Il lungo è di Iapichino, Mori record U20

29 Agosto 2020

A Padova la lunghista al successo con 6,32 controvento (-1.7): è il suo primo titolo assoluto. Nel martello vince Fantini, primato della 17enne. Faloci disco, Rosa nel peso. Multiple a Dester e Gerevini

Non la pioggia, ma il vento. A Padova, nel pomeriggio della seconda giornata degli Assoluti, Larissa Iapichino (Atl. Firenze Marathon) conquista il primo titolo italiano assoluto in carriera con 6,32, misura ottenuta con un fastidioso vento contrario di -1.7. Per la primatista italiana under 20 del salto in lungo (personale di 6,80) la vittoria davanti a Laura Strati (6,17, -0.4) ed Elisa Naldi (6,17, -2.0). Nella prova maschile il successo è per Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) con 7,77 (+2.2), il quinto in sei edizioni. Nei concorsi, da segnalare anche il titolo di Sara Fantini (Carabinieri) nel martello con 68,50 e soprattutto il record italiano under 20 di Rachele Mori (Atl. Livorno) con un netto progresso fino a 65,03. Disco per Giovanni Faloci (Fiamme Gialle) con la migliore misura italiano dell’anno di 61,87, titolo numero 27 nel peso per Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) con 16,55, nel giavellotto Norbert Bonvecchio (Atl. Trento) con 74,64 sorprende Mauro Fraresso (Fiamme Gialle, 74,24). Nelle prove multiple, a segno Dario Dester (Cremona Sportiva Atl. Arvedi) con 7652 nel decathlon a tre punti dal personale e Sveva Gerevini (Cremona Sportiva Atl. Arvedi) con 5741 nell’eptathlon.

LUNGO - Niente pioggia, tanto vento. Ballerino, illeggibile. Cambia direzione, prima sbatte in faccia ai saltatori in lungo, poi soffia troppo potente alle spalle. Il risultato è che la competizione non decolla del tutto. È così per le donne e anche per gli uomini. Larissa Iapichino (Atl. Firenze Marathon) non rivive la giornata d’oro di Savona ma comunque può dire di essere la prima 2002 tricolore assoluta: “È stata dura ma ce l’ho fatta - commenta - nonostante condizioni pessime e vento contrario quasi tutta la gara. Un passo alla volta sto diventando più matura, a livello personale e come atleta”. Il suo 6,32 (-1.7) arriva all’ultimo turno di salti, però già in precedenza aveva indirizzato la gara con cinque lanci dalle parti dei sei e venti (6,18-6,18-6,24-6,20-6,20), oggi irraggiungibili per Laura Strati (Atl. Vicentina) ed Elisa Naldi (Virtus Cr Lucca), entrambe a 6,17. La campionessa europea under 20 tornerà in pedana a Rovereto l’8 settembre e poi nel weekend del 18-20 settembre a Grosseto per i tricolori di categoria. Non è giornata per Tania Vicenzino (Eservcito) soltanto quinta con 6,08 (+0.2), preceduta da Carol Zangobbo (Assindustria Sport Padova) 6,14 (-1.2). Gli otto metri restano lontani, al maschile, e Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) deve accontentarsi di 7,77 (+2.2). Quanto basta per avere la meglio dell’altro siciliano Antonino Trio (Athletic Club 96 Alperia), oggi non meglio di 7,56 (+1.7). Il colpo, con 7,51, agevolato da vento favorevole di +3.0, lo fa l’abruzzese Lorenzo Mantenuto (Atl. Gran Sasso Teramo).

VIDEO | IAPICHINO 6,32 NEL LUNGO A PADOVA

LANCI: MARTELLO RECORD - A Sara Fantini (Carabinieri) la maglia tricolore, la settima di fila tra inverno ed estate nel martello. A Rachele Mori (Atl. Livorno) la gloria di un record italiano under 20 pennellato a soli diciassette anni, entrando peraltro nella top ten assoluta delle martelliste italiane, all’ottavo posto, con un exploit di oltre quattro metri rispetto al proprio limite pre-Assoluti, fino a 65,03. E con una serie che mette in fila altri due lanci oltre il record precedente (64,59 e 64,58). Il miglioramento è notevole, ma non del tutto inatteso: cade dopo quindici anni il primato U20 di Laura Gibilisco, il 64,01 di Palermo del 18 giugno 2005. Non contenta di aver battuto il limite under 18 nella qualificazione di ieri (61,75), la livornese nipote d’arte (lo zio è il campione del mondo di Siviglia 1999 dei 400hs Fabrizio Mori), e sorella dell’azzurrino del rugby Federico Mori, esagera e addirittura strappa il secondo posto tricolore, da allieva. Fantini resta al di sotto degli standard stagionali con 68,50 ma il titolo non è mai a rischio. Cecilia Desideri (Studentesca Milardi Rieti) sul podio, terza, con 61,58.

