Il disco di Faloci vola... a Tokyo

29 Giugno 2021

Impresa del lanciatore umbro che centra all'ultima occasione il minimo per i giochi e va a 26 centimetri dal record italiano

di Umbria

Un lancio super, da sogno, il disco vola resta in aria e atterra a 67.36: per Giovanni Faloci (Fiamme Gialle) è minimo olimpico e secondo italiano di sempre nella specialità. Non dimenticherà facilmente questo 29 giugno il discobolo umbro che a Spoleto ha scritto una pagina importante della specialità in Italia. All'ultima chance per staccare il biglietto per Tokyio (66.00 lo standard richiesto dalla World Athletics) l'allievo di Lorenzo Campanelli non ha fallito e al quinto tentativo, dopo una serie iniziata con 57.23 e proseguita con 61.12, 60.36 un nullo, ha ottenuto con 67.36 la miglior prestazione di un italiano dal 1989 quando Marco Martino siglò, sempre a Spoleto, quello che ancora oggi è record italiano (67.62). Buono anche il 61.94 all'ultimo lancio.

Per Faloci, già azzurro ad europei e mondiali, un miglioramento di oltre due metri sul 65.30 di personale siglato due anni fa e il coronamento di un sogno con lo standard di partecipazione alle Olimpiadi. 
"Ci ho provato fino all’ultimo giorno, non ho mai mollato e non ho mai smesso di crederci - le parole di Giovanni Faloci - dagli allenamenti e anche in parte dalla gara degli Assoluti ero convinto di poter raggiungere i 66 metri. Un po’ di fortuna ci sarà anche stata, le condizioni erano perfette per lanciare, il vento giusto. La pedana non è esattamente la stessa del record italiano, perché è stata rifatta, ma l’impianto è sempre questo e porta fortuna a noi lanciatori". 
Alle sue spalle si migliora anche Nazzareno Di Marco (Fiamme Oro) 64.68 ottenuto al sesto lancio. Terza piazza per Alessio Mannucci (Aeronautica) con 57.26. Al femminile l'allieva Maria Calabresi (Educare con il Movimento) con 45.91 si conferma la migliore italiana della specialità restando a meno di un metro dal suo primato di 46.86.

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