Il vento di Eugene spinge i Trials

26 Giugno 2015

Ai Campionati Nazionali USA, subito travolgente il non ancora ventenne Trayvon Bromell che vince la batteria dei 100 metri in 9.84 (+1.3). Nessuno alla sua età aveva mai corso così veloce. Marquis Dendy 8,68 ventoso nel lungo.

di Giorgio Cimbrico

Eugene, Tracktown, la città della pista come è ormai conosciuta, può anche portare disinvoltamente lo stesso soprannome di Chicago, Windy City, la città del vento. Di una brevissima pausa di relativa calma (+1,3) e di legalità, ha goduto Trayvon Bromell per correre la sua batteria in 9”84 e diventare parecchie cose: il decimo uomo di sempre, alla pari con Donovan Bailey (che con quel tempo ad Atlanta diventò campione olimpico e primatista del mondo) e, quanto a dato anagrafico, il più giovane della storia a correre tanto forte. Trayvon, originario di St Petersburg, Florida, è nato il 10 luglio 1995: facile calcolare che non ha ancora tagliato i traguardo dei 20 anni. Limitando la ricerca a tempi tra 9”58 e, appunto, 9”84 nessuno ha fatto meglio, neppure Usain Bolt che corse in 9”76 a 21 anni e tre quarti. Che Bromell, atleta di piccola taglia (1,75 per 71, dicono sia la scheda della Ncaa che quella della Iaaf) sia un Atteso, è testimoniato dai suoi risultati e dai suoi progressi: quasi un anno fa, stessa pista, aveva messo le mani sul record del mondo juniores con 9”97. Due settimane fa, sempre a Eugene, campionati Ncaa, aveva ceduto al canadese De Grasse: 9”75 a 9”88 con vento irregolare, ma 9”90 buono in semifinale. Ora un secchissimo progresso:”E’ pazzesco, a questi livelli proprio non pensavo di correre”.

Non è stato il più veloce della prima smazzata: con vento di 4,9 il piccolo titolo spetta a Remontay McClain, 9”82. Inevitabile una piccola digressione: tra i giovani afro-americani sono spariti i John, i Peter, i Thomas. Solo nomi fantasiosi, tratti non si sa bene da quale lunario. Nella prima giornata di Trials, notati Beejay, Diondre, Trell, Jalen, Calesio, Jarrion etc. Con vento fortissimo, lo stesso di McClain, Tyson Gay ha corso in 9”85, e con una bava appena più della norma (2,1) stesso tempo per Isiah Young. Buono il 9”92 di Michael Rodgers.

Della schiera dei nomi singolari fa parte Marquis Dendy, 22 anni e mezzo, originario del Delaware e studente a Gainesville, Florida: 8,68 con 3,7 e 8,39 legale. Sulla stessa pedana aveva fatto il double universitario due settimane fa con 8,43 e 17,71, entrambi non omologabili, e con un 17,50 andato a libro. Il salto migliore con tutti i crismi è venuto da Jeff Henderson, 8,44 ,e si è rivisto, quarto con 8,37 ventoso, Marquise (con e finale) Goodwin che si è preso una beve licenza dal suo nuovo mondo: è wide receiver dei Buffalo Bills. In gara anche Christian Taylor, decimo con 8,01w e il “multiplo” Ashton Eaton, 14° con 7,84 pure ventoso. L’8,68 colloca Dendy al quarto posto nella lista di sempre dei salti ventosi, alle spalle di Mike Powell, 8,99, Carl Lewis, 8,91 nella leggendaria gara di Tokyo, dell’australiano Fabrice Lapierre, 8,78, e alla pari con il giamaicano James Beckford. Marquis si propone come uno dei grandi “ambivalenti”, una schiera che ha come capotribù Mike Conley: 8,46- 17,87 e 8,63-18.17 ventosi.

TRIALS USA (Eugene) - RISULTATI/Results



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