VIDEO | IL 65,03 DI RACHELE MORI NEL MARTELLO, RECORD U20

MULTIPLE A DESTER E GEREVINI - Il 4,30 nell’asta è un neo nell'ottimo weekend del ventenne Dario Dester (Cremona Sportiva Atl. Arvedi), talento "tuttofare", che comunque conquista il primo titolo assoluto in carriera con 7652 punti. Nell’ultima giornata, di mattina, si migliora con 14.57 (-0.6) nei 110hs. Poi il 40,34 nel lungo, l’asta da dimenticare (ha un personale di 4,90) e un giavellotto da 51,64. I 1500 conclusivi li completa in 4:43.29 e sfiora il recente personale di 7655 realizzato ad inizio agosto a Firenze. È un 2000, il futuro è suo. Michele Brini (Imola Sacmi Avis) aggiunge quasi cento punti al proprio massimo e si porta a 7351, con il terzo posto per Jacopo Zanatta (Silca Ultralite Vittorio Veneto, 6961). Quattro sigilli di fila. Probabilmente senza lo score che avrebbe desiderato (totale 5741 punti), ma la regina dell’eptathlon azzurro è sempre Sveva Gerevini (Cremona Sportiva Atl. Arvedi) che infila tre successi parziali nella seconda e decisiva giornata: suoi anche gli 800 finali in 2:17.02 dopo il personale di 5,99 (+1.6) nel lungo e il giavellotto da 40,14. Peccato per il vento della prima giornata che aveva frenato i suoi ostacoli e per una prova opaca nell’alto. La ragazza che è diventata popolare sui social grazie al fumetto con cui illustrava le buone pratiche della ripartenza post-lockdown stimola la concorrenza della junior Sara Chiaratti (Trionfo Ligure) salita a 5235 punti mentre il terzo posto è di Lucia Quaglieri (La Fratellanza 1874 Modena) con 5073.

VIDEO | GLI 800 FINALI DI SVEVA GEREVINI

LANCI: FALOCI 61,87 - Il miglior lancio italiano dell’anno, nel giorno più importante del 2020. L’umbro Giovanni Faloci (Fiamme Gialle) spedisce il disco a 61,87 e centra il suo titolo italiano numero 10. Avrebbe potuto insidiarlo Nazzareno Di Marco (Fiamme Oro) ma l’ascolano si ferma a un comunque dignitoso 58,81. Si scatenano i lanciatori juniores: Enrico Saccomano (Malignani Libertas) allunga ancora, a 56,90, ed è terzo, per la prima volta sul podio dei grandi, e cresce pure Carmelo Musci (Fiamme Gialle) con 55,28 prima di focalizzarsi sul peso (è quinto), superato da Alessio Mannucci (Atl. Livorno) con 56,02. Chiara Rosa +27. Tanti sono i titoli italiani della padrona di casa, la pesista delle Fiamme Azzurre che non manca un colpo e prosegue la striscia vincente: 16 successi tricolori consecutivi outdoor. L’ultimo turno di lanci cristallizza la situazione: mai in discussione il vertice (16,55 la misura finale) ma il ribaltone si materializza per il secondo e il terzo posto. Martina Carnevale (Studentesca Milardi Rieti) si appropria della piazza d’onore in extremis con 15,86 spingendo Sydney Giampietro (Fiamme Gialle) al terzo posto (15,68). Menzione anche per Assunta Legnante (Acsi Italia) quarta in 15,40. Sotto la pioggia, al termine del programma giornaliero, è Norbert Bonvecchio a interrompere invece la sequenza di titoli di Mauro Fraresso (Fiamme Gialle): il giavellottista dell’Atletica Trento con 74,64 scalza il trevigiano dal trono (74,24) e si prende il podio anche Gianluca Tamberi (Athletic Club 96 Alperia) con 69,82. Più indietro Roberto Bertolini (Fiamme Oro) ottavo con 66,35.

VIDEO | IL 61,87 DI FALOCI A PADOVA

QUALIFICAZIONI - Cancellata la qualificazione dell’asta femminile (sarà finale diretta domenica pomeriggio), in pedana invece le saltatrici in alto: 1,74 per le dieci qualificate tra cui Idea Pieroni (Virtus Cr Lucca) e Desirèe Rossit (Fiamme Oro), chiamate domani a scontrarsi con Elena Vallortigara (Carabinieri) ed Erika Furlani (Fiamme Oro). Natalina Capoferri (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) Q maiuscola nel primo round del disco (52,45) come Diletta Fortuna (Atl. Vicentina, 51,19) e Valentina Aniballi (Esercito, 50,79), per raggiungere Daisy Osakue (Fiamme Gialle) in finale. Nel peso maschile, Lorenzo Del Gatto (Carabinieri) sigla il miglior risultato delle qualificazioni con 18,07: domani attesa per Leonardo Fabbri (Aeronautica) e Zane Weir (Enterprise Sport & Service).

naz.orl.

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