Il Giro del Guilcer. Un successo per la città di Ghilarza

31 Maggio 2017

 Il commento di Michele Licheri

di Sardegna

Domenica 28 maggio si è corso il Giro Podistico Del Guilcer. E’ stata la 17ma edizione. E non è stato facile portare a termine l’impresa dati i ridotti mezzi a disposizione. Ma la determinazione del sodalizio sportivo del Guilcijeri sostenuta “dall’ottimismo della volontà bilanciato da certo pessimismo della ragione”, ha potuto realizzare anche stavolta la manifestazione. Giornata calda quella di domenica -da Dead Valley- caratterizzata da un sole rovente che imperiale troneggiava e illuminava gli orizzonti di Sardegna: azzurro sconfinato per ogni dove ma anche -inequivocabili- i segni siccitosi della campagna sofferente oramai più gialla e polverosa che verde. Nonostante la temperatura in crescendo che avrebbe senz’altro provato - spiritualmente e fisicamente-  atleti e atlete convenuti da tutta l’isola, da Piazza San Palmerio, alle nove e quarantacinque è stato dato il via alla gara podistica. Oltre cento atleti, disposti a gettare il cuore oltre l’ostacolo, hanno recitato la propria originalissima parte, chilometro dopo chilometro, al pari dei “giovani pellerossa” che il giorno dell’iniziazione, catarticamente e sacralmente si impegnavano anche in una prova di corsa di rara difficoltà. Ai tempi la corsa rendeva forti e puri! Era strumento educativo e di sopravvivenza. E così era anche nelle civiltà classiche. Il tracciato, un fartlek prolungato, si è snodato -partendo da Ghilarza per farvi anche rientro- per Abbasanta, Norbello, Domus Novas Canales alternando al percorso urbano quello campestre. Primi a tagliare il traguardo: Ibnorida Morad (G.S. Atl. Olbia) per gli uomini; Freire Maria Luz (Atl. Buddusò) per le donne. Oltre la gara podistica, la manifestazione prevedeva anche altri due momenti sportivi e ludici, e uno commemorativo, non meno importanti: una prova non competitiva a passo libero, e un saggio ginnico per i bambini delle scuole elementari con relativa corsa finale di 300 mt; infine un minuto di silenzio per onorare la memoria del Giudice FIDAL ed ex atleta Paolo Messina. La “non competitiva” tale è stata perché l’importante era arrivare. Infatti, il Guilcer Team, fedele alla propria idea di sport, non prevedeva premiazioni per i liberi dell’Hearting, bensì un giusto e dovuto ristoro.  bambini, briosi e ginnici hanno invece espresso il meglio tra salti, corse e slalom meritando la giusta medaglia oltre che il ristoro. Onorare il giudice Messina era un atto dovuto, non pura formalità! Che rendeva omaggio ad un uomo che si era speso per divulgare e regolare lo sport, l’atletica leggera in particolare. Che dire ancora? Che Il Giro Podistico Del Guilcer non è solo una gara sportiva ma qualcosa che va oltre divulgando valori e prospettive. E’ un modo per promuovere il territorio e alimentare l’idea neanche tanto balzana della futura “Città del Guilcijeri” (Abbaghinò); è la possibilità di consumare e quindi far conoscere alcune delle sue eccellenze alimentari; un modo per incontrarsi, conoscersi e scambiarsi opinioni e idee all’ombra dei suoi monumenti nel flusso narrativo della sua storia; è anche la possibilità di fare attraverso lo sport vissuto prevenzione della salute (il convegno “sulla prescrizione dell’esercizio fisico e il diabete” tenuto dal Dott. Alfonso Gigante e organizzato due settimane prima del giro podistico a Norbello ne è la prova); potrebbe essere anche un’idea mistica di trascendenza del dolore e di introspezione al di là delle mode, dei flussi di pensiero, dell’effimero, del consumismo. Tutto sta ad interpretare e vivere il gesto della corsa con sincerità. La vita è un segmento posto tra la nascita e la morte, siam di passaggio. E allora che il nostro personalissimo passaggio sia un viaggio nel segno della poiesis e della praxis per capire il senso del fare e del creare in prospettiva verso il bene e la condivisione. I ringraziamenti: ai comuni di Ghilarza, di Abbasanta, di Norbello; ai barracelli, ai ciclisti del Guilcer Bike senza la cui opera sarebbe impossibile dar sicurezza alla corsa; un grazie ancora a tutti coloro che hanno gestito i ristori (sia in gara che dopo). Infine “grazie” alla FIDAL regionale e al suo presidente Sergio Lai, che attraverso l’operato dei suoi giudici permette l’organizzazione, la gestione e la diffusione delle manifestazioni di atletica leggera. Penso che la cultura sportiva dell’atletica in tutte le sue espressioni possa nascere dall’interazione tra Federazione e società sportive; ma che sia compito della Federazione “disciplinare”, riportando sempre e coerentemente all’interno di regole condivise, l’organizzazione e lo svolgimento di ogni manifestazione.

Nota webmaster: Grazie Michele per il tuo sempre prezioso e gradito contributo.



Condividi con
Seguici su: