Il presidente Giomi a Coverciano ha fatto il bilancio del Mondiale di Londra

14 Settembre 2017

Presenti tra gli altri anche il ministro dello sport Luca Lotti, l'assessore regionale Saccardi, il presidente del Consiglio regionale Giani e l'assessore comunale allo sport Vannucci

“Il Mondiale del 2017 per noi era veramente il tentativo di capire dove eravamo, e nel bene o nel male lo abbiamo capito. Lo avevamo capito anche prima ma lì è stato un esame, per capire quali erano gli errori fatti e quale era la situazione dell'atletica italiana, e vi stupirò nel dire che ci ha fatto capire che è meglio di quello che era dopo le ultime Olimpiadi di Rio”. Lo ha detto il presidente della Federatletica italiana, Alfio Giomi, a margine di un convegno svoltosi questo pomeriggio al Museo del calcio di Coverciano, parlando con i giornalisti del mondiale di atletica di 'Londra 2017'.
“In questo Mondiale abbiamo capito di aver recuperato un atleta che pensavamo di non poter recuperare piu' che è Meucci e lo abbiamo recuperato ad un livello altissimo. -ha aggiunto Alfio Giomi- Meucci probabilmente è diventato un maratoneta proprio in questa occasione a Londra. Abbiamo capito che Tamberi ha superato un incidente gravissimo cioè sono incidenti in cui non si sa se poi si torna e non si torna e lui ha dimostrato di poter tornare ai livelli altissimi. Per cui sotto questo profilo il risultato non è stato negativo”.. “Abbiamo comunque visto l'ulteriore crescita della Palmisano che ha vinto una medaglia che poteva essere anche migliore, e poi insieme a questa abbiamo visto anche la debolezza di tanti altri atleti, non ci sono dubbi-ha proseguito Alfio Giomi soffermandosi ancora su 'Londra 2017'-. In questo senso è stata una fotografia dell'atletica di vertice italiana molto nitida, per cui ci ha consentito immediatamente di tornare ad operare. In tutto questo lo sa benissimo l'amico e direttore tecnico Locatelli: c'è una sua responsabilità, nel senso che lui è tornato nell'atletica dopo averla fatta e ha continuato a frequentarla, a livello internazionale, ma lontano da quelle che erano le realtà italiane e quindi ci ha messo un po' di tempo a capire".

Testo: fonte Italpress




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