IL RUGGITO DELLA LEPRE



I 4 si potevano distinguere per la scritta PACE sulla schiena, dal doppio significato, "pacemaker" in slang inglese e l'altro ovvio, dato il momento internazionale. Colpo di cannone alle 9,17 e la fiumana si dirige fra urla festose verso via Corradino, 1° km, dove transitano al comando, dopo 3'06", 20 atleti Al 3° km, 9'11", si formano i due gruppetti, con Kiprotich e Nyabuti ci sono i nostri Daniele Caimmi, Ottavio Andriani e Fabio Rinaldi, gli etiopi Moges Taye e Dube Jillo, il keniano Charles Tangus e il burundiano Patrick Ndayisenga. Con Errebbah si trovano l'etiope Ayalew Tamrat, i keniani Nelson Lebo e Josphat Chemjor, i russi Sergey Fedotov e Sergey Lukin e il portoghese Luis Novo. Fra le donne la norvegese Stina Larsen resta sola al comando con Maura Viceconte e le keniane Ruth Kutol e Margaret Atodonyang a 50 metri. Nyabuti comincia a tirare oltre gli accordi, passa al 4° in 12'26", al 5° in 15'21", al 6° in 18'26", al 7° in 21'27" con Rinaldi a 5" sofferente per un leggero stiramento alla coscia, colpa di una bottiglietta di plastica finita sotto il piede al rifornimento. Al 10° il keniano fa segnare 30'32" con 6" di vantaggio sul gruppetto dei 6, mentre Rinaldi è a 22". Intanto il vantaggio della norvegese continua a crescere, al 5° passa in 17'09" con 25" sul terzetto delle inseguitrici, al 7° in 24'08" con 33" di vantaggio, al 10° in 34'32" con 49". Al 13° km il gruppetto dei 7 uomini si è ricomposto e passa in 39'42", ma il km dopo, 42'45", Nyabuti allunga ancora con Jillo, ma si richiude il buco e passano al 15° in 45'55" e al 16° in 49'07" con Rinaldi a 50". Al 17° km Nyabuti ci riprova, allunga e passa in 52'20" con 5" di vantaggio, al 18° in 55'34" con 50 metri, al 19° in 58'41" con 10" che mantiene al 20° passato in 1h01'36". Alla mezza fa segnare 1h04'56" con 20" sui 6 mentre giunge notizia del ritiro di Rinaldi. Cavalcata trionfale della Larsen che passa al 12° in 41'38" con 53" sul terzetto, al 15° in 52'19" con 1'01", al 18° in 1h03'02" con 1'14" su Viceconte e Atodonyang, mantre Kutol è a 1'38". A Leumann, mezza maratona, passa in 1h13'10" con 1'46" sulla coppia inseguitrice, poi Kutol e la keniana Jennifer Chesinon a 2'33", la francese Nathalie Chabran a 5'20". Prosegue il tentativo di Nyabuti che passa al 23° in 1h10'50" con 21" sul sestetto, poi al 24° in 1h13'56" con 23", a questo punto il gruppetto si muove, Taye va a tirare decisamente, con lui restano Caimmi e Andriani, e rientrano al 27° km in 1h23'27". E' ora Caimmi a prendere il comando delle operazioni e al 28° passano in 1h26'24" con 6" su Nyabuti, poi al 29° allungo deciso del finanziere che prende 30 metri a Taye e 50 ad Andriani. Al 30° Caimmi fa segnare 1h32'25" con 7" sulla coppia degli inseguitori, il distacco continua ad aumentare, al 31°, 1h35'28" è salito a 10", al 32°, 1h38'28" a 16", al 33°, 1h41"27 a 24". A Piazza Vittorio 35° km Andriani stacca Taye, mentre Caimmi vola verso il trionfo, al 39° km, al termine del Valentino ha 1'10" su Andriani e 1'35" su Taye, taglia il traguardo a braccia alzate in 2h10'08". A 1'46" Andriani conquista la 2° piazza con 1'00" su Taye. Arrivano poi Chemjor in 2h14'28", Lukin in 2h15'03", Lebo in 2h15'53", Ndayisenga in 2h16'45", Tangus in 2h18'29", Jillo in 2h23'25", il sanmarinese Gianluigi Macina in 2h25'51" e Abderrahim Boussad della Tranese in 2h26'52" che precede di 20" la norvegese Larsen calata vistosamente nel finale e che per soli 8" non batte il record dell'estone Jane Salumae. Maura Viceconte conquista la 2° piazza in 2h29'13" un buon tempo considerato il ritorno alla lunga distanza dopo due anni difficili. Al 3° posto Atodonyang in 2h32'19". Due notazioni per concludere. Il keniano Abel Cheruyiot, che in un primo tempo doveva fare la "lepre", vince Maratonando in 29'17" davanti al marocchino Kaddour Slimani a 34" e all'ukraino Vladimir Polkarpenko a 58". La maestrina di San Mauro Maria Grazia Navacchia, Master 50 dell'Atp Torino, festeggia la sua 100° maratona, al 14° posto assoluto in 3h13'51". (per classifiche e foto vedi www.turinmarathon.it)

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