In Coppa Europa per club tre vittorie individuali



Tre vittorie italiane nella Coppa Europa per club disputata ad Albufeira, ma alla fine il responso finale punisce oltremisura i meriti delle Fiamme Gialle in campo maschile e della Fondiaria Sai tra le donne, che solo per colpi di sfortuna hanno mancato un podio meritato. Nella prima giornata del torneo di società, le Fiamme Gialle avevano trovato un risultato d’eccezione da capitan Nicola Vizzoni, che nel martello è arrivato a 78,21, misura che non otteneva da tempo e che fa ben sperare nel suo cammino di avvicinamento ai Mondiali di Osaka. Vittoria anche per il giovane Licciardello nei 400 in 46.26, anche questo un tempo di gran valore viste oltretutto le difficili condizioni atmosferiche che hanno penalizzato il rientrante Simone Collio, 10.42 e quarto posto nei 100 con –1,6 di vento (vittoria per il campione europeo Obikwelu in 10.23). Se l’erano ben cavata anche Bettinelli nell’alto, secondo con 2,23 e Caliandro e Bortolaso, terzi rispettivamente nei 1500 e nei 400hs. Nella seconda giornata però la fortuna ha girato nel senso opposto, in particolare con la prova di Stefano Anceschi, che aveva chiuso i 200 al secondo posto in 20.99 a soli 3 centesimi da Obikwelu ma è stato poi squalificato. Nella giornata sono arrivati tre secondi posti, ma se il 76,06 di Pignata nel giavellotto è di buon valore e la staffetta del miglio con Barberi, Bortolaso, Cucuzza e Licciardello ha chiuso in 3:11.72, il 5,30 di Gibilisco nell’asta non è pari alle attese, con l’ex campione del mondo solo vicino ai 5,50 che sono valsi la vittoria al russo Kuptsov. Alla fine titolo, scontato, al Luch Mosca con 110 punti, Fiamme Gialle quarte con 77. Veniamo alle donne: la prima giornata aveva dimostrato che la Fondiaria Sai ha una forte compattezza di squadra, con 6 podi su 10 gare. Per la Ceccarelli 56.54 nei 400hs, suo nuovo stagionale condito dal terzo posto; stesso piazzamento per la Apostolico nel disco, con il suo personale di 49,68 e per la Graglia nei 100, con 11.64 a dispetto di 1,7 di vento contrario. Terza anche la Sicari sui 3000 in 9:14.79 nella gara vinta a a sorpresa dalla keniana Cheruiyot davanti alla turca Abeylegesse; podio anche per la Giordano Bruno, 4,20 nell’asta e per l’uzbeka Yuravleva nel triplo con 13,80. Ma la sfortuna si materializzava nel cambio pasticciato della 4x100 che privava la squadra di un podio di classifica alla sua portata. Nella seconda giornata arrivava una vittoria individuale, grazie a Clarissa Claretti che nel martello scagliava l’attrezzo a 68,75. Bene anche la Macchiut, seconda nei 100hs con un probante 13.23, e la Graglia, terza nei 200 in 24.19. Altro terzo posto della Yuravleva, stavolta nel lungo con 6,06 (qui da sottolineare il 7,10 della russa Kotova). Alla fine titolo ancora al Luch Mosca con 104 punti e Fondiaria Sai quinta con 77,5 e qualche rimpianto come per i colleghi maschi. Gabriele Gentili Nella foto: Nicola Vizzoni (archivio Fidal) File allegati:
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