:45) e Claire Woods (1:35:45). La fame del veterano Sempre a Geelong, nello stesso giorno del primato mondiale di Deakes, si sono distinti gli sprinters nell'ambito del Ron Clarke Classic, soprattutto il trentaquattrenne velocista di origine aborigena Patrick Johnson, autore di una tripletta sulle distanze dei 60, 150 e 300 metri, vinti rispettivamente in 6.84, 15.67 e 33.11, precedendo sempre Daniel Batman. Sally McLellan, star locale degli ostacoli e della velocità, ha dominato sui 60 in 7.45 e sui 150 in 17.94, ma è stata battuta sui 300 metri dalla rientrante Lauren Hewitt, assente da marzo (38.34 conto 38.65). Sfinita, la McLellan è caduta sulle ginocchia subito dopo il traguardo. Deakes, dal canto suo, si è sciolto in lacrime, di gioia, dopo l'annuncio del record del mondo. Singapore e Sacramento Seconda a Berlino in settembre, la stessa maratona in cui Gebre ha corso nel mondiale stagionale di 2:05:56, Salina Jebet Kosgei ha ritrovato la vittoria nella maratona di Singapore, vinta in 2:31:55 davanti alla russa Timofeyeva (2:34:35) ed all'altra kenyana Emily Kimuria (2:38:37). Amos Matui ha vinto quella maschile in 2:15:01. A pochi secondi l'etiope Demissu ed Abel Kirui. A Sacramento ha invece vinto Jonathan Ndambuki in 2:14:56. Tutto euro-orientale l'esito della gara femminile: la romena Gherasim si è imposta in 2:34:22 su Yelena Orlova e Wioletta Kryza. Ancora Tariku Il più giovane dei fratelli Bekele ha vinto un altro cross in Spagna (ad Alcobendas) dopo quello di Llodio della scorsa settimana. Anche in questa occasione ha avuto la meglio sugli eritrei, ed anche stavolta le prime due classificate del cross femminile sono state Meselech Melkamu e Vivian Cheruiyot. Le similitudini con Llodio proseguono scorrendo la classifica maschile: Juan Carlos de la Ossa è stato ancora il migliore europeo centrando il sesto posto. USA-indoor Prima tornata di riunioni al coperto in territorio statunitense, senza cose particolarmente interessanti. Citiamo il 21.14 sui 200 di Miles Smith a Jonesboro, il 19,18 del pesista Clickett a Lynchburg, il 17.24 della Wanless (sempre peso) a Clemson. Sempre a Clemson prima uscita per Travis Padgett (dieci netti sui cento metri in estate), che vince i 60 metri in 6.73 dopo aver corso la batteria in 6.70. Giovedì prenderà il via il programma di atletica dei Giochi Asiatici. Non ci saranno Murofushi e Shaheen, ma sarà una manifestazione piena di personaggi di una certa notorietà. Negli USA, ad Honolulu, avremo l'ultima maratona internazionale della stagione. Marco Buccellato

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